Cronaca locale

Da Ariosto a Welles la storia dell’arte va in palcoscenico

Da domani a Palazzo Reale «Il pensiero in figura», ciclo di incontri gratuiti curato da Flavio Caroli

Marta Bravi

La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli con una formula nuova: l’ex-responsabile scientifico delle mostre di Palazzo Reale inizia da domani il ciclo d’incontri «Il pensiero in figura. Letture, immagini e suoni». Appuntamenti in cui Caroli non si limiterà ad attraversare cinque secoli di arte figurativa, ma sarà accompagnato da attori che leggeranno e reciteranno passi di opere letterarie del secolo e da filmati. In tutto cinque incontri, a ingresso libero fino ad esaurimento di posti, da febbraio ad aprile, sempre alle 18 alla Sala delle Otto Colonne di palazzo Reale.
Ogni appuntamento affronta un secolo di storia, dal Cinquecento ai giorni nostri «per esplorare - come sottolinea Caroli - nell’era della globalità, le origini e l’evoluzione del pensiero moderno d’occidente attraverso le arti che sono espressione profonda e diretta della nostra civiltà».
Degli incontri interattivi e multiprospettici, dunque, rivolti a un pubblico di «non addetti ai lavori», che mira a far acquisire consapevolezza attraverso la conoscenza. Non a caso si parte dalla fine del Quattrocento, momento i cui l’arte abbandona la raffigurazione del mondo esterno e visibile per rivolgersi all’interno, quasi fosse una «telecamera puntata verso l’inconscio», per dirla con Caroli, per arrivare all’universo dell’arte conmtemporanea.
Domani nel «Sedicesimo secolo e l’egemonia dell’arte italiana in Europa» Caroli indaga la nostra supremazia sull’intero panorama artistico europeo, mentre Giuseppe di Leva percorrerà il secolo attraverso Machiavelli, coadiuvato dalla lettura di Paolo Bessegato di stralci de «Il segretario fiorentino», mentre Ottavia Piccolo sarà Angelica nell’«Orlando furioso» di Luca Ronconi.
Lunedì 27 febbraio sarà la volta di «Naturalismo, classicismo e barocco nell’Europa del Seicento»: verranno analizzate le figure di Velázquez, Rembrandt, Rubens, van Dyck e La Tour. Il «Giulio Cesare» di Shakespeare e il «Don Chisciotte» di Cervantes amplieranno il quadro storico artistico. «La grande decorazione Rococò e la nascita del personaggio nell’arte del ’700» sarà oggetto dell’incontro del 13 marzo. Per rendere omaggio al secolo che vide nascere il romanzo moderno e il personaggio nel teatro, verranno letti alcuni passi dei «Viaggi di Gulliver» di Swift e de «L’opera del mendicante» di John Gray. Il 27 marzo si affronterà il tema de «la formazione della cultura artistica contemporanea nel XIX secolo»: Romanticismo, Realismo e Impressionismo pongono le basi per la rivoluzione espressiva dell’uomo, che perde le proprie certezze.

La figura di Napoleone sarà analizzata leggendo Stendhal, Hugo e Tolstoj. Per concludere il 3 aprile il docente parlerà de «Il prisma dell’arte nel XX secolo», rappresentata dalla «Guerra dei due mondi» di Orson Welles.

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