Le parole più belle

Greta, Cervinia e le femministe all'assalto, le parole della settimana

Tutte le strade portano a Greta, femministe impazzite all'assalto, la Giornata mondiale dell'uomo, la UE contro gli edifici del ventennio, addio Cervinia (o forse no), un trionfo italiano alla Coppa Davis: le parole più belle della settimana

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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana rivisitati e corretti

Tutte le strade portano a Greta

Era solo questione di quando l'estremismo incarnato da Greta Thunberg avrebbe incontrato quello dei sostenitori di Hamas. È avvenuto. La giovane leader della generazione perduta è stata ripresa mentre a una manifestazione cantava “Krossa Sionismen”, “schiacciamo il sionismo”. Il Daily Wire riporta che è stata definita “Gioventù hitleriana”. D'altra parte Hitler era un convinto ambientalista. Tutte le strade portano a Greta. E queste strade non portano niente di buono.

Femministe impazzite all'assalto

E a proposito di estremismi e sapori hitleriani, la violenza delle transfemministe di “non una di meno” lascia veramente interdetti. Nel corteo con cui volevano manifestare contro la violenza sulle donne hanno finito per sostenere Hamas, che di certo ha molto a cuore i diritti delle donne, ma soprattutto hanno assaltato la sede di Pro Vita & Famiglia. Quando si arriva a violenze di questo tipo bisogna interrogarsi profondamente su quali radici possa avere il male. E battersi per sradicarle.

Giornata mondiale dell'uomo

Invece è passata in totale sordina la giornata mondiale dell'uomo, celebrata il 19 novembre. Le femministe gridano i diritti delle donne, agli uomini sembra quasi non sia concesso. Questa giornata è stata istituita anche per ricordare il contributo positivo dato dalla componente maschile alla società, alla comunità, alla famiglia, al matrimonio, all'infanzia e all'ambiente, promuovere per l'uomo diritti riproduttivi, quali la possibilità di scelta se divenire padre o meno, (detta anche rinuncia legale alla paternità), arginare la dilagante piaga dei suicidi maschili. Anche tutto questo verrà derubricato come “patriarcato”?

La UE contro gli edifici del ventennio

E invece c'è chi vuole sradicare la memoria. Come denunciato da Francesco Giubilei, è in corso un sommovimento per "ripensare gli edifici costruiti in periodi storici difficili, portatori di valori controversi". Ovviamente il riferimento è agli edifici del ventennio. Con il montare di un totalitarismo ideologico nel presente, la cosa migliore che viene in mente è cancellare la memoria del passato. Aspettiamoci che gli alfieri della cancel culture propongano di abbattere il Colosseo, in quanto luogo di discriminazione. È solo dimenticando che si possono far accadere le cose di nuovo.

Addio Cervinia, o forse no

E infatti il ventennio va dimenticato. Ecco che Cervinia stava per cambia nome e chiamarsi solo Le Breuil, il nome che aveva prima del fascismo. Peccato che fu proprio durante il fascismo che la località divenne un'importante meta turistica. E peccato che stavano per gettare al vento un marchio che aveva quasi un secolo di diffusione e valorizzazione. Non importa, oggi bisogna dimenticare. Poi è montata la protesta, qualcuno si è svegliato ed ecco che, forse, questo scempio non avverrà. Ma bisognerà ricordare bene chi voleva fare questo.

Un trionfo italiano alla Coppa Davis

Chissà se vorranno cambiare il nome anche alla Coppa Davis, visto che la persona a cui è intitolata combatté la guerra del 15-18 e fu segretario di stato alla guerra. Quello che è certo è che invece bisogna fare memoria della vittoria italiana di quest'anno. Per la seconda volta dalla sua fondazione (l'altra fu nel 1976) l'Italia si dimostra la nazione più importante del tennis mondiale. Complimenti agli atleti, alla Federazione e a chi ha reso possibile la rinascita del tennis italiano.

Ad iniziare dal Presidente Binaghi.

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