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De Magistris choc: "Israele più terrorista di Hamas"

L'ex sindaco e magistrato a Quarta Repubblica: "Per me è più terrorista uno Stato che compie un genocidio che Hamas"

De Magistris choc: "Israele più terrorista di Hamas"

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Nessuno si aspettava che sconfessasse la propria partecipazione al corteo pro-Palestina andato in scena sabato scorso. E forse neppure che, di fronte alle immagini mandate in onda a Quarta Repubblica, con il cronista “marchiato” come filo-israeliano, esprimesse di sua spontanea volontà solidarietà al giornalista. Ma che Luigi De Magistris arrivasse a dire di non avere “gli elementi” per definire Hamas una organizzazione terroristica e di considerare Israele più criminale dei jihadisti, va forse oltre ogni immaginazione.

Eppure è successo. Nel salotto di Nicola Porro, l’ex magistrato, poi sindaco di Napoli e oggi esponente di Unione popolare ha detto ciò che poi ha ribadito anche stamattina ad Agorà: "Se Hamas è un'organizzazione terroristica mi interessa poco”, perché “non sono una persona titolata a dire se Hamas in quanto tale é tutta un'organizzazione terroristica”. E i civili trucidati nei kibbutz? E i bambini sgozzati? E Shani Louk trucidata e poi esposta al pubblico ludibrio a bordo di un pick-up?

La condanna di De Magistris è sempre con qualche "se" e molti “ma”. “Se consideriamo terrorismo” quello di Hamas, ha detto l’ex sindaco, allora “terrorismo è anche quello che sta facendo Israele verso Gaza”. Anzi, di più: “Per me è più terrorista uno Stato che compie un genocidio che Hamas”.

Dunque, ricapitolando: al netto degli errori del passato di Israele, su cui ovviamente si possono aprire milioni di dibattiti come in tutte le democrazie occidentali che si rispettino, secondo De Magistris la mattanza di civili di Hamas sarebbe meno grave del bombardamento di “risposta” messo in campo da Tel Aviv. E questo nonostante i volantini spediti sulla Striscia che chiedono ai civili di lasciare l’area delle operazioni di terra. Nonostante i prigionieri ancora tenuti nei bunker, ostaggi civili il cui rapimento - ricordiamolo -è configurato come crimine di guerra dalla convenzione di Ginevra. E nonostante Israele stia di fatto ritardando l’invasione per minimizzare gli effetti collaterali. De Magistris non ha dubbi: “Se un Paese viene invaso e da 70 anni i coloni si prendono le terre calpestando i diritti" dei palestinesi, allora "è ovvio che la reazione è la resistenza". Di più: "Il popolo palestinese ha esercitato il diritto, addirittura il dovere, di resistere".

Il "dovere". Di uccidere, stuprare, seviziare civili?

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