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Tre mostre per tre grandi artisti: l'arte a San Gimignano

La Galleria Continua a San Gimignano inaugura tre nuove mostre dedicate a tre grandi artisti. Sono tre anche le occasioni per festeggiare

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Dal 27 maggio al 10 settembre infatti la sede di Via del Castello 11 ospita “I Quadri Specchianti” di Michelangelo Pistoletto uno dei più importanti esponenti dell’arte Povera e dell’arte contemporanea. Questa è solo la prima tappa di un grande progetto che attraverserà il mondo coinvolgendo le otto sedi di Galleria Continua, ognuna delle quali ospiterà una mostra dell’artista durante tutto il 2023, anno del 90° compleanno del Maestro festeggiato proprio ieri. Il progetto intercontinentale vuole mettere in luce l’arte di Pistoletto in ogni sua declinazione, dalla genesi a oggi. Sarà il racconto di un percorso attraverso le epoche: più di sessant’anni di carriera dell’artista con una selezione di opere che vanno dalla metà degli anni Cinquanta fino ai lavori più recenti. Un viaggio attraverso l’esplorazione della pittura e dell’autoritratto utilizzando media diversi. Fino a uno dei più recenti Quadri specchianti, “Qr Code Possession – Autoritratto” (2022), che raffigura l’artista ricoperto di “tatuaggi” di un Qr Code con all’interno un piccolo simbolo del Terzo Paradiso. Pistoletto definisce il tatuaggio come “(...) un antico metodo di comunicazione che utilizzo oggi come mezzo di comunicazione artistico-tecnologico. L’autoritratto trasmette la mia identità ma anche quella della società contemporanea all’interno del quadro dell’infinito che può essere trovato in un Quadro specchiante”. I codici, una volta scansionati, portano l’utente a una serie di materiali e video online: conferenze e talks collegati al suo libro di recente pubblicazione, “La Formula della Creazione”, al lavoro presso la Fondazione Pistoletto Cittàdellarte di Biella, a performance.

La seconda mostra inaugurata è “L’euforia del colore” di Carlos Cruz-Diez uno dei principali protagonisti dell’arte contemporanea. Il suo lavoro e i suoi scritti ne fanno l’ultimo grande pensatore del XX secolo nel campo del colore. In occasione delle celebrazioni per il centenario dalla nascita, Galleria Continua accoglie, per la prima volta nei suoi spazi espositivi, una mostra personale dell’artista franco-venezuelano. Pioniere dell’arte cinetica e maestro indiscusso del colore ha proposto quest’ultimo come una realtà autonoma ed evolutiva in cui l’implicazione dei nostri sensi rivela gli eventi cromatici mentre si sviluppano. La mostra, presenta i punti salienti della carriera artistica di Carlos Cruz-Diez, esplorando la teoria del colore dell’artista, attraverso alcune delle sue opere più iconiche, inclusa un’installazione nel centro storico di San Gimignano e una ricca documentazione d’archivio completa l’esposizione.

Particolarmente coinvolgente è l’opera che occupa la platea dell’ex cinema-teatro della galleria, un’esperienza partecipativa che fa parte della serie “Environnement Chromointerférent” e ha l’effetto di alterare lo spazio, trasformando così tutto ciò che si trova al suo interno. E infine la prima mostra personale dell’artista francese Eva Jospin, figura di spicco della scena internazionale contemporanea. Nata nel 1975 a Parigi, realizza con le sue opere un costante gioco di scale che mescola grandiosità e minuzia, natura e cultura, in cui la profusione di dettagli ci spinge alla contemplazione e all’esplorazione.

Con “Vedute”, l’artista sottolinea la sua passione per l’Italia, ma anche per la storia dell’arte: la “veduta”, è generalmente un’opera grafica caratterizzata da uno o più punti di vista che mettono in risalto il paesaggio naturale o urbano. Le vedute dell’artista possono essere sia foreste impenetrabili oppure grotte ispirate ai giardini del Rinascimento, popolati da rovine, follie architettoniche e intrecci vegetali. In queste opere, create per l’esposizione, si percorre un cammino fatto di materiali e tecniche diverse: una passeggiata nella pluralità delle pratiche, che segna l’inizio di questa nuova collaborazione tra l’artista e la galleria.

Lo sguardo si perde e naviga tra le stratificazioni modellate in gesso e cemento, i disegni realizzati con inchiostro di china, il ricamo con fili di seta e, naturalmente, le imperdibili sculture in cartone alveolare.

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