Borsa e mercati

Una ricetta per crescere

In Italia nessuno ha mai capito che senza aziende forti in Borsa, senza una quota importante di risparmio investito in aziende italiane non puoi crescere, anzi vai nella direzione opposta

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Ieri ho ricevuto un messaggio dal Ceo del fondo Algebris, Davide Serra, che con un grafico mi spiegava come fossero cambiati radicalmente i pesi dei valori di Borsa delle aziende nel mondo dal 1889 ad oggi, al nostro 2024. Nel corso di questi anni il Pil degli Stati Uniti è raddoppiato rispetto a quello dell`Europa. In termini di mercato, tuttavia, il 2 volte del Pil è stato un 4 volte. Così ora la dimensione del mercato azionario, in Europa è diminuita dell`80% in termini relativi. Colpisce come nel 1889 il Regno Unito rappresentasse il 150% del mercato azionario statunitense e ora sia inferiore al 6%. L`Europa tutta assieme oggi, conta come la Gran Bretagna nel 1889.

Allora l`Italia pesava per il 2%, oggi non supera lo 0.5. In Italia nessuno ha mai capito che senza aziende forti in Borsa, senza una quota importante di risparmio investito in aziende italiane non puoi crescere, anzi vai nella direzione opposta. Il governo Gentiloni aveva lanciato i Pir e tutta una serie di altre incentivazioni per far crescere il mercato azionario domestico e dare al tempo stesso forza e valore al risparmio. Ma non hanno finora prodotto i risultati sperati.

A volte bastano poche regole ma certe. Chiare come quelle del mercato anglosassone. In Italia molti aspirano ancora al posto fisso. In Usa creano, testano, falliscono e ripartono. Così vincono. Nel 1889 il mercato Usa valeva 8 volte quello italiano., oggi 120 volte. I numeri non mentono mai. L`altra differenza? Sta tutta nell`uso di strumenti di investimento di lungo periodo. Il mercato anglosassone punta sull`equity attraverso i fondi pensione. Equity e investimento di lungo termine, sfruttando la leva del tempo, rendono ricchi sia il Paese che i suoi cittadini.

leopoldo.

gasbarro@icloud.com

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