Quindi, oggi...

Ecco l'effetto Schlein (spoiler: zero), l'odio è "antifa" e Pioltello: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il sondaggio in vista delle Europee, la scuola chiusa per Ramadan e Placebo

Ecco l'effetto Schlein (spoiler: zero), l'odio è "antifa" e Pioltello: quindi, oggi...

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Ecco l'effetto Schlein (spoiler: zero), l'odio è "antifa" e Pioltello: quindi, oggi...

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- Interessante sondaggio sul Corriere della Sera in vista delle elezioni Europee. Cosa ne emerge? Guardiamolo da due punti di vista, uno italiano e l’altro europeo.
1) Nel Belpaese, Meloni al 27% è sopra la soglia psicologica del 26% che lei stessa si è posta, e a tre mesi dal voto dovrà fare in modo di mantenere questa quota. Se il sondaggio venisse confermato, sarebbe palese invece il fallimento di Elly Schlein, chiamata a rivitalizzare il Pd e inchiodata al 19%. Non solo è ben lontana dal 22,7% conquistato nel 2019 dal Partito Democratico alle Europee, ma non si è scostata di un millimetro dal 19% raccattato da Enrico Letta alle Politiche del 2022. Se “effetto Schlein” doveva esserci, i numeri non lo hanno ancora registrato.
2) Visto da Bruxelles, invece, il sondaggio ci racconta qualcosa sulla possibile coalizione che potrebbe sostenere la prossima Commissione. Meloni sta tentando di “spostare” a destra l’asse del governo europeo ma non è detto che il colpaccio le riesca, dipendendo molto dal risultato che i Conservatori Ue avranno negli altri Paesi chiamati al voto. Al momento, calcola Ipsos, otterrebbero la maggioranza solo una grande coalizione con Ppe, Socialisti e Centristi che di fatto replicherebbe più o meno lo schema della Maggioranza Ursula. L’unica alternativa per Meloni per essere della partita? Tapparsi il naso ed entrare nel calderone coi socialisti. Ma come lo spieghi agli elettori?

- I comunisti di Cambiare Rotta mettono in scena l’ennesima pagliacciata: a Bologna irrompono all’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del ministro Bernini e urlano i soliti sproloqui sulla guerra e su Gaza, mentre fuori gli amichetti loro tentano di sfondare il cordone di polizia. Il dramma di questi movimenti è che in nome della “contestazione” ritengono sia tutto lecito: a Torino costringono il Senato Accademico a mollare la collaborazione con Israele; a Pisa attaccano le forze dell’ordine; a Napoli impediscono a Molinari di parlare. Eccetera, eccetera, eccetera. Si professano democratici, ma non lo sono. Ritengono legittime solo le loro idee e dei partiti contigui. Tutto il resto lo bollano come “fascismo”, idee che pretendono di zittire, di aggredire, di ricacciare nelle fogne. Non è così che funziona una democrazia.

- Il leader dei Placebo, che dal palco accuso Meloni di essere “fascista” e “razzista” finirà a processo per diffamazione. Giusto così: essere una rockstar non ti dà il diritto di sparare idiozie da un palco. Speriamo solo che a Saviano non venga in mente di proporsi come suo difensore d’ufficio.

- "Sassari-Olbia, suv fermato dalla Polizia a 218 km/h sulla statale. Lui si giustifica: «Mi piace correre»". Premiamo almeno l’onestà.

- Il corpo docenti di Pioltello s’è infuriato. Dopo le critiche del ministro Valditara, dopo la lettera dell’Ufficio scolastico regionale che ritiene “irregolare” la delibera dell’istituto Iqbal Masih, professori e maestri inviano una lettera in cui confessano che la scelta nasceva “dall'analisi e dalla valutazione del contesto territoriale, sociale e culturale” di una scuola con “un'utenza multiculturale con predominanza araba e pakistana”. Ergo, visto che ritengono che fare lezione “con metà degli alunni non sia fare lezione”, e che comunque le attività andrebbero riproposte, meglio “sospendere le attività didattiche nel giorno in cui quasi metà della scola è assente”. Va bene. Ok.

Quindi da oggi in poi sappiamo che nei quartieri delle città dove è elevata la presenza di bambini induisti, musulmani, ortodossi o testimoni di Geova sorgeranno nuovi giorni di festa in base alle necessità religiose. Siamo sicuri ci stia bene?

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