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Carie, attenzione ai cibi che ne facilitano la comparsa

Gli esperti consigliano di limitare l'assunzione degli alimenti cariogeni e di praticare sempre una corretta igiene orale

Carie, attenzione ai cibi che ne facilitano la comparsa

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Senza dubbio è la patologia del cavo orale più diffusa al mondo. Stiamo parlando della carie, ovvero di un progressivo deterioramento dello smalto dentale a causa dei batteri normalmente presenti nella bocca che, nel tempo, penetrano sempre di più nelle parti interne del dente (polpa, dentina) fino a causarne la necrosi. In base al tempo di evoluzione si distinguono tre tipologie di carie:

  • Acuta: progredisce in meno di un anno
  • Cronica: si sviluppa in maniera più lenta in circa due anni
  • Recidivante: si ripresenta nel momento in cui le cure non sono state adeguate.

I fattori di rischio della carie

Dentista

Come già accennato, a provocare la carie sono i batteri presenti nella bocca. Ne esistono più di 300 specie e, in condizioni normali, essi hanno il compito di trasformare lo zucchero presente nei residui alimentari in acido lattico e di produrre alcuni enzimi. Talvolta l'equilibrio della flora batterica orale si altera a causa di una serie di fattori di rischio che facilitano la comparsa del disturbo. Tra questi figurano:

  • la presenza di placca e di tartaro;
  • la scarsa igiene dentale;
  • l'età: la carie è più frequente tra i 4 e gli 8 anni e tra i 13 e i 18 anni;
  • l'assunzione di cibi zuccherati e acidi;
  • i difetti della superficie del dente;
  • il ridotto flusso salivare;
  • la gravidanza;
  • il fumo di sigaretta.

Attenzione, infine, anche ad alcune patologie sistemiche tra cui il diabete mellito, l'anemia, il vomito, la diarrea cronica, le malattie infettive nei bambini (varicella, morbillo, scarlattina) e quelle tiroidee, metaboliche ed epatiche negli adulti.

I sintomi e le complicanze della carie

Mal di denti

Spesso nella fasi iniziali la carie è asintomatica e si presenta solo come una macchia scura sulla superficie del dente. Nel momento in cui l'infezione raggiunge la dentina, si assiste alla comparsa dei primi fastidi, in particolare una più accentuata sensibilità alle sostanze acide e zuccherine, ma anche al caldo e al freddo.

L'avvento del dolore, invece, è concomitante alla progressione della carie verso la polpa dentale. In questo caso l'algia è intensa e pulsante. Inoltre può verificarsi un ascesso che comporta il gonfiore della gengiva o la formazione di una bolla gengivale in corrispondenza del dente interessato.

La carie non deve mai essere trascurata. Seppur non molto frequenti, possono verificarsi complicanze cardiache e polmonari anche gravi. Si pensi all'endocardite, ovvero un'infezione della parte interna del cuore o alle temibili bronchiti e polmoniti batteriche.

Carie, attenzione a questi cibi

Caramelle

In un precedente capitolo abbiamo specificato che uno dei fattori di rischio dell'insorgenza della carie è l'assunzione frequente o abbondante di determinati alimenti che, nello specifico, prendono il nome di cibi cariogeni. Essi contengono carboidrati e amidi i quali vengono scomposti dalla saliva in zuccheri. Tale processo provoca un abbassamento del pH che, deteriorando e rovinando lo smalto dei denti, favorisce l'avvento del disturbo.

I cibi cariogeni non devono essere eliminati, ma limitati. Inoltre è fondamentale lavarsi accuratamente i denti dopo la loro ingestione. Attenzione dunque a:

  • caramelle;
  • dolci;
  • succhi di frutta;
  • gelati;
  • bevande zuccherate;
  • frutta candita;
  • miele;
  • agrumi;
  • pane bianco;
  • patate.

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