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Assange, guerriglia hacker in difesa di Wikileaks Ora l'obiettivo è Amazon

Continua la rappresaglia per Wikileaks. I pirati informatici schierati dalla parte di Assange non si fermano: il prossimo obiettivo è bloccare Amazon, annunciano su Twitter. Il fondatore ai suoi legali: "Dimosterò la mia innocenza"

Assange, guerriglia hacker 
in difesa di Wikileaks 
Ora l'obiettivo è Amazon

Stoccolma - Amazon è il prossimo target di Operation Payback, la campagna rappresaglia del mondo hacker per l'arresto di Assange. L’annuncio è stato dato su Twitter. Intanto Julian Assange, il fondatore di Wikileaks ora in carcere in Gran Bretagna, "sta bene, è di ottimo umore e pensa di poter dimostrare la sua innocenza" evitando così l’estradizione. Lo ha riferito il legale britannico di Assange, Jennifer Robinson.

La cyber-guerriglia I pirati informatici filo-Assange vanno alla guerra: gli hacker promettono di intensificare la battaglia cibernetica, annunciando di aver reclutato altre truppe. E le scaramucce iniziali si stanno trasformando in una vera e propria battaglia. Nelle ultime ore i sostenitori di Wikileaks sono riusciti a interrompere MasterCard e Visa. Ed è partita subito la controffensiva: Facebook e Twitter hanno chiuso gli account utilizzati dal gruppo per lanciare l’operazione Vendetta di Assange. In una chat on-line con la Afp, gli organizzatori del gruppo Anonymous assicurano che un numero crescente di volontari sta ingrossando le fila a difesa di Wikileaks e del suo fondatore. "Abbiamo iniziato con un piccolo numero di utenti (una cinquantina), ora siamo a circa 4mila. Il reclutamento avviene attraverso internet, il che vuol dire ovunque: imageboard, forum, Facebook, Twitter...". Un portavoce ufficioso del gruppo, che dice di chiamarsi Coldblood, ha assicurato alla Bbc Radio che "la campagna non è finita, tutt’altro: si stanno aggiungendo volontari e sono sempre di più quelli che scaricano lo strumento che permette di sferrare l’attacco DDoS (distributed denial of service)".

Gli attacchi Nei giorni scorsi sono andati temporaneamente fuori uso PayPal e il sito della banca svizzera Swiss Post Office, nelle ultime ore un attacco informatico concertato è riuscito a interrompere MasterCard e Visa.

Le azioni sono state esplicitamente definite "una vendetta" per le decisioni delle due società di carte di credito di congelare tutti i bonifici a Wikileaks, accusata di attività illegale.

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