L'impresa eccezionale

ErreDue punta a conquistare l'estero con l'idrogeno

Gli obiettivi del gruppo toscano: dalla nuova sede per la Giga Factory a Livorno ai 16 impianti entro il 2025 per l’Hydrogen Valley spagnola

Enrico D'Angelo CEO ErreDue
Enrico D'Angelo CEO ErreDue

L'idrogeno come soluzione per l'indipendenza energetica. Nel piano REPowerEU del 2022, in risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico mondiale causate dall'invasione russa dell'Ucraina, la Commissione Europea si è espressa favorevolmente nel considerare la produzione di idrogeno verde come altamente strategica per mitigare gli effetti dell'attuale crisi, per diversificare il nostro approvvigionamento energetico e per lo stoccaggio di energia. Alla luce di questo scenario ErreDue prevede un futuro in grande crescita.

La società toscana attiva nella produzione e nella commercializzazione di elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, direttamente sul posto, e di generatori di altri gas tecnici (azoto e ossigeno) ha realizzato e distribuito in tutto il mondo oltre 2.000 generatori capaci di produrre gas green per varie applicazioni industriali, di laboratorio, medicali e per le nuove applicazioni relative alla transizione energetica come il power-to-gas, la mobilità sostenibile (piccole stazioni di rifornimento di idrogeno) e la decarbonizzazione industriale.

“Siamo stati all’avanguardia nel settore degli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno e gas tecnici", ha commentato il Presidente e CEO Enrico D’Angelo. "Oggi molti parlano delle prospettive dell’idrogeno per la transizione energetica, l’elettrificazione dei trasporti, la decarbonizzazione dell’industria; noi siamo nel settore da oltre vent’anni e vantiamo una struttura verticalmente integrata che ci consente un posizionamento competitivo unico. Quando abbiamo cominciato a realizzare generatori di idrogeno eravamo dei pionieri, facevamo tutto in casa. Nel tempo sono venute le forniture all’industria orafa, al colosso dei gas tecnici Air Liquide e l’impiego delle nostre soluzioni nei settori più diversi, dalla fusione alla saldo-freddatura nella metallurgia, nell’elettronica”.

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La scelta di quotarsi in Borsa Italiana

Per sostenere la crescita ErreDue ha deciso di quiotarsi in Borsa. “La quotazione è stata una tappa naturale del nostro percorso di crescita", ha detto D’Angelo, "Puntiamo in questo modo ad accrescere la visibilità del brand e ad attrarre nuove competenze nel gruppo. Negli anni ci siamo strutturati con attenzione, quindi anche il confronto con il mercato dei capitali non è stato particolarmente difficile. Da tempo abbiamo implementato una struttura da micro public company che vuole rivendicare la priorità degli interessi del gruppo sugli altri". I soci di riferimento del gruppo sono 22 azionisti che lavorano in azienda e quindi sono coinvolti in prima persona e i dati preliminari di gestione al 30 giugno 2023 mostrano una crescita significativa dei principali indicatori economici e confermano la bontà del modello di business di ErreDue. I ricavi delle vendite e delle prestazioni, infatti, segnano un +45% rispetto allo stesso periodo del 2022, la PFN evidenzia una cassa positiva per € 14,8 milioni, mentre il backlog si attesta a €10,5 milioni. “Grazie alla fiducia acquisita negli anni nel suo mercato tradizionale, ErreDue vanta un ricco elenco di progetti ad alta marginalità che saranno evasi nei successivi sei mesi. I numeri ritraggono un’azienda sana e fortemente patrimonializzata che è riuscita ad ammortizzare in un anno le ricadute di una situazione geo-politica e macroeconomica complessa e a far registrare una crescita double digit del fatturato”, ha commentato Francesca Barontini, CEO e CFO di ErreDue.

La nuova sede per ospitare la giga factory

ErreDue è nata a Livorno, in Toscana, e in questo territorio vuole continuare ed affermarsi. È per questo che recentemente ha acquistato una nuova sede nella quale verrà ricollocata parte della linea di produzione dell’azienda, nello specifico la produzione di generatori di idrogeno da 1 a 5 MW. La giga factory che sorgerà su 16.000 metri quadri in zona Picchianti accanto all’attuale sede dell’azienda - in precedenza sede delle rotative della testata Il Tirreno - consentirà alla società di razionalizzare tutte le attività, creando un nuovo polo produttivo in grado di soddisfare la crescente domanda di forniture e impianti su larga scala, di aumentare la propria capacità produttiva annua e l’efficienza operativa, grazie ai nuovi spazi acquisiti e al personale formato in questo anno, pronto per essere impiegato anche in questo nuovo segmento di mercato. “Questa giga factory sarà uno step decisivo nello sviluppo e nella produzione di elettrolizzatori su larga scala, essenziali per l'utilizzo di idrogeno verde in ambiziosi progetti nell’ambito della transizione energetica, di decarbonizzazione dell'industria e della mobilità pesante. Avremo presto una linea industriale in grado di produrre un'ampia gamma di elettrolizzatori su scala continentale, che saranno un’ulteriore conferma del ruolo di key leader di ErreDue nel settore dell'elettrolisi in Europa”, ha aggiunto D’Angelo.

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L'internazionalizzazione

Sul fronte internazionale proseguono le attività del consorzio internazionale di cui è partner l’azienda costituito a febbraio 2022 da eccellenti realtà europee quali le spagnole Instaltic S.L. e Generale de Ingegneria Inhiset S.A e la francese Hydrogen de France. Obiettivo del consorzio è quello di realizzare nella regione spagnola di La Roda un’importante Hydrogen Valley, un distretto in cui l’economia dipenda dall’energia prodotta dall’idrogeno verde e non più dal petrolio e dal gas naturale.

L'idea imprenditoriale è quella di creare un ecosistema di Gigawatt in cui l'idrogeno verde consenta di rendere redditizia sia la produzione che la fornitura di idrogeno con il finanziamento delle istituzioni pubbliche spagnole e dei privati che scelgono di investire nella transizione energetica, puntando su sostenibilità, decarbonizzazione e rispetto per l’ambiente. Il progetto, che nella sua complessità coinvolge più fonti green, consentirà la vendita di idrogeno, oltre alla vendita di energia elettrica con l'eccedenza di idrogeno che verrà utilizzata per generare energia elettrica nelle ore notturne e la vendita delle energie prodotte dalla resa delle colture agrifotovoltaiche.

“Alcuni Paesi dell’UE sono già pronti rispetto ad altri per dare inizio alla transizione energetica. La Spagna lo è, lo dimostra il consorzio internazionale di cui siamo partner per la realizzazione di una Hydrogen Valley a La Roda - ha commentato D’Angelo - Nel corso degli anni il governo spagnolo ha fortemente investito nello sviluppo delle energie rinnovabili, elemento imprescindibile per il successo della transizione green e per la reale sostenibilità economica dei progetti come questo che permetterà alla Regione di realizzare un sito in GW, la cui capacità produttiva rientra nell’ordine di milioni di tonnellate all’anno di idrogeno verde”.

Hydrogen Valley e gli obiettivi 2030

Gli obiettivi di ErreDue sono chiari e quantificabili: "Realizzeremo 16 impianti da 1 MW e i relativi impianti di produzione di energia rinnovabile entro il 2025 per l’Hydrogen Valley spagnola. Attraverso la partecipazione al consorzio ci proponiamo di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030, decarbonizzando il più possibile il comparto industriale della regione.

Grazie alla partecipazione a questo progetto internazionale saremo in grado di dimostrare tutta la nostra efficienza produttiva e la capacità di essere partner strutturati per la realizzazione di rilevanti opere civili”, ha concluso D’Angelo.

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