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Le super scarpe monouso da 500 euro: cosa c'è dietro il nuovo record mondiale nella maratona

L'atleta etiope Tigist Assafa ha distrutto il record mondiale della maratona. Al traguardo ha baciato le sue scarpe Adidas monouso: rispetto a un paio normali fanno guadagnare 3 minuti

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Il segreto di Tigist Assefa sta tutto nelle scarpe. L'etiope, atleta non particolarmente di spicco con precedenti negli 800 metri su pista, ha trionfato alla maratona di Berlino con una prestazione destinata a restare a lungo negli annali dell'atletica leggera internazionale. La 26enne ha infranto il record mondiale, arrivando al traguardo alla Porta di Brandeburgo con un sensazionale tempo di 2 ore 11 minuti e 53 secondi, superando di 2 minuti e 11 secondi il precedente primato stabilito dalla keniana Brigid Kosgei.

I tecnici di atletica leggera di tutto il pianeta si sono scervellati ieri per provare a spiegare dal punto di vista fisiologico la prestazione di Tigist Assefa. Difficile capire come questa ex 800ista alla terza 42 km in carriera abbia potuto realizzare una prestazione fuori dagli orizzonti teorici (4 maschi italiani hanno corso più veloce di lei nel 2023) percorrendo la seconda metà di gara in uno spaventoso 1.05'32'' e gli ultimi 2.195 metri nello stesso tempo del mito Eliud Kipchoge, che ha vinto per la quinta volta tra gli uomini in 2.02'42''.

Il segreto delle nuove Adidas

Subito dopo aver tagliato il traguardo, Tigist, si è tolta le scarpe e le ha baciate: le sue Adizero Adios Pro Evo 1s e a quel punto si è capito il prodigio di queste calzature ultra-tecnologiche. Della vicenda si è occupato il Telegraph con un lungo approfondimento.

L'Adidas ha lavorato duramente per recuperare il ritardo dalla Nike e ora sembra aver compiuto il sorpasso sulla casa rivale. Con un peso di soli 138 grammi, anche con un tacco considerevole da 39 mm, l'Adios Pro Evo 1 utilizza una nuova intersuola in schiuma con aste in carbonio all'interno progettate per spingere il corridore in avanti. Calzano come un pedalino garantiscono a un’atleta con grande velocità di base (1’59” sugli 800), peso minimo e arti lunghi rispetto al resto del corpo, un guadagno di 3 minuti rispetto a scarpe normali e di oltre un minuto su quelle di penultima generazione.

Assefa, che ha baciato e poi ha alzato la scarpa sopra la testa ha detto dopo il trionfo. "Non avevo mai provato una cosa simile. Questa è la scarpa da corsa più leggera che abbia mai indossato e la sensazione di correre con queste è un'esperienza incredibile". Le scarpe, che sono state utilizzate per la prima volta in una gara importante e finora sono state rilasciate solo in modo selettivo, saranno ampiamente disponibili da questa settimana, anche se con un doppio avvertimento.

Innanzitutto saranno in commercio al costo di 500 euro, un prezzo quasi raddoppiato. Inoltre le prime 521 paia rilasciate all'inizio di questo mese contenevano un disclaimer all'interno della scatola. Ciò a quanto pare affermava che la scarpa è progettata solo per "una gara – quindi una maratona – più il tempo di familiarizzazione", cosa che ha già sollevato domande sulla sostenibilità ambientale del prodotto.

Andranno a ruba? Non resta che aspettare.

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