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"È pericoloso". Fugatti firma il decreto e fa abbattere l'orso M90

In mattinata il via libera di Fugatti al decreto. Subito abbattuto l'orso M90. L'ira degli animalisti

"È pericoloso". Fugatti firma il decreto e fa abbattere l'orso M90

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Non c'è stato neanche il tempo per protestare, per produrre nuovi documenti o fare ricorsi, l'orso M90 a seguito del decreto firmato stamattina dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare "tramite abbattimento", è stato ucciso.

Un'esecuzione veloce

Un'operazione fulminea, nonostante lunghi mesi di incontri per capire cosa si potesse fare per mettere in sicurezza la zona dalla presenza dell'orso, visto che tra il decreto e l'esecuzione sono passate solo una manciata di ore. Troppo poco per gli animalisti o per chi "tifava" per l'orso per poter fare qualcosa. Quello che è stato definito una sorta di blitz è stato eseguito da una squadra del Corpo forestale del trentino che è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole.

L'animale è stato trovato grazie al radiocollare che serviva a monitorare i suoi spostamenti."M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane", spiega la Provincia agli animalisti scesi immediatamente sul piede di guerra, anche se purtroppo ora c'è ben poco da fare.

Un pericolo per la sicurezza di tutti

"Era pericoloso" insiste Fugatti che nel decreto firmato in mattinata aveva elencato tutti gli episodi che avevano coinvolto M90 tanto da portarlo ad essere considerato un pericolo per l'uomo: "Dalla notte tra il 14 settembre 2023 e il 15 settembre, nella quale l’esemplare è stato radiocollarato a seguito della sua eccessiva confidenza e frequentazione delle aree urbane e periurbane, e fino al 28 gennaio è stato possibile documentare gli atteggiamenti di M90 per i quali il Pacobace suggerisce la rimozione".

E ancora si legge nel dettaglio i dodici casi in cui l'orso è stato segnalato in centri o nelle immediate vicinanze di abitazioni stabilmente in uso, mentre in tre casi avrebbe seguito intenzionalmente delle persone. Il documento spiega anche che: "Negli ultimi mesi sono state effettuate 20 azioni di dissuasione sul plantigrado, sia con cani che con munizioni di gomma, dardi esplodenti, luci e rumori, senza che ciò abbia prodotto di fatto alcun risultato significativo". Questo ha quindi portato alla decisione e alla "quasi" immeditata azione di abbattimento dell'orso.

Il dissenso degli animalisti

Proprio oggi l'Enpa (Ente nazionale per la protezione degli animali), aveva presentato una richiesta di accesso a questi atti proprio sulla decisione della Provincia: "È nostra convinzione che al riguardo la Provincia non abbia fatto assolutamente nulla, così come non ha fatto nulla né per informare residenti e turisti circa le presenza degli orsi, né per ottimizzare la convivenza con i plantigradi", ma non c'è stato nulla da fare se non rimanere sgomenti per l'azione compiuta.

"Una politica miope e nemica degli animali quella della Pat, che non tutela la biodiversità" ha tuonato l'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), che presenterà nelle prossime ore un'ulteriore richiesta di accesso agli atti, per approfondire e conoscere nello specifico gli atti della vicenda e per comprendere, cosa non specificata nel comunicato, in quale modo sia stato abbattuto l'animale, se con un'arma da fuoco o con l'intervento di un veterinario.

Nel frattempo anche il web di è mobilitato esprimendo tutto il suo dissenzo per l'azione compiuta e per un altro orso che ha perso la vita, dopo le misteriose morti degli scorsi mesi, in cui molte carcasse di esemplari sono state trovate.

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