Quindi, oggi...

La clamorosa verità sulle foibe, Renzi il dromedario e Geolier: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: la finale di Sanremo, le manovre del leader di Italia Viva e la protesta dei trattori

Il clamoroso primato di Meloni, Renzi il dromedario e Geolier: quindi, oggi…

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Il clamoroso primato di Meloni, Renzi il dromedario e Geolier: quindi, oggi…

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- Sembra quasi la vigilia di Natale, quando non succede niente di politicamente rilevante in attesa di sedersi tutti a tavola per il pranzo. In questo caso però l'evento straordinario non è la nascita di Gesù, ma l'ultimo Sanremo di Amadeus.

- I fischi dell’Ariston saranno stati ingiusti, poco educati, forse addirittura esagerati. Ma veri. Cioè sentiti. Amici: non sono stati in uno o due, ma tanti. Quasi tutti. La verità è che a teatro va una “classe” sociale di una certa età che certo non rappresenta la fan base della musica di Geolier. Infatti il rapper napoletano va forte col televoto, molto meno tra i giornalisti (non era tra i primi cinque) e ancor meno, evidentemente, all’Ariston. Scandalo? No.

- Chi evoca il “razzismo territoriale” nei confronti di Napoli sbaglia. E fa bene Geolier a non cavalcare questa idiozia. Qualcuno avrà sicuramente insultato (“C'è gente che insulta persino Michael Jackson e Frank Sinatra”, ricorda Amadeus) ma succede a tutti sui social, pure a questa nostra rubrica, e il modo migliore per rispondere è fregarsene.

- Ha ragione Geolier: ieri sera non ha vinto lui, “ha vinto il rap”. Ha vinto tra i giovani. Ecco: io piuttosto mi preoccuperei di questo. Davvero i nostri ragazzi preferiscono "i 'pe me, tu 'pe te" a Battisti?

- Giorgia Meloni va alle Foibe di Basovizza, simbolo della tragedia di istriani e dalmati. Non è questa la notizia. E nemmeno il fatto che abbia chiesto scusa per “il colpevole silenzio di decenni”. La notizia è che nessun premier prima di lei era mai stata lì. Nessuno. Un primato clamoroso, e pure triste. Sintomo di un Paese che fa ancora fatica a fare i conti con l’orrore delle foibe e la "congiura del silenzio" che la sinistra ci ha costruito sopra.

- A Biella Fratelli d’Italia ha portato un dromedario al gazebo per contestare Matteo Renzi d’Arabia. Credo sia una delle contestazioni più trash della storia della politica italiana dopo la mortadella alla Camera. Che Paese straordinario che siamo.

- La vicenda sportiva dei fratelli Inzaghi mi ha sempre fatto molto riflettere: Pippo campione in campo, un po’ meno in panchina; Simone sopravvalutato da giovane, vero un numero uno da allenatore. Bisogna dire che mamma e papà, per lo meno, hanno distribuito equamente la fortuna.

- Ho visto un video clamoroso. Un tizio, noto criminale con precedenti per rapina, a Barcellona è entrato in metropolitana e ha iniziato a importunare alcune signore. Poi ha puntato una ragazza che stava scrivendo al cellulare e che guardava altrove e l’ha colpita con un braccio teso drammatico. Andatelo a vedere perché è scioccante. Una botta clamorosa, all'improvviso. Io sarei morto.

- Ciro Immobile, che metà dei critici calcistici considera una sorta di mezza schiappa, ha appena segnato il suo 200esimo gol in serie A. Duecento. Non sarà Maradona, non sarà Totti, non sarà Batistuta, ma ha tutto il diritto di essere celebrato tra i grandi del nostro calcio. Dubito che domani, sui giornali, otterrai il giusto riconoscimento. Quindi accontentati di questa nostra rubrica, Ciruzzo.

- Renzi ha deciso che il tentativo di spostarsi a destra non è andato a buon fine e quindi prova a riportarsi a sinistra, visto che Elly Schlein boccheggia e i riformisti sembrano sul punto di lasciare la barca Pd per navigare con una zattera nel mare magnum del centrismo. Per smarcarsi dal governo, con cui ha votato alcune norme, ha deciso di prendere di mira Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia. Ha chiesto che si sottoponga al test del Dna per sapere se ha toccato la pistola di Pozzolo la sera di Capodanno, nonostante i testimoni abbiano confermato che lui nella sala non c’era. Domanda a Renzi: ma che fine ha fatto il tuo presunto e sbandierato garantismo? Lo invochi per te e per i tuoi genitori, e poi ti metti a fare il poliziotto cattivo quando c’è di mezzo un parlamentare a te averso? Puzza di ipocrisia lontano un miglio.

- I trattori non facciano l’errore di trasformarsi in Forconi. La protesta è giusta e sono riusciti, sin qui, a far sentire la loro voce senza occupare troppo le strade, senza infastidire chissà chi e senza rompere vetrine. Avrei evitato la sortita al Festival di Sanremo, ma sono gusti. Adesso però bisogna mettere il freno al trattore e iniziate a ragionare. Cercate di portare a casa qualcosa di concreto. Senza incaponirvi e farvi trascinare da professionisti della protesta in una mobilitazione perenne.

Perché sarebbe fine a se stessa.

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