Quindi, oggi...

Ci mancava il premio a Prodi, lo strappo degli Usa e le tasse: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le dimissioni di Santanché, le falle dell'Fsb e l'Onu

Ci mancava il premio a Prodi, lo strappo degli Usa e le tasse: quindi, oggi...

- Si vocifera che, in caso di rinvio a giudizio, Daniela Santanché intenda (o la costringano a) dimettersi dal ruolo di ministro del Turismo. Abbiamo fatto un piccolo passettino avanti rispetto a quando si domandavano dimissioni alla sola presenza di apertura indagine o invito a comparire, ma restiamo un Paese dannatamente giustizialista. Se l’indagata si dichiara innocente, dovremmo presumere sia tale. Dunque, a meno che non intenda lasciare l’incarico per meglio concentrarsi sulla difesa in aula, non vi è alcun motivo per dimettersi almeno fino al primo grado di giudizio. Lo dice la Costituzione. Saremo un Paese davvero giuridicamente civile quando capiremo che lasciare in mano ai magistrati il potere di far dimettere un ministro con un banale rinvio a giudizio è dannatamente pericoloso.

- Intervista molto interessante a Carolina Morace, ex campionessa di calcio femminile. Una “calciatrice vera”, come dovette ammettere Eugenio Fascetti, ma soprattutto l’unica ad aver segnato quattro gol a Wembley. Alla domanda se si possono fare squadre miste maschi e femmine, risponde: È partito dall'Olanda il progetto delle squadre miste: lei avrebbe potuto stare in una maschile? “No, e lo dico con cognizione avendo partecipato a partite benefiche con tanti ex campioni, da Chinaglia a Giordano a Totti: troppa differenza fisica. Se sai giocare, puoi stare nel calcio a 5, in quello a 11 solo da bambine: a 14-15 anni capisci che se dribbli un uomo ti riprende, così tendi a evitare”. Che poi è lo stesso motivo per cui far partecipare atleti transgender nelle discipline femminili è da folli.

- Commento di Guido Alfani, professore della Bocconi, sulle tasse “bellissime” e le donazioni private. Il problema, che forse non tocca chi campa con un buono stipendio mensile, non è tanto se le imposte siano belle o brutte, ma giuste o eccessive. E in Italia le tasse sono tanto alte da renderle odiose, più che orribili. Se produci 100 e devi allo Stato il 47% o giù di lì, a fronte peraltro di servizi tutt’altro che impeccabili e con sprechi evidenti, appare comprensibile un minimo di irritazione cutanea nel contribuente. Che sarà pure obbligato a versare le tasse, sia chiaro, ma non per questo è costretto a farlo pure col sorriso.

- Può darsi che, come vanno scrivendo un po' tutti i media occidentali, l’Fsb sia stato “distratto” dalla repressione dei dissidenti o dalla guerra in Ucraina e dunque non sia riuscita a prevenire l’attacco al Crocus City Hall di Mosca. Però, vorrei far notare che attentati simili sono avvenuti in Francia, in Belgio e in Spagna (per ricordare gli islamici), ma anche in Norvegia (strage di Utoya) e negli Usa le sparatorie nei campus universitari sono all’ordine del giorno. Questo per dire che i servizi segreti operano quanto volete, ma a tutte le latitudini del globo “evitare” un attacco di questo tipo, orchestrato da quattro semi-sconosciuti, peraltro in una nazione in guerra dove le armi girano come il pane, è davvero complicato.

- Mitologica intervista a Filippo Maniero, ex calciatore di Serie A, forse non uno dei big ma comunque in grado di mettere da parte un bel gruzzoletto. Dice: se per mestieri dai calci a un pallone a buon livello e non dilapidi il patrimonio, puoi tranquillamente vivere di rendita. Facile come bere un bicchier d’acqua: basta evitare di comprare “auto che costano come case”, scarpe sempre all’ultima moda e fare investimenti oculati. Insomma: mai strafare e a 51 anni già ti godi alla grande la tua pensione. Cosa vuoi di più dalla vita?

- L’eroe di Mosca, un ragazzino che ha salvato 100 persone dalla furia dei Jihadisti, si chiama Islam. Verrà onorato nella moschea di Mosca. Chi spalleggia l’islam politico, chi tifa jihad sappia che nella mattanza contro i “cristiani infedeli” rischiano di morire anche musulmani. Il che ci dimostra come il terrorismo sia la più grande delle pazzie umane. Forse più della guerra fatta con gli eserciti.

- Gli Usa non impongono il veto nella risoluzione dell’Onu su Gaza. Ed è clamoroso perché gli Stati Uniti “abbandonano” platealmente i loro alleati in Medio Oriente, sintomo che la distanza tra Tel Aviv e i democratici (da Obama a Biden) non è mai stata così tanta.

- Magra consolazione per Romano Prodi il quale, dopo essere stato silurato per il Quirinale dai 101 franchi tiratori, stavolta riesce nell'impresa di farsi assegnare qualcosa dal Pd. A Bologna il Comune lo ha insignito dell'Amrbogino d'oro dei poveri (non s'offendano i bolognesi, si scherza) che si chiama Archiginnasio d'Oro. Prodi aveva idee opposte a quelle di questa rubrica, ma a suo modo resta una personalità che ha fatto la storia di questo Paese, dunque è giusto riconoscerglielo come è stato giusto inserire Berlusconi tra gli illustri milanesi. Però, dico però, andiamoci piano: il sindaco Lepore può chiedere alla destra di garantire a Romano "il rispetto", di sicuro anche "la stima" nei suoi confronti, ma "il riconoscimento" è davvero troppo. Resta comunque l'avversario di sempre, il premier delle tasse, quello dell'euro, dell'Ue che tutto determina e che quando può continua a fare appelli a fermare "le destre" in Ue.

Va bene premiarlo, ma farlo santo anche no.

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