Cronaca locale

Brahms, Schubert e un tocco di jazz per la mezza estate di Villa Simonetta

C’è chi lo considera il successore di Beethoven e chi ha preso in prestito il suo nome per battezzare un cratere del pianeta Mercurio. Curiosità e leggende a parte, il romantico Johannes Brahms e le sue note ogni tanto riemergono per buona volontà di qualcuno nelle programmazioni. Stasera per esempio in quella di «Villa della Musica» (ore 21,30, via Stilicone 6 - ingresso gratuito -) si potranno ascoltare i suoi Liebeslieder Walzer, diciotto brani da lui pubblicati nel 1869. Verranno eseguiti dal Coro da Camera dell’Accademia. Spiega il direttore Mario Valsecchi: «Con la proposta di questa opera abbiamo voluto fare una scelta di leggerezza, dopo una stagione con titoli di impegno, in qualche caso nella direzione della drammaticità». La pagine in questione sono considerate «brevi capolavori di leggiadria ed eleganza con cui il compositore tributa un omaggio al valzer, danza diffusasi in Austria e in Germania alla fine del Settecento».
Continua perciò il tempo dei concerti a Villa Simonetta ed è anche tempo di primi bilanci. La stagione, cominciata venerdì 20 giugno con una serata dedicata all’operista italiano Puccini, sta dando soddisfazioni, anche sul piano delle presenze. «C’è stato un incremento del 20 per cento di pubblico», fa sapere Fulvio Clementi, al vertice dell’Accademia internazionale della Musica. I recital in cartellone, per studenti e prof della scuola anche buoni palcoscenici, sono meditate incursioni in ambiti poco battuti da enti più grossi per dimensioni; sul versante della classica da non perdere tra i prossimi appuntamenti «Schubert. Frammenti di un discorso amoroso», giovedì 3 luglio con la classe di musica vocale di Maurizio Carnelli.
«L’ultima settimana è dedicata al jazz - ricorda il direttore Enrico Intra -, cinque giorni per dare continuità al lavoro nelle classi». Sul palco saranno presenti alcuni dei gruppi stabili «che si sono formati da noi grazie al lavoro dei docenti».

Difficile scegliere: si va dall’excursus di Paolo Tomelleri («Le grandi pagine anni Trenta e Quaranta», il 7 luglio), al viaggio di Giorgio Ubaldi e i «suoi» («Dal canto africano al jazz», martedì 8), passando per la serata dedicata a Dinah Washington (il 9), con Laura Conti, fuoriclasse della voce e incantevole docente in jazz.

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