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Da Spid e Cie all'app unica nazionale? Il futuro dell'identità digitale

Mentre il governo cerca un accordo con i gestori di identità digitale per lo Spid, lavora all'idea di trovare una nuova soluzione unica, nazionale e gestita dallo Stato

Da Spid e Cie all'app unica nazionale? Il futuro dell'identità digitale
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In questi ultimi giorni in tanti si stanno interrogando su quale sarà il destino dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digital), la cui convenzione è scaduta lo scorso 31 dicembre 2022. Lo strumento di identità digitale utilizzato ormai da ben 33,5 milioni di italiani sarà abolito?

Stando a recenti indiscrezioni, il dipartimento per l'Innovazione dell'attuale esecutivo starebbe lavorando a una soluzione alternativa, un'applicazione unica, e di livello nazionale, che permetterà di accedere a tutti servizi online della Pubblica amministrazione.

Il futuro dell'identità digitale

Se ora è impellente trovare un accordo sul rinnovo delle convenzioni con i vari fornitori di identità digitale (al momento, AgID è intervenuta con una proroga per continuare a garantire il servizio), il governo è consapevole che per il prossimo futuro è indispensabile mettere a disposizione qualcosa di più stabile e sicuro. Un'identità digitale pubblica, e non legata a società private, come avviene adesso.

L'ipotesi unico programma

Da qui l'idea di lavorare a una app che unisca Spid e Cie, con la speranza che questa incoraggi un maggior numero di cittadini a servirsene. La speranza dell'esecutivo, che mira a rispettare i punti del Pnrr, è che si arrivi almeno a un 70% della popolazione dotata di identità digitale entro il 2026.

L'Unione europea è già avanti in tal senso, e anche l'Italia potrebbe presto aggiungersi, tanto che si parla del possibile lancio di un bando di gara a breve. Il piano del governo è ambizioso, perché punta a ottenere un sistema unico che racchiuda Spid e Carta d'identità elettronica.

Se il progetto dovesse riuscire, in futuro potremmo disporre di un unico strumento per accedere ai servizi Pa. Uno strumento rilasciato dallo Stato (per la precisione, dal ministero dell'Interno), più sicuro e dotato di microchip.

Pare lontana, invece, l'ipotesi di accodarsi al Digital identity wallet dell'Unione europea.

La differenza fra Cie e Spid

Ad oggi, Spid e Cie sono gli strumenti digitali di cui disponiamo. Il primo viene rilasciato dai cosiddetti gestori dell'identità digitale accreditati da AgID (Agenzia per l'Italia digitale), come Aruba PEC SpA, In.Te.S.A. SpA, InfoCert SpA, Lepida ScpA, Namirial SpA, Poste Italiane SpA, Register SpA, Sielte SpA e TI Trust Technologies Srl.

Il secondo, invece, è emesso dal ministero dell'Interno ed ha un costo di 16,79 euro, e per tale ragione viene difficile pensare che un giorno possa essere impiegato per sostituire lo Spid.

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