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"Da come ti vesti non sei in grado di capire". La lezione di Saturnino allo scippatore

Il bassista di Jovanotti si sfoga sui propri profili social nei confronti del taccheggiatore che gli ha sfilato dalla tasca quello che sembrava apparentemente un portafogli

"Da come ti vesti non sei in grado di capire". La lezione di Saturnino allo scippatore

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"Da come ti vesti non sei in grado di capire". La lezione di Saturnino allo scippatore

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Saturnino Celani non l'ha per niente presa bene. Al compositore e bassista di Lorenzo Jovanotti è stato infatti derubato ieri il suo portacarte di credito. Giusto qualche ora di "riflessione" ed ecco che il musicista si è subito messo davanti al proprio smatphone a dedicare un messaggio al proprio borseggiatore, spiegandogli che "da come ti vesti, non sarai mai in grado di capire nemmeno rinascendo" quello che aveva appena rubato.Tra le tante vittime degli scippi che quotidianamente si registrano sulla metropolitana di Milano ce n'è quindi anche una illustre, che ha voluto mettere nero su bianco, sul suo profilo Twitter, tutto quello che gli era appena dedicato, senza risparmiare aspre valutazioni personali nei confronti del taccheggiatore.

Il tweet di Saturnino

"Ciao borseggiatore che ieri a Milano verso le 15:30, mentre stavo andando da Piazza Missori in stazione centrale sulla linea gialla della metropolitana, poco prima della fermata di Repubblica mi hai sfilato il portafogli dalla tasca - è l'incipit di Saturinino -. Devo ammetterlo… sei stato bravo, ma mi hai solo rubato un bellissimo porta carte di credito che, da come ti vesti, non sarai mai in grado di capire nemmeno rinascendo e che quindi molto probabilmente dopo averlo guardato come la scimmia guarda l'osso nel film '2001 Odissea nello spazio' butterai in un cestino. 15 euro e 5 'pezzi di plastica' che riavrò identici tra pochi giorni".

Lo sfogo di Saturnino Celani prosegue, con il livello di sarcasmo che cresce vista d'occhio. "Tra te e Arsenio Lupin ci sono mondi: hai lo stesso QI dei rapinatori che forzano il caveau di una banca per rapinarla e non trovando niente mangiano quelli che pensavano essere yogurt… era la banca del seme". Il post scriptum è ancora più dissacrante. "Nel portacarte c'era anche una giocata del Superenalotto per questa sera… ti auguro di vincere perché sarebbe per te l’unico modo di smettere di praticare l'autoerotismo".

La carriera al fianco di Jovanotti

Classe 1969, nato ad Ascoli, entra a far parte di alcune band locali esplorando diversi generi musicali. Nel 1985 entra nel gruppo hardcore punk Dictatrista.

Dal 1991 è il bassista di Jovanotti, conosciuto in uno studio di registrazione a Milano, con cui ha scritto molti brani, tra i quali: "Coraggio", "Bruto", "Benvenuti nella giungla", "Ragazzo fortunato", "Io no", "Serenata Rap", "Attaccami la spina", "Soleluna", "Per te", "Salvami", "Penso positivo", "L'ombelico del mondo", "Mezzogiorno", "Safari", "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang", "Sabat", "Gli immortali", "Baciami ancora", colonna sonora dell'omonimo film di Gabriele Muccino vincitrice del David di Donatello come miglior canzone originale.

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