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RSI, candele giapponesi e medie mobili? Alcune considerazioni

Vediamo alcuni strumenti di analisi tecnica classica per prevedere l'andamento dei prezzi e del mercato

RSI, candele giapponesi e medie mobili? Alcune considerazioni

L’RSI è un indicatore dell’analisi tecnica classica che può essere indubbiamente utile; l’industria finanziaria tende a “spacciare” questo indicatore come la panacea di tutti i mali, il problema è che questa è una tecnica vecchia e se andiamo a testare il codice corrispondente all’RSI vedremo come su un grafico a 10 anni sull’euro/dollaro produrrà solo delle perdite e se lo andiamo ad integrare con un altro indicatore, il parabolico, amplificherà le suddette perdite. Questo accade perché l’analisi tecnica classica non regge il test statistico ed è quindi meglio evitare di fare questi tipi di ottimizzazione con tecniche che ormai hanno passato il loro tempo.

Io sono Emilio Tomasini, editorialista e fondatore de l’Indipendente di Borsa su www.emiliotomasini.it e se vuoi incontrarmi dal vivo per discutere di Trading, Borsa e Finanza non perderti questa occasione UNICA, dove verrai omaggiato di 124€ di valore, cliccando qui >>

Dalla tecnica dell’RSI passiamo alle ben note candele giapponesi, tecnica di previsione dei prezzi di cui nessuno conosce le origini esatte. Se andiamo a fare uno studio scientifico sulle candele giapponesi vedremo che il primo testo che ne parla è un manuale in inglese: “The Japanese Chart of Charts” che viene utilizzato dai cultori di questa tecnica come una sorta di Bibbia, scritto da un imprenditore giapponese a capo di un’associazione di analisti tecnici del Sol Levante, il quale, se andiamo a leggere con attenzione, anche lui stesso risulta essere molto dubbioso sulle origini di questa tecnica, asserendo addirittura che non si abbia la certezza che la sua invenzione sia effettivamente di origine giapponese.

Un altro documento molto importante che parla di candele giapponesi è uno scritto riconducibile ad un mercante con più di 300 anni sulle spalle e che nessuno ha mai tradotto!

Il nodo cruciale di questa tecnica antica è che molti analisti moderni pensano che sia solo una trovata commerciale ed in secondo luogo se provassimo a testarla così come la vediamo nei manuali non funziona.

Un esempio è il celebre Doji, cioè una barra in cui al centro, in posizione mediana, abbiamo apertura e chiusura che sta a significare grande indecisione sui mercati dove si compra market on close e si vende nella barra dopo o al limite sul massimo quindi sulla terza barra. Limite si chiude la posizione sul massimo della barra precedente dove si è comprato in chiusura o altrimenti si esce market on close.

Questa metodologia l’ho testata personalmente 60 minuti sul mercato Euro/Dollaro ma nemmeno a dirvelo… disastri apocalittici!

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Passiamo infine alle medie mobili, ampiamente utilizzate nei grafici da una larga fetta di trader.

Se andate a mettere su un grafico un qualsiasi sistema di medie mobili medie/lunghe potranno sì produrre dei soldi ma con un andamento dell’equity line che nemmeno un masochista puro potrebbe reggere; quindi a meno che non siate trader illuminati che parlano con gli angeli (ne esistono ve lo posso assicurare) le medie mobili come strumento di previsione dei prezzi non lo consiglierei a noi trader comuni mortali.

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