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"No ai grilli, sì al cibo italiano". Ecco perché oggi è la Giornata della Ristorazione

Prima edizione della "Giornata della Ristorazione" promossa dalla Fipe (Federazione dei Pubblici esercizi) a cui partecipano centinaia di associazioni come la Federcuochi, con un unico obiettivo: raccontare la convivialità e il cibo italiano nel mondo, a cominciare dal pane

"No ai grilli, sì al cibo italiano". Ecco perché oggi è la Giornata della Ristorazione

Si festeggia il 28 aprile la prima Giornata della ristorazione, evento promosso dalla Fipe (Federazione dei Pubblici esercizi), a cui hanno aderito centinaia di associazioni, tra cui anche la Federcuochi, organismo estremamente importante nel nostro Paese, per la diffusione e la conoscenza della cultura culinaria. Nata dal desiderio di rappresentare prima di tutto una fondamentale occasione sociale per rifondare il senso di comunità del Paese, l'evento ha riunito, sotto il comune denominatore del valore dell’ospitalità, chef e ristoratori a tutti i livelli.

Ristoranti, Trattorie, Osterie, Pizzerie, Taverne sono gli attori protagonisti di questo evento. Vere e proprie Agenzie culturali del territorio dove rieducare l’uomo a vivere assieme. Questa prima edizione ha come filo conduttore: il pane: "È un elemento cardine. Tutto parte dal pane. È presente in tante ricette come la panzanella, la ribollita o le polpette, che sono "povere" come lo è la maggior parte della cucina italiana; fondata proprio su piatti delle tradizioni popolari umili. Siamo fortunati da questo punto di vista, sappiamo mangiare bene e sano spendendo anche poco", racconta lo Chef Alessandro Circiello Media & Public Affairs della Federazione Italiana Cuochi.

Il pane, come simbolo di convivialità, e chiave simbolica per celebrare il valore della condivisione. Da sempre questo alimento unisce gli uomini e testimonia il desiderio umano non solo di sopravvivere, ma di vivere assieme e con-dividere. "Come Federcuochi e Federazione italiana cuochi - racconta ancora Circiello - abbiamo subito aderito, come molti altri, perchè quando si parla di ristorazione, degli alberghi e di tutta la comunità ristorativa, è qualcosa di importante, un comparto con moltissime figure, che insieme formano qualcosa di unico e speciale, sia per il nostro Paese ma anche per il mondo intero".

Un comparto dai numeri economici impressionanti. Secondo il recente rapporto Censis-Italgrob ‘Distribuzione Horeca (Hotel, restaurant e cafè, ndr) e filiera del fuori casa, la spesa delle famiglie per la ristorazione nel 2022, è stata pari a 84 miliardi di euro. "Senza contare l'indotto del turismo dall'estero - precisa Circiello - il turista che arriva nel nostro Paese, lo fa per le bellezze artistiche, ma anche per il nostro cibo. Abbiamo un'infinità di cucine territoriali di biodiversità e questo patrimonio ce l'ha solo l'Italia".

Per questo motivo, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero del Turismo, la Giornata della Ristorazione è prima di tutto una grande festa popolare inclusiva, solidale e profondamente etica, che celebra e valorizza un tema fondamentale per il mondo della ristorazione, l'ospitalità. Oltre a questo anche la bontà delle nostre eccellenze, che arrivano nei meravigliosi piatti che la nostra cultura culinaria ci offre. Cibo, c'è da sottolinearlo, profondamente diverso da quello che ultimamente vuole entrare a far parte delle nostre abitudini alimentari.

"Il maestro Gualtiero Marchesi diceva che quando i cuochi italiani si accorgeranno della loro fortuna, tutte le altre cucine del mondo scompariranno dal punto di vista del gusto. Questo significa che abbiamo i prodotti migliori. Decine di tipi di pomodori, di olive, frutta e verdura, pesce e carne di prima qualità. Possiamo ridare tranquillamente indietro grilli e insetti, perché nel nostro Paese c'è una produzione meravigliosa di proteine vegetali, in linea con la transizione ecologica e a basso impatto ambientale, come i legumi, le cicerchie, i fagioli, i ceci che fanno parte della nostra cultura millenaria", sottolinea Circiello.

Una giornata, quella della ristorazione, destinata a riproporsi negli anni, e a raccontare come l'Italia seduta a tavola, sappia raccontare storie meravigliose di tradizioni, cultura, cibo e ospitalità, al mondo intero. "In ogni grande albergo all'estero, in ogni nave da crociera, o capitale del mondo, c'è sempre un ristorante italiano che ci rappresenta e ci racconta, creando curiosità e ammirazione su come bastanino due ingredienti e un filo d'olio, per fare un grande piatto.

Senza bisogno di altro".

Chef Alessandro Circiello
Lo Chef Alessandro Circiello, Media & Public Affairs della Federazione Italiana Cuochi

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