Benessere

Perché allenarsi al freddo (e all’aperto) dà maggiori benefici

Correre e allenarsi all'aria aperta con il freddo invernale migliora e potenzia alcune parti del nostro organismo: ecco quali e perché è importante anche per i più piccoli

Perché allenarsi al freddo (e all’aperto) dà maggiori benefici

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Siamo in pieno inverno e a giorni è previsto anche l'arrivo della neve e del freddo. Non per queste ragioni, però, bisogna evitare di allenarsi e mantenersi in forma praticando sport all'aperto (pur opportunamente equipaggiati) limitandosi soltanto alle palestre o ai palazzetti al chiuso. Quando ci si allena al freddo nel trimestre invernale si ottengono numerosi benefici per varie parti del nostro organismo

Ecco cosa succede

I benefici sono sia di natura fisica che psichica: chi si allena regolarmente all'aperto ha un miglior sistema immunitario, rafforza anche la propria fiducia e con più freddo si riesce a camminare e correre maggiormente perché diminuisce la sensazione di fatica. Tra le accortezze, "bisogna proteggere le vie aeree con una sciarpa o una bandana che impedisca all'aria fredda e secca di entrare direttamente nei polmoni", ha spiegato a Repubblica il prof. Paolo Barbera, allenatore nelle discipline di endurance, triathlon e Ironman. Alcuni studi hanno mostrato che con un clima più freddo si attivano entusiasmo e l'ormome dell'irisina, in grado di ridurre la percentuale del grasso corporeo. Non a caso, molti sportivi non si fanno mancare la crioterapia con docce fredde o "semplicemente immergendo una mano nel ghiaccio", sottolinea l'esperto.

Si fa meno fatica

Come accenato, maggiore è il freddo e minore è la sensazione di fatica perché manca quella percezione del calore "che fa sudare e mancare il fiato: la mancanza del discomfort termico soggettivo, che crea la sensazione di fatica, migliora la prestazione", ha spiegato al quotidiano il prof. Samuele Marcora, autore di studi pionieristici sulla percezione della fatica. In questo caso c'è unanimità di vedute anche con le ricerche condotte in laboratorio e sugli atleti. Per faticare di meno, però, bisogna stare molto attenti all'abbigliamento che, se troppo esagerato, rischia di creare l'effetto opposto: man mano che si procede con l'allenamento il vestiario "dovrebbe diventare via via più leggero. All'inizio bisogna provare un po' di freddo, perché è con l'attività muscolare che poi ci si scalda. Vestirsi troppo e sudare molto avrà come inevitabile conseguenza quella di raffreddarsi, in caso di vento o di riduzione anche momentanea dello sforzo", sottolinea Barbera.

Cosa succede con i muscoli

Soprattutto inizialmente, però, non bisogna dimenticare di riscaldare i muscoli più a lungo che in un luogo al chiuso e caldo perché le basse temperature necessitano di attenzione sullo stretching, fondamentale per non incorrere in infortuni muscolari o contratture che sono molto comuni se i muscoli sono "freddi" perché più rigidi. Un altro beneficio riguarda il nostro muscolo per eccellenza, il cuore, che non dovrà "lavorare così intensamente come quando fa caldo, si suda meno e si rimane più idratati. Questo significa che ci si può allenare in modo più efficiente e più a lungo", spiega Paolo Barbera.

Sbaglia, infine, chi vuole preservare eccessivamente i bambini dallo sport al freddo dell'aria aperta invernale perché possano ammalarsi o perché sia ideologicamente sbagliato. Non è così e lo sottolineano gli esperti. "È un peccato vedere sempre così spesso i bambini costretti al chiuso perché fa troppo freddo fuori. Questo non li protegge, ma al contrario li indebolisce", conclude Barbera, perché un ulteriore beneficio dello sport al freddo è una migliore termoregolazione del nostro organismo.

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