Politica

Berlusconi: "Apprezzo politica estera cinese dell'armonia"

Il presidente del Consiglio ha sottolineato di "apprezzare molto" il modo con cui Pechino si pone sulla scena internazionale. Poi, sull'economia: "Credo che possa raggiungere l’8% della crescita del Pil anche in questo anno di crisi"

Roma - Una serie di accordi economici tra Italia e Cina sono stati firmati al termine dell’incontro tra il premier Silvio Berlusconi ed il presidente cinese Hu Jintao. Gli accordi firmati puntano, tra l’altro, a promuovere gli investimenti tra i due paesi, gli scambi commerciali, tecnologici, industriali, turistici e scientifici. A firmare le intese nei diversi settori, tra gli altri, i ministri degli Esteri Franco Frattini, dello sviluppo economico Claudio Scajola, del Turismo Michela Vittoria Brambilla e del Welfare Maurizio Sacconi.

Il premier: meglio il G14 Il format del G14 "va strutturato se vogliamo rafforzarlo e mantenerlo". Lo ha detto il presidente del Consiglio durante una conferenza stampa congiunta con il presidente cinese, Hu Jintao. Berlusconi ha aggiunto che il G14 può essere il tavolo adatto per affrontare i grandi temi globali. "Il G20", ha spiegato, "appare un Foro numericamente troppo esteso: con venti persone allo stesso tavolo si finisce solo per fare un giro di opinioni su posizioni precostituite. Il G14 - ha concluso - che rappresenta l’80% dell’economia mondiale è il format che vogliamo strutturare e mantenere".

Cina, sviluppo sopra all'8% "Nonostante le difficoltà rilevanti di questo periodo di crisi - ha detto il premier parlando della Cina - ci congratuliamo con il governo cinese perché anche quest’anno è riuscito, come gli altri anni, a realizzare uno sviluppo superiore all’8%". "I numeri della Cina sono 23 volte superiori ai nostri", ha aggiunto Berlusconi, "per questo restiamo attoniti quando vediamo le cifre del numero di studenti che escono dalle università per cercare lavoro ma anche quando leggiamo le cifre dei disoccupati". Tuttavia, ha proseguito il premier, "la Cina è cresciuta molto in questi ultimi anni e ha superato le sue difficoltà: credo che possa raggiungere l’8% della crescita del Pil anche in questo anno di crisi".

Politica estera dell'armonia Nella politica internazionale la Cina "segue con coerenza quella che ha chiamato la politica dell’armonia, cioè una politica aperta al dialogo con tutti e la volontà di trovare soluzioni multilaterali". Il premier ha poi sottolineato di "apprezzare molto" il modo con cui Pechino si pone sulla scena internazionale. 

Clima: proposta condivisa Il "buon senso" impone che "si possa preparare una proposta condivisa da tutti e a cui tutti possano obbligarsi", in vista dell’appuntamento di Copenaghen per la gestione dei cambiamenti climatici e il G8 può essere in questo senso uno "step" fondamentale.

 

Commenti