Quindi, oggi...

Sul clima vietato dissentire, l'ipocrisia di Zaki e Riganò: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il premio nobel "silenziato", il Fisco contro gli evasori e il figlio di Lebron James

Sul clima vietato dissentire, l'ipocrisia di Zaki e Riganò: quindi, oggi...

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Sul clima vietato dissentire, l'ipocrisia di Zaki e Riganò: quindi, oggi...

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- Repubblica impazzisce per una proposta di Fratelli d’Italia per cui l’Agenzia delle Entrate non potrebbe fare appello in caso di sconfitta in primo grado in un contenzioso. “Regalo agli evasori”, dicono. Balle. A casa mia se il Fisco è costretto a fare appello vuol dire che in primo grado a perso. Quindi il contribuente sottoposto a giudizio, che in teoria - ricordiamo - sarebbe innocente fino a prova contraria, è stato pure assolto in primo grado. Mi spiegate perché Repubblica deve chiamarlo “evasore”?

- Prendere Aldo Cazzullo e leggere solo due frasi (il resto niente di che) sul perché in Italia il centrodestra, fatto da “post-fascisti”, secessionisti e liberali, ha sempre avuto la maggioranza sulla sinistra: “Forse si è discusso troppo sull’eredità del fascismo, uscito dai giochi il 25 luglio 1943, e troppo poco su quella del comunismo, che in Italia ha ammainato la bandiera solo dopo il crollo del Muro (1989, ndr) tra scissioni, pianti e docufilm: anche questo ritardo ha penalizzato la sinistra”. Aggiungo, indegnamente, che in fin dei conti quella bandiera in realtà la sinistra non l’ha veramente mai ammainata come dimostrano l’Internazionale che risuona al congresso della Cgil e la mancata analisi storico-politica su leader che comunisti lo furono fino al midollo. Tanto da avere un filo diretto con l’Urss.

- Leggo l’intervista di Patrick Zaki sulla questione dell’aereo di Stato rifiutato. “Per me è chiusa. Ho ringraziato più volte il governo italiano, com’era giusto. Ho apprezzato molto gli sforzi fatti. Quello che non voglio è che qualcuno un giorno possa dirmi: tu sei stato da questa o da quest’altra parte. Io sono e voglio essere indipendente. La sola parte da cui voglio stare è quella dei diritti umani”. Poi guardo la foto a corredo del pezzo del Corriere e chi vedo? Matteo Lepore, sindaco del Pd. Quindi fammi capire: non vuoi che ti si dica “sei stato da questa o da quest’altra parte”, schifi il governo di centrodestra, ma di andare a braccetto del sindaco dem non ti fai problemi?

- Ragazzi, Christian Riganò che - dopo la vita da bomber - è tornato a fare il muratore con i pantaloni della tuta Joma macchiati di vernice va oltre ogni immaginazione. Ha tutta la mia stima. Riganò, uomo vero.

- Io me ne frego delle questioni di nomine sulla Ragioneria di Stato. Però mi fa sorridere che Repubblica consideri l’eventuale siluramento dell’attuale ragioniere Mazzotta una “prima assoluta in Italia”. La possibile sostituta, molto stimata da Giorgetti, sarebbe considerata “un corpo estraneo” alla struttura della Ragioneria. Poi però aggiunge: c’è stato un precedente, ma “parliamo del pupillo dell’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi”. Come a dire: se sono amici di quelli che piacciono a noi, ok; altrimenti è un “unicum” che non si può fare.

- Sul Centro sperimentale di cinematografia, che sinceramente non so nemmeno cosa diavolo sia, Rep e Pd da giorni denunciano che la destra vorrebbe metterci “le mani”. Beh, oggi Elly Schlein va oltre e parla di “occupazione manu militari di questa come di altre istituzioni culturali”. Immaginiamo parli della Rai, del Maxxi e via dicendo. Come, scusa? Manu militari? Il latino, ma pure la Treccani, dicono che l’espressione “è usata a proposito di azioni compite con la forza delle armi, con l’intervento dell’esercito”. Elly sta dicendo che Meloni usa la forza? Stiamo scherzando? Qui si spera che a farle uscire di bocca una simile espressione sia stata l’ignoranza e non la volontà politica. Altrimenti sarebbe grave.

- Il figlio di Lebron James, Bronny, colpito da infarto durante un allenamento. Pare stare meglio, ma in molti già si chiedono: si frantuma così il sogni del King di giocare col figliolo in Nba?

- Io non so come la pensano i lettori di questa rubrica e sinceramente me ne frego (se po dì?).

Però trovo indegno che al fisico americano John Clauser, insignito del Premio Nobel nel 2022, sia stato negato un intervento durante la conferenza del Fondo Monetario Internazionale per colpa, dice il diretto interessato, delle sue posizioni eterodosse sul cambiamento climatico. Magari avrà torto e hanno ragione tutti quelli che "è colpa dell'uomo se la Natura si ribella", però signori miei: perché non dovrebbe avere il diritto di presentare le sue tesi che, eventialmente, i colleghi scienziati proveranno a confutare?

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