Benessere

Disturbi della pelle in estate: i consigli del dermatologo

Il professore Antonino Di Pietro ci spiega come avere una pelle in salute in estate e non solo

Disturbi della pelle in estate: i consigli del dermatologo
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La pelle è uno degli organi più pesanti ed estesi del corpo. Numerose le sue funzioni: partecipa al meccanismo di termoregolazione, sintetizza la produzione di vitamina D, impedisce la perdita di liquidi, registra e trasmette gli stimoli tattili, termici e dolorifici. Inoltre protegge dai traumi e dall'azione nociva di microrganismi ed agenti chimici. Una ricerca condotta da Human Higway per Assosalute ha rivelato che è cresciuto l'interesse e la conoscenza degli italiani per la salute e per la cura della pelle.

In particolare è sempre più diffuso il desiderio di mantenere un aspetto sano della stessa e a tal proposito negli ultimi dieci anni si è verificato un aumento del 40% dei consulti dermatologici e non solo da parte del sesso femminile. Infatti gli uomini rappresentano circa il 20% dei pazienti. Inoltre con l'avvento della bella stagione la stragrande maggioranza della popolazione sembrerebbe essere consapevole dello stretto rapporto tra il benessere della cute e il sole: solo il 16% non si è mai posto il problema e 3 italiani su 4 sanno che l'esposizione ai raggi UV è deleteria per i bambini molto piccoli e per gli anziani.

Ma cosa significa avere una pelle sana e quali sono i disturbi tipici che interessano la stessa in estate (e non solo)? Risponde a queste domande il professor Antonino Di Pietro, Direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis (Milano) e Presidente fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Rigenerative Dermatology.

Pelle, il ruolo dell'inquinamento e dello stress

Gli effetti nocivi per la salute umana dell'inquinamento atmosferico sono noti da tempo e vengono costantemente confermati da nuovi studi. Ad esempio quello condotto da Jos Lelieveld e da Thomas Münzel dell'Istituto Max Planck e del Dipartimendo di cardiologia del Centro medico universitario di Magonza ha sottolineato che lo smog è in grado di far inveccchiare di tre anni la popolazione mondiale. Inoltre esiste una forte correlazione tra lo smog e l'incremento dei casi di tumore nel nord Italia. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

Secondo di Pietro l'inquinamento atmosferico ha provocato un aumento delle patologie allergiche poiché le particelle di smog che restano attaccate sulla pelle talvolta sono talmente piccole e sottili che riescono a penetrare in profondità e a creare degli allergeni. Questi ultimi, indebolendo la cute, favoriscono la comparsa di alcune tipologie di allergie.

Anche lo stress influisce sullo stato di benessere della pelle. Ciò è dovuto agli impulsi elettrici provocati dai pensieri negativi che favoriscono la dilatazione o la chiusura dei vasi capillari, con conseguenze sull'aspetto e sulla compattezza dell'epidermide. Quando siamo positivamente emozionati diventiamo rossi in viso e abbiamo un aspetto migliore. I pensieri positivi, sotto forma di cariche elettriche, raggiungono i vasi sanguigni che, dilatandosi, provocano un incremento di collagene e di elastina.

«Al contrario, quando siamo spaventati, preoccupati e stressati - spiega il Professore - i vasi sanguigni si restringono. Dato lo scarso flusso di sangue, la pelle diventa pallida e fredda. Vengono prodotti meno collagene ed elastina e subisce un'accelerazione il processo di invecchiameno cellulare».

Insetti, punture e disturbi estivi della pelle

In estate la pelle è maggiormente esposta a disturbi di varia natura. Non solo scottature, dermatiti ed eritemi ma anche punture di insetti e di animali come le meduse. Non è poi raro, al termine di una giornata spensierata, tornare a casa con fastidiosi pruriti o irritazioni. Si tratta delle cosiddette "dermatiti dei prati" o "dei fidanzati" che insorgono nel momento in cui si viene a contatto con le fotocumarine, sostanze presenti nell'erba e in alcune piante molto comuni, come i gerani e le primule.

Spiega Di Pietro: «L'irritazione può avvenire per contatto diretto con la nostra pelle, per esempio quando ci sediamo o ci sdraiamo su un prato o quando siamo esposti direttamente ai raggi UV del sole. In assenza di questi le fotocumarine non si attivano e rimangono del tutto innocue per il nostro organismo».

Durante la stagione estiva, inoltre, è comune la dermatite da processionaria o da bruco. La processionaria è appunto un bruco peloso che si trova sugli alberi o sulle piante. L'animale, a causa di una folata di vento, può cadere sul collo e sulle spalle, liberando così con i suoi aculei le sostanze irritanti che scatenano la dermatite.

Non dimentichiamo, infine, il cosiddetto piede d'atleta, una micosi che si verifica quando il piede non respira bene nella scarpa. L'ambiente caldo umido che si viene a creare facilita la proliferazione dei funghi che "mangiucchiano" la cute dove questa è più tenera, tendenzialmente in mezzo alle dita.

I rimedi

Per quanto riguarda i rimedi, il 66,3% degli italiani concorda sul fatto che, in caso di puntura di insetti, è sempre necessario disinfettare l'epidermide lesa e non esporla al sole. Per il 59,2% i farmaci da banco sono la migliore soluzione. Il 52,2% preferisce usare l'ammoniaca.

E se a pungerci è una medusa? Di Pietro non raccomanda l'utilizzo dell'acqua dolce perché aumenterebbe l'infiammazione. Consiglia, invece, di rientrare in mare e di usare una tessera o la lama di un coltello per togliere la gelatina rilasciata dall'animale. Si rivela utile l'applicazione di farmaci ad azione lenitiva ed antiflogistica.

Cura della pelle in estate e tutto l'anno

Avere una pelle in salute è possibile se si seguono alcuni semplici ma efficaci consigli.

  • Idratazione costante: bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è indispensabile per contrastare la secchezza cutanea. Questa condizione, se interessa il viso, spiana la strada alla formazione di rughe e di zampe di gallina;
  • Detersione delicata: le cellule della cute possono essere paragonate alle mattonelle di un pavimento che, quando sono ben connesse tra loro, le consentono di difendersi dalle aggressioni esterne. Nel momento in cui la detersione non è accurata, le cellule perdono i legami creando micro fessure dalle quali si verifica una perdita di acqua che, a sua volta, causa secchezza e colorito spento. Tale processo si accentua in estate e quando si utilizzano detergenti non idonei. Via libera, dunque, a prodotti con tensioattivi delicati che producono poca schiuma;
  • Crema adatta: la crema viso deve sempre essere raccomandata dal dermatologo che è in grado di individuare i giusti attivi indispensabili per rafforzare le pareti cellulari e stimolare la formazione di collagene ed elastina;
  • Protezione su misura: rossori e scottature si prevengono con l'utilizzo di solari adeguati al proprio fototipo. Che siano sotto forma di crema, stick, gel o spray, essi devono essere stesi in maniera uniforme più volte al giorno, soprattutto dopo aver sudato o dopo aver fatto il bagno.
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