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"Polmonite dei bambini", in Italia i primi due casi. I pediatri: "nessun allarme"

Dopo i numeri importanti di Cina e Francia, segnalati anche in Italia i primi due casi di "Polmonite dei bambini", dovute al mycoplasma. I pediatri consigliano cautela, ma non allarme

"Polmonite dei bambini", in Italia i primi due casi. I pediatri: "nessun allarme"

Dopo i numeri registrati in Cina e casi in Francia, la "Polmonite dei bambini" è arrivata anche nel nostro Paese. Sono stati segnalati oggi due casi, dovuti al mycoplasma, registrati dal laboratorio di riferimento di Perugia. Il primo nella settimana 47/2023 (dal 20 al 26 novembre) dovuto ad una coinfezione con un Rhinovirus e uno questa settimana, che sono stati però definiti "in linea" con il periodo e la stagione.

Ad evidenziarlo i bollettini di sorveglianza RespiVirNet, dell'Istituto Superiore di Sanità. I primi casi di questa polmonite erano stati registrati in Cina, dove il batterio era stato individuato, poi in Vietnam e Francia, creando una certa preoccupazione tra la popolazione.

Cosa dicono i pediatri

Rispondendo al crescente timore delle famiglie, i pediatri della Società Italiana di Pediatria hanno comunque gettato acqua sul fuoco: "Niente panico e antibiotici solo se prescritti - è stata la prima raccomandazione - inoltre è fondamentale condividere informazioni cruciali sull'epidemiologia attuale delle infezioni respiratorie in Italia e sull'uso responsabile degli antibiotici".

La popolazione a rischio

In questo momento nella popolazione 0-18 anni "si sta osservando un'elevata prevalenza di infezioni respiratorie da virus influenzali e una concomitante circolazione di virus Covid - evidenzia la Sip in una nota - in un numero contenuto di casi. Queste infezioni virali possono andare incontro a sovrainfezioni batteriche, soprattutto da Streptococcus pneumoniae, batterio per cui l'amoxicillina è l'antibiotico di prima scelta e che in circa il 25% dei casi in Italia è resistente ai macrolidi".

Perché usare gli antibiotici solo se prescritti

Le cause di questa nuova forma infettiva che sta venendo alla luce, è dovuta a molti fattori tra cui, ed è importante sottolinearlo,: "L'uso indiscriminato di antibiotici, in particolare dei macrolidi, che possono causare gravi conseguenze sulla salute pubblica. Gli antibiotici non vanno utilizzati per contrastare le infezioni virali mentre, quando usati in modo appropriato, sono uno strumento prezioso nella lotta contro le infezioni batteriche" si legge nella nota.

La raccomandazione ai pediatri

La Sip esorta quindi i pediatri a basare le proprie decisioni sull'uso degli antibiotici seguendo le linee guida, e i genitori ad essere consapevoli dell'importanza dell'uso appropriato degli antibiotici per preservarne l'efficacia nel tempo ed impedire ai virus di svilupparne la resistenza.

Cosa dice l'Oms

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che: "Le polmoniti in Cina sono dovute a diversi patogeni" e a fronte dell'aumento dei casi anche in tutta Europa. con la Francia che detiene il numero più elevato, ha chiesto spiegazioni a Pechino per tranquillizzare la popolazione. La risposta è arrivata per voce di Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell'Oms.

"Stiamo monitorando la situazione in Cina e, ancora una volta, abbiamo riscontrato un aumento complessivo delle infezioni respiratorie acute dovuto a una serie di diversi agenti patogeni, inclusa l'influenza, che è in aumento. La polmonite da Mycoplasma è aumentata negli ultimi due mesi e ora sembra essere leggermente in declino.- ha spiegato- Stiamo collaborando con le nostre reti cliniche e con i medici che lavorano in Cina per comprendere meglio la resistenza agli antibiotici, che è un problema in tutto il mondo".

Che cosa è la polmonite

Si tratta di un'infezione dei polmoni causata da virus o batteri, che può avere origine da un precedente raffreddore. È una malattia che colpisce soprattutto i neonati e i bambini con malattie croniche, ma può manifestarsi anche in quelli sani oltre i 3 mesi di età. La durata nei piccoli può variare a secondo della gravità o della risposta al trattamento, in ogni caso è tra le due e le quattro settimane. Ovviamente il consiglio è quello di contattare sempre il proprio pediatra per tenere la situazione sotto controllo, anche se dovesse trattarsi di influenza.

Come capire se un bambino l'ha contratta

I sintomi principali sono febbre alta, tosse, difficoltà respiratoria, perdita di appetito e malessere generale. La diagnosi si basa su una radiografia al torace e le analisi del sangue. La cura dipende dal tipo di agente infettivo: se è virale, non sono necessari antibiotici, se è batterica, sì. In genere, i bambini possono essere curati a casa, seguendo scrupolosamente le indicazioni del pediatra e mantenendo una buona idratazione e alimentazione.

Sarà poi il pediatra a decidere se è il caso di dover ricorrere al ricovero, questo anche per evitare che in un periodo in cui, e chi ha bambini lo sa bene, i raffreddori e le influenze sono all'ordine del giorno, si rischia di intasare il pronto soccorso per una influenza che può essere tranquillamente curata in casa.

Allo stesso modo è anche importante ricordare che la Polmonite è una una patologia molto seria e non va sottovalutata, così come è molto pericoloso far assumere ai bambini medicinali non prescritti dal medico o cure fai da te.

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