Calcio

Cosa ferma l'arrivo di Spalletti sulla panchina azzurra (e cosa può succedere)

"La clausola è valida anche per la Nazionale", ha rivelato il legale del Napoli, Mattia Grassani. Continua il muro contro muro tra De Laurentiis e la Figc

Cosa blocca l'arrivo di Spalletti sulla panchina dell'Italia (e cosa può succedere)

Ascolta ora: "Cosa blocca l'arrivo di Spalletti sulla panchina dell'Italia (e cosa può succedere)"

Cosa blocca l'arrivo di Spalletti sulla panchina dell'Italia (e cosa può succedere)

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

L'approdo di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale è ancora bloccato dalla clausola di non concorrenza, inserita nel contratto che lo legava al Napoli. Il presidente Aurelio De Laurentiis non intende fare sconti, come espresso in durissimo comunicato contro la Figc. Una "questione di principio e non di vil denaro" per il produttore cinematografico mentre permane la volontà da parte della Federcalcio di tesserare il nuovo selezionatore senza versare penali nelle casse del club partenopeo.

Sponda Napoli sono sicuri: per rimangiarsi l’accordo d’uscita anticipata dal contratto, Spalletti dovrà pagare o accollare ad altri (la Figc), la penale a scalare per tornare subito in campo, penale che ad oggi ammonterebbe a 2,750 milioni. Una sicurezza espressa dalle parole di Mattia Grassani, avvocato del Napoli ed esperto di diritto sportivo, rilasciate al Sole 24 Ore.

Cosa prevede la clausola

Nell’accordo tuttora vincolato al riserbo Spalletti - fa sapere l'avvocato del club - si era impegnato a "non allenare nessuna squadra di club e nessuna nazionale fino al 30 giugno 2024". Ebbene secondo Grassani l'accordo tra le parti non sarebbe un patto di non concorrenza - che per legge ha precisi limiti di tempo, spazio e oggetto - ma una semplice concessione garantita da una penale.

"Spalletti, sul finire della stagione 2022/2023, ha chiesto pubblicamente di essere liberato in anticipo dal contratto di prestazione sportiva e dall’accordo sui diritti di immagine in scadenza al termine della stagione 2023/2024 - rivela Grassani -. Motivi strettamente personali alla base della scelta che doveva, però, essere avallata anche dal club partenopeo. Spalletti, in buona sostanza, nella stagione 2023/2024, non intendeva più allenare, tanto che si sarebbe preso un anno sabbatico lontano dal calcio".

Il Napoli, continua il legale, "vi ha acconsentito, ed è stato sottoscritto, previa condivisione delle parti e dei rispettivi legali, un verbale di conciliazione molto articolato, con il quale De Laurentiis rinuncia ad avanzare ogni pretesa risarcitoria, oltre ad altri diritti, a condizione della fissazione di un corrispettivo in caso di diverse determinazioni del tecnico, successive alla risoluzione consensuale, circostanza che ha avuto un peso determinante per ottenere il consenso del club. Non mi sembra proprio si possa configurare di patto di non concorrenza né di questo si parla nell’accordo".

È valida anche per la Nazionale?

Secondo Grassani non c’è un perimetro geografico né di mansioni nell’accordo sabbatico: "Nessun limite semplicemente la penale matura qualora il tecnico, in Italia o all’estero, torni ad allenare formazioni di club o rappresentative nazionali entro il 30 giugno 2024. Tale passaggio è stato chiaramente voluto ed accettato del tecnico".

Il dubbio sollevato da più parti è se le competizioni delle nazionali siano o meno in concorrenza con quelli delle leghe europee."La concorrenza in questo caso non viene in considerazione - dice il legale del Napoli - perché la causa e le motivazioni che hanno spinto le parti a perfezionare questo accordo sono altre: il tecnico aveva un contratto di prestazione sportiva e di immagine con il Napoli valido per un altro anno ma ha comunicato di non volerlo onorare sino alla naturale scadenza ed il presidente De Laurentiis, per assecondare quella che sembrava una esigenza personale, ha acconsentito a liberarlo solo previo inserimento della penale in caso di cambio di rotta di Spalletti nella stagione 2023/2024".

Il Napoli porterebbe Spalletti in tribunale?

Cosa accadrebbe se Spalletti finisse sulla panchina azzurra senza il pagamento della clausola? Il Napoli attiverà in sede giurisdizionale l’eventuale violazione di tale accordo da parte del suo allenatore? Ecco la risposta di Grassani:"L’auspicio è che prevalga il buon senso e che l’impegno sottoscritto meno di un mese fa venga onorato spontaneamente dal tecnico. Certo è che se questo non dovesse avvenire, la società assumerà le più opportune iniziative a tutela dei diritti contrattualmente maturati, mentre la parte che non intendesse fare fronte all’obbligazione si assumerà le proprie responsabilità".

Come dire: non finirebbe certo qui.

Commenti