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99 Posse sul palco con le bandiere filorusse. E scoppia la polemica

Il gruppo comunista si è esibito sventolando i vessilli delle repubbliche separatiste filorusse nell’ambito dell’iniziativa – sponsorizzata dall’Anpi – che si batte contro “le forze che occupano il Paese, la Nato, la Ue, il Vaticano, i sionisti”

99 Posse sul palco con le bandiere filorusse. E scoppia la polemica

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99 Posse senza vergogna: sul palco con le bandiere filorusse

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Fieramente comunisti, i 99 Posse tornano a fare discutere. Non si tratta di una nuova canzone o di un nuovo album, ma di quanto accaduto durante il loro ultimo concerto a Napoli. Nell'ambito dell'iniziativa "Riscossa popolare" sponsorizzata dall'Anpi, il gruppo rosso si è esibito sventolando le bandiere delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, simbolo di un regime sanguinario, che massacra civili e mette a tacere – spesso per sempre – i dissidenti.

“Questa è ‘Children ov Babilon’, una canzone contro la guerra che abbiamo scritto più di trent’anni fa. La vogliamo dedicare a tutte le bambine e bambini, perché ogni volta che scoppia una guerra sono le uniche e gli unici a potersi definire innocenti”, le parole del frontman del gruppo ‘O Zulù. Un problema di interpretazione della realtà, quello dei 99 Posse, che celebra – probabilmente volutamente – un regime che massa donne e uomini innocenti. Una presa di posizione senza vergogna e senza rispetto per le migliaia di persone morte da innocenti.

La presenza delle bandiere bagnate di sangue delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk hanno concesso un po’ di visibilità ai 99 Posse dopo anni di silenzio – le ultime notizie sul gruppo risalgono a qualche anno fa per insulti a Giorgia Meloni oppure per l'appello firmato a sostegno del terrorista anarchico Cospito - ma non rappresenta l’unico problema della vicenda. Come anticipato, l’iniziativa “Riscossa popolare” è stata sponsorizzata dall’Anpi di Napoli e si batte contro “le forze che occupano il Paese, la Nato, la Ue, il Vaticano, i sionisti”. Un evento per celebrare l’antifascismo ma che glorifica indirettamente un regime come quello di Vladimir Putin.

Nella presentazione dell’iniziativa che ha visto protagonisti i 99 Posse non è mancato un riferimento al governo “degli scimmiottatori del fascismo” guidato da Meloni.“Il governo Meloni asservito alle forze che oggi occupano il paese, la Nato, la UE, il Vaticano, i sionisti e le organizzazioni criminali, va cacciato assieme a tutti i suoi mandanti e burattinai. Tutti gli antifascisti, i sinceri democratici e i comunisti del paese devono organizzare le forze, fare fronte e innalzare la bandiera della nuova liberazione del paese. Organizzare la Resistenza!”, quanto si legge nella nota sul sito ufficiale.

Un episodio, quello di Napoli, che certifica ancora una volta la differenza essenziale tra il vero antifascismo – che celebra la libertà e la democrazia – e quello di facciata, che in nome del presunto pacifismo arriva a difendere l’indifendibile.

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