Elezioni Amministrative

ANCONA/ Caccia aperta alla liste civiche: il loro 14% deciderà il futuro sindaco

Gramillano contro Bugaro, centrosinistra contro centrodestra. È in questo binomio la sfida per il ballottaggio a sindaco di Ancona. Anche la città capoluogo di regione delle Marche ieri mattina si è svegliata senza il primo cittadino. Ad attenderli altri quindici giorni di fuoco: alleanze o proposte di alleanze che potrebbero cambiare le carte in tavola.

Dopo il ritorno al voto anticipato per via delle dimissioni del sindaco di centrosinistra uscente, all'indomani dello spoglio elettorale tutti adesso guardano con occhio diverso le liste minori, quelle che potrebbero fare la differenza. E se fino a qualche ora fa numeri come 8,2% e 5,9% per due liste civiche capitanate rispettivamente dall'ex sindaco, nonché ex parlamentare diessino Renato Galeazzi e da un altro ex parlamentare ulivista, Eugenio Duca, potevano sembrare roba di poco conto, ora non lo sono più. Anzi. Saranno proprio Galeazzi, Duca e il candidato dell'Unione di centro, Andrea Speciale (4,79%) che faranno la differenza al ballottaggio.

A questo punto c'è chi sostiene che il candidato sindaco di centrosinistra Fiorello Gramillano, che ha ottenuto il maggiore dei consensi, pari al 40,9%, potrebbe contare sulla lista «Sinistra per Ancona» di Duca e sull'eventuale appoggio di Galeazzi, uomo da sempre di sinistra, in passato deputato Ds e per due volte sindaco di Ancona negli anni '90. Con il 33,75% di preferenze ottenute, anche Giacomo Bugaro, candidato sindaco del centrodestra, cerca alleanze e non si tira indietro, annunciando altri quindici giorni di campagna elettorale «infuocata».

Mentre in casa Udc sembra che ci sia qualche dissapore con Speciale.

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