Quindi, oggi...

Schiaffeggiato Calenda, taxi a sbafo agli sbronzi e la Rai: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la proposta di Salvini per le discoteche, il lavoro che c'è e Flavio Briatore

Schiaffeggiato Calenda, taxi a sbafo agli sbronzi e la Rai: quindi, oggi...

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Schiaffeggiato Calenda, taxi a sbafo agli sbronzi e la Rai: quindi, oggi...

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- Quindi Andrea Delmastro, sottosegretario con delega alle carceri, viene invitato ad una festa di agenti della polizia penitenziaria a Biella, ci va, e il Pd si lamenta perché in quel carcere ci sarebbero dei poliziotti indagati per il reato di tortura. Primo: se è sottosegretario con delega, spiegatemi dove è il problema (forse il ministro dell’Interno che va agli incontri dei sindacati fa scandalo?); secondo: ma il Pd non era garantista e “fino a conclusione del processo sono tutti innocenti?”. O il discorso vale solo per i politici indagati?

- La senatrice Zedda chiede al presidente di turno del Senato, Gian Marco Centinaio, di essere chiamata “senatore”. Al maschile. Dice che anche la Corte d’Appello l’ha proclamata tale. Dopo il dibattito sull’outfit in Parlamento e dopo il cedolino di Fassino, va detto che Camera e Senato ci stanno regalando un agosto inaspettato. Siete molto più interessanti ora di quando vi occupate delle leggi normali.

- Matteo Salvini dà il via ad un progetto sperimentale che prevede il taxi gratis per quei ragazzi che, uscendo dalla discoteca, hanno un tasso alcolemico troppo alto per mettersi alla guida. Bene. Piccolo problema: nella vita non esiste nulla di “gratis”. Quindi non si capisce bene per quale motivo io dovrei pagare con le mie tasse (di questo si tratta) i fondi pubblici per garantire ai giovani baldi odierni di strafarsi di aperitivi e poi tornare a casa su un’auto bianca gentilmente pagata da me. Capisco il desiderio di ridurre i morti sulle strade, ma servono responsabilizzazione, controlli e magari far sì che a pagare il servizio siano gli stessi utenti della discoteca. Non la collettività.

- Date un premio al ministro Calderone, il ministro che sta gestendo l’addio al reddito minimo. Dice: la Repubblica è fondata sul lavoro, non sul sussidio. Abbiamo buttato al vento 25 miliardi di euro senza il minimo ritorno in termini di investimento. È logico che prima o poi la cuccagna del reddito di cittadinanza dovesse finire.

- In Campania ci sono 108mila posti di lavoro disponibili che nessuno intende occupare. E poi ci sono 25mila percettori del reddito minimo. Capite che la cosa non ha senso?

- La notizia è questa: l’uso combinato dell’operatore umano con l’intelligenza artificiale ha portato alla rilevazione del 20% di tumori in più rispetto allo screening standard, senza influire sui falsi positivi. Allo stesso tempo, il carico di lavoro per i radiologi è stato ridotto del 44%. Non sono un fan totale dell’Ai, ma capisco che non potremo farne a meno. E senza assegnargli ogni singolo compito, penso che avere un cervellone a sostengo possa solo essere utile. L’importante è collaborare con l’Ai, senza lasciarsi sostituire.

- L’addio di Gigi Buffon? Grande campione, ma quanti scivoloni dal punto di vista dello sportivo (ricordate il bidone al posto dell’immondizia? Ecco). Forse ha ragione Zoff a dire che sì, è stato un grandissimo portiere. Ma il migliore resta Dino.

- Da leggere l’intervista di Flavio Briatore al Corriere in cui, in sintesi, schiaffeggia ben bene Carlo Calenda. Da quando ha tirato fuori la storia della cena di Italia Viva con Daniela Santanché, ormai non si parla di altro se non del Twiga che questa estate farà faville. Considerata la pubblicità negativa fatta a Capalbio per via della plastica che poi era un’alga, direi che quest’anno Carletto ha deciso di terremotare il mercato balneare. Questo gli è rimasto, in fondo.

- Scrive Thierry Breton, commissario Ue per il Mercato Unico: "La Commissione è consapevole dei rischi di interferenza politica che incidono sull'indipendenza dei media del servizio pubblico in Italia”. Sintesi: Bruxelles è preoccupata di Telemeloni. Primo: il riferimento ai “rischi” dell’Ue derivano da una riforma voluta e approvata da Matteo Renzi, allora premier del Partito Democratico. È curiosa questa cosa che il Pd si fa le leggi, le utilizza ampiamente e poi si lamenta di “lottizzazione” quando sono gli altri ad approfittare della norma. Secondo: l’Ue dovrebbe imparare il vecchio detto “mai giudicare prima di provare”. A questa strabenedetta Rai diamo almeno il tempo di dimostrarsi l’Istituto Luce. Poi magari ci lamenteremo tutti.

- Una signora cerca una badante, o una collaboratrice domestica, e nell’annuncio scrive: la sto cercando italiana. Apriti cielo. Tutti ad accusarla di discriminazione. Ora, la signora magari sbaglia perché ci sono frotte di badanti straniere bravissime.

Però su un principio non possiamo derogare: a casa mia faccio entrare chi voglio. Giusto, no?

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