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Morte in culla: quali sono le cause e come si può prevenire

Si tratta fortunatamente di un evento raro. Alcune semplici accortezze possono scongiurarlo

Sids o morte in culla: quali sono le cause e come evitarla

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Sids o morte in culla: quali sono le cause e come evitarla

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La morte in culla è scientificamente conosciuta con l'acronimo SIDS, ovvero Sudden Infant Death Syndrome che in italiano si traduce come Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante. Esso sta appunto ad indicare il decesso inaspettato di un bambino apparentemente sano che non ha ancora compiuto un anno.

Fortunatamente si tratta di un evento raro, ma non per questo è meno traumatico per chi lo vive. Nel 90% dei casi le vittime hanno meno di sei mesi di vita, infatti il picco della morte in culla si verifica tra il secondo e il quarto mese. Statistiche alla mano, la sindrome è più frequente tra i bimbi di sesso maschile e di popolazione nera, amerinda ed eschimese. Ma anche fra i neonati prematuri nati da donne di età inferiore ai 20 anni.

Le cause della morte in culla

Attualmente le cause della morte in culla non sono note ma si ritiene che essa sia l'esito della combinazione di una serie di fattori (fisici e ambientali) che hanno un impatto negativo notevole sul neonato.

Fattori fisici

I fattori fisici che predispongono alla morte precoce sono due e per la precisione:

  • nascita prematura: i piccoli che vengono alla luce prima della 37esima settimana di gravidanza sono fragili. In particolare non possiedono un cuore e dei polmoni sviluppati in maniera corretta. Ciò significa che possono verificarsi pericolose alterazioni respiratorie e cardiache;
  • anomalie cerebrali congenite: nei bambini morti precocemente sono state individuate aree cerebrali non funzionanti in modo adeguato, in particolare quelle che regolano il battito cardiaco, la respirazione e il risveglio dal sonno.

Fattori ambientali

I fattori ambientali sono numerosi e nessuno di essi, per quanto possibile, deve mai essere trascurato.

  • Dormire con il neonato: ha fatto scalpore la notizia di una mamma lasciata sola in ospedale con il suo piccolo poi morto schiacciato mentre questa lo stava allattando. Addormentarsi nel lettone tutti insieme è un'abitudine molto pericolosa.
  • Posizione prona o sul fianco del neonato: il bambino che viene fatto addormentare in questo modo non respira bene poiché le sue vie aeree respiratorie sono ostruite.
  • Scelta di una superficie morbida: anche in questo caso il bimbo lasciato a dormire su un piano soffice fa fatica a respirare.
  • Vestiario eccessivo: coprire esageratamente il neonato significa esporlo al rischio di ipertermia, ovvero un forte aumento della temperatura corporea.
  • Uso di fumo, droghe e alcol in gravidanza.

Diagnosticare la morte in culla

La morte in culla si verifica durante il sonno notturno (in particolare tra la mezzanotte e le nove del mattino) o durante i pisolini pomeridiani. Poco prima dell'evento, assai rapido, il bambino non piange e non si comporta in maniera insolita. La conferma richiede quattro esami specifici:

  • Analisi della storia clinica del neonato: sono necessarie per escludere una predisposizione a particolari disturbi;
  • Analisi di laboratorio post-mortem: servono ad escludere la presenza di problematiche di salute;
  • Autopsia: è indispensabile per valutare lo stato di organi quali cuore e cervello;
  • Analisi delle circostanze del decesso: è fondamentale per escludere casi di infanticidio.

Prevenire la morte in culla

La morte in culla segna profondamente la vita dei genitori che, dopo un evento di tale portata, necessitano di un supporto psicoterapeutico per superare anche i sensi di colpa correlati al decesso del loro piccolo.

Ci si chiede se sia possibile prevenire quasta sindrome, ma secondo gli esperti nessun metodo è completamente efficace. Ciò non significa che non si possano adottare degli accorgimenti che spesso si rivelano salvifici:

  • Sistemare il neonato sul letto in posizione supina;
  • Non riscaldare troppo l'ambiente in cui il bambino dorme;
  • Non coprire in maniera eccessiva il bimbo;
  • Togliere dalla culla eventuali giocattoli;
  • Scegliere materassi rigidi;
  • Smettere di fumare in gravidanza.
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