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"Collisione col suolo lunare". La sonda si è schiantata: fallita la missione russa

La sonda russa si è schiantata a seguito di un incidente durante una manovra prima del suo allunaggio originariamente previsto per domani. Da ieri non erano stati persi i contatti con la navicella

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La sonda Luna-25 "ha cessato di esistere dopo una collisione con il suolo lunare". Lo ha dichiarato in una nota su Telegram Roscosmos, l'ente spaziale russo, precisando che l'incidente si è verificato durante una manovra prima dell'allunaggio. Da programma, la sonda avrebbe dovuto atterrare sulla satellite lunedì 21 agosto 2023 e rimanervi per un anno, con il compito di raccogliere campioni e analizzare la superficie.

La collissione

La sonda, la prima lanciata dalla Russia sulla Luna dal 1976, si è schiantata "intorno alle 14:57" di sabato 19 agosto 2023, ha precisato l'agenzia russa spaziale russa in un comunicato. "Secondo i risultati preliminari" dell'indagine, il dispositivo "ha cessato di esistere a seguito di una collisione con la superficie lunare", ha aggiunto Roscosmos. "La spinta è stata rilasciata per trasferire la sonda sull'orbita di pre-atterraggio - si legge nella nota riguardo all'incidente -e durante l'operazione, si è verificata una situazione di emergenza a bordo della stazione automatica, che non ha permesso di effettuare la manovra entro le condizioni specificate".

La sonda

La sonda Luna-25 era in orbita da quattro giorni. Il lander (veicolo d'atterraggio), del peso di circa 800 kg, era stato collocato con successo nell'orbita lunare alle ore 12.03 di mercoledì 16 agosto 2023 dopo essere stato lanciato dal cosmodromo di Vostochny, nell'Estremo Oriente del Paese. Alle ore 7.23 del 17 agosto la sonda spaziale aveva catturato la sua prima immagine, attraverso la camera-7 del sottosistema STS-L della superficie lunare. Si tratta del cratere Zeeman che si trova nella zona del Polo Sud lunare e non è visibile dalla terra.

La missione Chandrayaan-3

Continua invece la missione del Chandrayaan-3 il cui allunaggio è previsto per mercoledì 23 agosto 2023. Grazie grazie al suo strumento Shape (Spectro-polarimetry of Habitable Planet Earth), il lander indiano studierà l'atmosfera terrestre e le nubi, con l'obiettivo di identificare i segnali che indicano l'abitabilità di un pianeta. La missione, realizzata con un budget di 75 milioni di dollari, segue a distanza di quattro anni il fallimento della missione Chandrayaan-2, di cui si persero i contatti pochi minuti prima dell'allunaggio.

In caso di successo, l'India diventerà la quarta nazione a portare un rover sulla Luna dopo Unione Sovietica, Usa e Cina.

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