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Turismo, la fiera di Dubai per portare visitatori "altospendenti" in Italia

L'Italia con il ministero del turismo ed Enit partecipa alla "Arabian Travel Market", principale fiera degli Emirati Arabi Uniti, un mercato ad alto impatto economico per il nostro Paese con turisti "big spender"

Turismo, la fiera di Dubai per portare visitatori in Italia "altospendenti"

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Turismo, la fiera di Dubai per portare visitatori in Italia "altospendenti"

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In occasione dell’Arabian Travel Market, principale fiera turistica di settore degli Emirati Arabi Uniti, il ministro del Turismo Daniela Santanchè è volata a Dubai per favorire il potenziamento delle relazioni turistiche con l'Italia. Con lei l’Ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara e il presidente ENIT Spa Alessandra Priante, con cui ha visitato la fiera e incontrato il ministro dell’Economia degli EAU Adbullah bin Touq Al Marri.

A colloquio con lo Sceicco

La visita si è aperta con un incontro istituzionale con il sovrano di Ras Al Khaimah S.A. Sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi. Un bilaterale molto positivo per una piena e ricca collaborazione in tema di strategie di sviluppo del turismo. A seguire è stato inaugurato il Padiglione Italia curato da Enit, che vede la presenza di 8 regioni italiane, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Veneto e Sicilia, e 36 operatori turistici del nostro Paese per un totale di oltre 100 aziende partecipanti.

L'aumento del turismo dagli Emirati verso l'Italia

Uno studio Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) su dati UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo) e Banca d’Italia ha messo in evidenza come nel 2022 i viaggiatori dal Medio Oriente verso l’Italia siano aumentati del +164% rispetto all'anno precedente e del +47,7% sul 2019, con la maggioranza proveniente dagli Emirati Arabi Uniti (+34,1% sul 2019, ossia quasi 200 mila unità) e dall’Arabia Saudita (+65% sul 2019, ossia circa 100 mila unità) e una spesa complessiva cresciuta del +127% sull’anno passato.

Numeri importanti per un turismo di lusso come quello che arriva da questi Paesi. Il “luxury tourism” genera il 15% del fatturato totale del settore alberghiero italiano e il 25% della spesa turistica totale (diretta e indiretta). Questo impatta in tutti i settori dell'industria turistica, assorbendo attualmente il 3% del PIL nazionale. Ma non solo. I turisti internazionali di fascia alta i cosiddetti "big spender" spendono in Italia circa 25 miliardi di euro: 7 miliardi per l’alloggio, 2 per la ristorazione e 14 miliardi di euro per le visite i tour e lo shopping.

Le parole del ministro

Un incontro internazionale fondamentale, specie in riferimento al Golfo e alla proiezione verso i mercati dell’India e del Sudest Asiatico, dove creare nuove sinergie e partnership con un mercato altospendente, operatori turistici, agenzie di viaggio e investitori internazionali interessati a sviluppare progetti in Italia: motivi per cui è particolarmente significativa la presenza di ENIT - ha commentato il ministro Santanchè- Sono momenti preziosi per definire strategie di apertura a nuove aree di grande interesse per la crescita del comparto e, specificamente, per il segmento del lusso, che genera importanti benefici economici per imprese e territori, e che vede nell’Italia una destinazione molto ambita. Ciò significa anche investire in qualità".

I dati in termini economici

Il settore dell'altagamma, ovvero il turismo Altospendente, genera un fatturato di 144 miliardi di euro e coinvolge circa 2 milioni di occupati, tra contributo diretto e indiretto, producendo un impatto significativo sull’economia italiana. Contribuisce per il 7,4% al PIL del nostro Paese, svolgendo un ruolo fondamentale per il tessuto industriale della Nazione.

Da qui vengono generete anche richieste di profili professionali. Dal 2023 al 2026 nei settori dell'Altagamma saranno necessarie quasi 350 mila profili professionali, con una previsione di crescita annua che si aggira sul 6,7% fino al 2030.

Il mercato Saudita

Potenziare le relazioni turistiche tra Italia e Arabia Saudita significa generare un insieme di vantaggi reciproci per le economie delle due Nazioni, alimentando – in termini di incoming – flussi di turisti di alto livello e dalla grande capacità e propensione di spesa.

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