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Pitigliano, la Piccola Gerusalemme della Toscana

Questo villaggio toscano abbarbicato su una collina era uno dei pochi posti nei quali gli ebrei espulsi da Roma erano liberi di vivere

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Pitigliano, la Piccola Gerusalemme della Toscana

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Dopo aver passato tre anni a cercare continuamente storie interessanti da raccontarvi, prendersi una piccola pausa e ripensare a quanto fatto non sarebbe mai stato semplice. Non importa quanto provi a programmare il tutto, il rischio di scegliere una storia sbagliata, che non piace ai nostri ascoltatori è sempre ben presente. Per fortuna, però, questa terra è così piena di cose interessanti che basta un po' di fortuna per trovare l'ispirazione giusta. Qualche tempo fa, mentre stavo ricercando sulla rete, sono incappato in un pezzo che parlava di una cittadina in Maremma della quale avevo sentito parlare parecchio tempo fa. Visto che non è esattamente dietro l'angolo, non ci sono mai passato ma sono bastate un paio di parole a convincermi a prendere la macchina ed andare a vedere di persona.


Quali erano queste parole? "Piccola Gerusalemme". Visto che sono un fissato con la storia medievale, ho pensato subito ai Templari, a reliquie trafugate durante le Crociate ma la spiegazione, in realtà, era allo stesso tempo molto più semplice e parecchio più affascinante. Questo delizioso villaggio si è guadagnato un soprannome "importante" grazie al fatto che era una delle poche città nelle quali gli ebrei espulsi da Roma erano liberi di vivere. La storia mi ha intrigato così tanto da spiegare perché questa settimana What's Up Tuscany viaggia verso sud, nel cuore della Maremma, per dirvi tutto quel che c'è da sapere su Pitigliano, uno dei tre Gioielli del Tufo, una cittadina talmente bella da rasentare l'assurdo. ASCOLTA LA STORIA


Se ascolterete l'intero episodio, vi racconterò delle tante cose da vedere su questo villaggio abbarbicato su una collina, dal carinissimo duomo ad una fontana monumentale, dall'acquedotto che fu l'unico dono dei Medici fino ad un antico monastero che venne trasformato da uno degli architetti più in voga nel Rinascimento, Antonio da Sangallo il Giovane, in un palazzo alla moda. Poi ci concentreremo sulla storia della comunità ebraica, su come il ghetto si sviluppò nel tempo in maniera spesso singolare e su come la relazione tra la comunità ed il resto della popolazione divenne talmente forte da convincere tante famiglie a rischiare la vita per nascondere i propri vicini ebrei dalla Gestapo. Queste gesta sono valse a parecchie famiglie di Pitigliano l'onorificenza di Giusti tra le Nazioni da parte dello Yad Vashem a Gerusalemme.

Pitigliano, antico ghetto
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La sinagoga è ancora attiva e, anche se la comunità è molto meno importante che nel passato, questa eredità è ancora celebrata a Pitigliano, dove si produce ancora del vino kosher e c'è un'organizzazione di volontariato che organizza eventi per far conoscere questa storia. Dopo qualche dritta su come visitare al meglio il ghetto, vi indicherò un paio di camminate nei dintorni che vi faranno conoscere le misteriose Vie Cave. Questi sentieri scavati a mano nella roccia, chissà per quale ragione, talvolta profondi decine di metri e lunghi anche un chilometro, continuano a confondere anche gli esperti.

Pitigliano, via cava etrusca
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Nell'ultimo capitolo, come nostro solito, vi fornirò una serie di consigli pratici su cose da fare, mangiare e bere in questa intrigante parte della Maremma che ha davvero tante cose da offrire. Se volete avere uno spaccato dell'anima di questa terra da sempre complicata, mangiate un'acquacotta fatta come si deve. Questa antica minestra è diventata parte integrante del folklore maremmano ma non dimenticate di assaggiare alcuni dei dolci che si preparano da queste parti. Alcuni, dal migliaccio al cialdino del tufo, assomigliano ad altri dolci toscani come i brigidini ma ce ne sono altri, dal tortello dolce agli sfratti dei Goym che si trovano solo a Pitigliano.

Pitigliano, infiorata
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Chiuderemo la puntata indicandovi un paio di eccellenti vini locali che sono ottimi e non apriranno una voragine nel vostro portafoglio oltre ad indicarvi un paio di eventi che si tengono in estate e che dovreste segnare sul vostro calendario. Il "banchetto del conte" che si tiene il terzo fine settimana d'agosto a Palazzo Orsini suona davvero interessante, se avete mai sognato di vivere nel Medioevo. Questa non è certo la Toscana da cartolina, quella che è così popolare in tutto il mondo: è un posto che è allo stesso tempo verace, genuina e profondamente affascinante. Invece di spendere una fortuna a Capalbio o sgomitare con migliaia di altri sulle spiagge dell'Argentario, perché non passate qualche giorno nel cuore della Maremma, magari proprio a Pitigliano? Non ve ne pentirete di sicuro.

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