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"Umana partecipazione". Ora la procura di Milano "piange" Berlusconi

La procura di Milano commenta la scomparsa di Berlusconi e parla di "umana partecipazione al lutto". Proprio da quegli uffici partirono accuse e teoremi contro il Cav, poi smentiti in sede di giudizio

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"Umana partecipazione al lutto per una persona che ha segnato la storia d'Italia". La notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi è stata accolta e commentata così dalla procura di Milano. E certo, la cosa fa un po' effetto. Difficile infatti non rimanere confusi o quantomeno straniti rispetto al dato storico: proprio la procura milanese è stata infatti quella in cui, in assoluto, si sono celebrati più processi all'ex premier, morto da incensurato dopo aver affrontato in generale oltre 30 processi ("Sono il maggior perseguitato dalla magistratura nel mondo", disse lui).

Secondo quanto si apprende, ora è stato lo stesso procuratore capo di Milano, Marcello Viola, a esprimere il proprio cordoglio per la dipartita del Cavaliere. "Credo che debba prevalere il sentimento di umana partecipazione al lutto alla famiglia", ha affermato il magistrato parlando con i giornalisti. Con tutto il rispetto, ci domandiamo se il commento della procura milanese fosse davvero necessario, per di più nelle ore immediamente successive alla triste notizia. Proprio da quegli uffici di Milano, infatti, partirono diverse inchieste nei confronti di Berlusconi, spesso accompagnate da impianti accusatori poi smentiti (e smontati) in sede di giudizio.

Il caso più recente, e forse più clamoroso, è stato quello del processo Ruby ter, conclusosi dopo quasi dodici anni di traversie giudiziarie con una assoluzione piena. "Il fatto non sussiste", stabilirono i giudici nel febbraio scorso, di fatto smontando il teorema di accuse sostenuto durante il processo dai pubblici ministeri. Per la procura milanese fu una sconfitta. Eppure, lo scorso 16 maggio, quando Silvio Berlusconi si trovava ancora ricoverato al San Raffaele per curare una preoccupante infezione polmonare, l'Adnkronos scriveva che la procura di Milano era pronta a fare ricorso in appello.

Nelle stesse ore in cui la procura milanese parlava di "umana partecipazione" al lutto per la scomparsa del Cavaliere, si apprendeva dall'Ansa che i pm di Milano, al netto di "valutazioni prettamente tecnico-giuridiche" ancora in corso, potrebbero comunque presentare un ricorso contro le assoluzioni degli altri imputati nel processo milanese sul caso Ruby ter.

Sì, anche adesso, dopo la morte di Silvio Berlusconi.

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