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Bilancio 2009, anche la Camera stringe la cinghia

Non accadeva dal 1960: il Bilancio di Montecitorio non prevede aumenti di spesa per il triennio 2009-2011. La dotazione resterà la stessa del 2008: 992,8 milioni di euro l'anno

Non accadeva dal 1960. Ma quest'anno, forse a causa anche della crisi, le previsioni di spesa per la Camera dei deputati resteranno invariate. Insomma, per la prima volta non ci saranno aumenti e per gli anni dal 2009 al 2011 non verrà chiesto al ministero dell'Economia un incremento dei fondi.
È questo quel che emerge dalla relazione al Bilancio per i prossimi tre anni che oggi verrà esaminato dall'Aula di Montecitorio insieme all'approvazione del Bilancio 2008. «L'Ufficio di presidenza nel luglio 2008 aveva stabilito l'incremento della dotazione per il triennio 2009-2011 nella misura dell'1,5 per cento annuo, allo stesso livello cioè del tasso di inflazione programmato fissato nel Dpef 2009-2013 - si legge nel documento sottoscritto dai deputati questori Francesco Colucci, Antonio Mazzocchi e Gabriele Albonetti -. Alla luce del risultato di gestione del 2008, l'Ufficio di presidenza ha deciso la crescita zero della dotazione della Camera per gli anni 2010 e 2011» che resterà la stessa quindi dell'anno 2009, pari a 992,8 milioni di euro, contro i 1.007,7 milioni di euro già previsti per il 2010 e i 1022,85 milioni di euro per il 2011.
I questori della Camera motivano la decisione con le «circostanze eccezionali derivanti da una crisi economica di proporzioni globali e con effetti profondi che, perciò impongono scelte eccezionali, come quella appena ricordata». L'arresto della crescita della dotazione da parte di questo ramo del Parlamento, fanno sapere, «costituisce un concreto contributo ai conti pubblici in sintonia con le varie operazioni di contenimento adottate dagli organi costituzionali a carico dei propri bilanci».
La crescita zero, viene spiegato nella relazione al bilancio, determina in due anni un risparmio per il bilancio dello Stato pari a 44,95 milioni di euro, che vanno sommati agli oltre 270 milioni di euro già risparmiati nel quinquennio 2006-2010. Tra le misure che hanno consentito di raggiungere questi risultati ci sono il blocco quinquennale dell'indennità parlamentare, previsto dalla legge finanziaria per l'anno 2008 e il blocco selettivo del turn-over per il personale deliberato nella scorsa legislatura, la cui adozione ha determinato una significativa riduzione dei dipendenti in servizio, il cui numero complessivo attuale (pari a 1.

753) risulta essere il più basso dal 1987.

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