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Berlusconi al contrattacco: "Sentenza scandalosa"

Il premier a sera replica alle accuse rivolte dalla procura di Milano: "Andrò in parlamento a dire che questa sentenza è fuori dalla realtà e a dire cosa penso di certi giudici". Poi se la prende con i giornali: "Dalle veline a Noemi sono state scritte cose vergognose, inventate di sana pianta"

Berlusconi al contrattacco: "Sentenza scandalosa"

L'Aquila - "Riferirò in parlamento". Questo l'annuncio del presidente del Consiglio al mattino. Ma a sera è un fiume in piena. "Ho annunciato questa mattina la mia intenzione di fare un intervento in parlamento sulla sentenza Mills e, appena avrò tempo, lo farò. In quella sede dirò finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura". Poi concede qualche anticipazione del suo stato d'animo: "È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà, come sono certamente sicuro sarà accertato in appello per quanto riguarda il signor Mills". A chi gli chiede se si farà processare risponde: " Da questi giudici - ha aggiunto riferendosi a Nicoletta Gandus - non mi farò processare. Quando il processo riprenderà con altri giudici dimostrerò la mia totale estraneità. Non c'è stato nessun versamento a Mills e nel processo è stato dimostrato".

Attacco ai giornalisti "La stampa italiana si deve vergognare", avendo pubblicando "notizie non vere e facendo del male al Paese" si arrabbia Berlusconi. Rivolto a un cronista di Repubblica si infuria: "Non perdo tempo a rispondere". Poi, terminata la conferenza stampa, già in piedi, sempre rivolgendosi a lui dice: "Con che diritto chiedete voi di riferire di cose private? Vergogna, gli italiani sono con me, avete montato una cosa indegna". Poi passa all'attacco: "Questa opposizione sconfitta sul piano delle cose concrete è completamente annullata e si attacca a cose di questo tipo come già fatto in passato in modo vergognoso sulle veline che non sono mai esistite". Sul presidente del Consiglio "sono state scritte cose inventate di sana pianta. Ora dovrò certamente fare uno sforzo per far passare la realtà sul piano internazionale. Il danno - ha aggiunto - lo sapremo riparare, ma certamente c’è stato".

Il caso Noemi Dopo la "mia partecipazione a quella festa di quella ragazza, lei è stata bersagliata in modo inaccettabile dai giornali". Continua il premier riferendosi a Noemi Letizia. "Qualche giornale - ha detto Berlusconi senza citare il Sole24Ore - è andato anche a vedere le proprietà immobiliari che i genitori le hanno intestato negli anni. È una cosa veramente vergognosa. Io mi vergogno per questi giornali nel leggere queste cose, con delle interviste inventate e con qualche risposta inventata di sana pianta". Secondo Berlusconi, la famiglia Letizia "non aveva pratica e aveva mandato a un’agenzia la negazione di quella intervista fatta da questa ragazza e pensava di aver fatto tutto. No, questa intervista è stata interpretata addirittura da un’attrice ad Annozero. C’è stato il peggio e di più. Che vergogna, che vergogna, che vergogna" ha ripetuto tre volte Berlusconi.

Le domande di Repubblica "Non rispondo a La Repubblica. Se cambiasse atteggiamento potremmo trovare un accordo, ma adesso non rispondo. Ho già risposto quando hanno detto che ero malato. Ho risposto che eravate voi malati di invidia personale e odio politico. Lo riconfermo in pieno": Berlusconi alza la voce e si rifiuta di rispondere alla domanda. "Questo non è un attentato alla libertà di stampa. Cadete nel ridicolo quando dite che in Italia non c’è liberta e che il primo ha capacità di interferire sulla libera stampa. scherziamo vero? Volete Scherzare?" alza la voce il premier. "Ma all’esterno certe affermazioni vengono prese per vere. E questo fa male al Paese, e a tutti gli italiani.

Ma comunque gli italiani sono con me, con me" ha replicato Berlusconi, ripentendo ancora la percentuale del 75%.

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