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Il pacchetto di palazzo Chigi: più sicurezza negli appalti e contrasto al caporalto

Il ministro Calderone annuncia un intervento già nel prossimo consiglio dei ministri e il Pd promette una tregua: «Affrontare insieme l’emergenza»

Il pacchetto di palazzo Chigi: più sicurezza negli appalti e contrasto al caporalto

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Mentre il segretario generale della Cgil Maurizio Landini attacca il governo sul crollo di Firenze e la maggioranza lo accusa di fare «propaganda», arriva l’intervento del ministro Lavoro Marina Calderone (nella foto) che annuncia «nuove norme sugli appalti» e promette che non ci saranno «passi indietro» sulla sicurezza del lavoro. La segretaria dem Elly Schelin dice di essere disposta ad «abbandonare lo scontro con la premier Meloni» per «affrontare insieme questa emergenza». Oggi il ministro Calderone sarà a Firenze per portare «il cordoglio del governo» dopo la tragedia nel cantiere della nuova Esselunga in cui hanno perso la vita cinque operai. Ma ieri ha annunciato un provvedimento ad hoc nel prossimo consiglio dei ministri. Nuove norme per «il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti». Dal ministero filtra che sul tema il confronto non si è mai fermato essendo anche uno dei target del Pnrr. Le misure in arrivo «si aggiungono ai diversi interventi adottati negli ultimi 16 mesi per rendere i luoghi di lavoro più sicuri.

A cominciare dalle maggiori risorse per finanziare la formazione e la prevenzione, pari a 1,5 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2023», spiega in una nota. Il ministro rivendica anche «l’ingresso in organico di 850 ispettori tecnici Inail nel 2023. E le ispezioni nei luoghi di lavoro nel corso del 2024 saliranno da 70 a 100 mila». Poi smentisce alcune ricostruzioni di stampa secondo cui il ddl Lavoro in discussione in Parlamento preveda l’eliminazione dell’obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili. «Più semplicemente, la norma intende semplificare il quadro normativo abrogando norme identiche», perché l’obbligo è già previsto per appalti e subappalti: «Il personale deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro». Oltre all’obbligo del badge è ancora previsto che i lavoratori siano «tenuti ad esporre» la tessera di riconoscimento. Calderone promette anche un rafforzamento della formazione. Ma si infiamma lo scontro politico. Attacca il Pd: «Il ministero conferma, nel tentativo di confutarlo, il passo indietro compiuto sulla sicurezza nei cantieri. I cantieri che non lavorano in appalto o subappalto restano ora privi dell’obbligo di badge, e ciò comporta minore possibilità di controllo, minore contrasto al lavoro nero e maggiore rischio per a sicurezza sul lavoro».

Ma la sicurezza dei lavoratori «non è stata sufficientemente garantita da chi ci ha preceduto», dice la senatrice di Fdi, Paola Mancini. E Forza Italia, con Erica Mazzetti, responsabile lavori pubblici, ricorda che «il nuovo codice degli appalti, una delle riforme richieste per il Pnrr, non c’entra nulla con l’opera in questione, un cantiere privato, contrariamente a quanto viene fatto credere». Critici i sindacati. Landini parlava ancora ieri di «morte legata alla logica dei subappalti, del massimo ribasso». Per il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, vanno escluse dai bandi pubblici le aziende che violano le norme sulla sicurezza. Per quello della Cisl, Luigi Sbarra, chiede «più ispezioni e ispettori, banche dati potenziate e una stretta sulle sanzioni che devono diventare penali.

Siamo pronti a mobilitarci».