Calcio

Diritti tv, arriva la fumata bianca: la Serie A resta a Dazn e Sky

Dazn trasmetterà ancora tutte le 10 gare di campionato, di cui 7 in esclusiva, mentre 3 andranno su Sky. Cade così l'ipotesi del canale di Lega voluto da De Laurentiis

Diritti tv, arriva la fumata bianca: la Serie A resta a Dazn e Sky

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La Serie A resta su Dazn e Sky. I club hanno assegnato i diritti tv del campionato italiano dal 2024 al 2029 alle due televisioni con voti favorevoli, due contrari (Cagliari e Salernitana) e un astenuto (Napoli). Alla Lega Serie A andranno circa 900 milioni di euro a stagione.

Dazn trasmetterà ancora tutte e 10 le partite del campionato, di cui 7 in esclusiva, mentre tre saranno le gare a settimana trasmesse da Sky. Per i club della massima serie arriveranno dai due broadcaster 4.5 miliardi garantiti in cinque anni (dal 2024-25 e fino al 2028-29) più un eventuale miliardo in base ai livelli di share e abbonati.

La decisione

Oggi era previsto il dentro o fuori e la decisione ufficiale è arrivata con la conferma di proseguire con la formula attuale. Esce così di scena Mediaset, che aveva fin qui provato a conquistare la partita in chiaro del sabato sera. Lo schema dei turni di campionato della Serie A resta immutato: ogni weekend per i prossimi 5 anni vedremo su Dazn tutte le 10 partite di ogni turno di campionato, mentre gli abbonati di Sky potranno continuare a vedere 3 match per ogni turno, anche se avrà una scelta migliore ogni 3-4 turni. Nei 17 voti ha pesato anche l’orientamento di Juventus, Inter e Milan, che si sono schierate a favore delle offerte dei broadcaster. Sconfitto il fronte di De Laurentiis, Iervolino e Barone.

L’offerta prevede una media di 900 milioni all’anno nel corso degli anni (rispetto ai 927,5 attuali): i club incasseranno un po’ meno di questa cifra nei primi due anni, con una crescita poi dal terzo fino al quinto anno. In più, i club saranno partner di Dazn nella condivisione dei ricavi: avranno infatti diritto a revenue sharing sull’incremento degli abbonamenti della tv in streaming e senza un tetto massimo. Potenzialmente un affare, a patto di combattere seriamente contro la pirateria e convincere qualche abbonato al pezzotto e suoi derivati a scegliere le piattaforme ufficiali per vedere il campionato.

L'ira di De Laurentiis

La conferenza stampa della Lega è stata interrotta da Aurelio De Laurentiis che da giorni aveva provato a convincere gli altri club a rinviare il voto, se non addirittura a bocciare le proposte. "È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà" ha tuonato il presidente del Napoli. "Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano di lusso. Dazn non è competente e non fa bene al calcio italiano ed è una stupidaggine fare un accordo per cinque anni. Le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere rispetto ad esempio alla Premier League" ha aggiunto il patron azzurro.

De Laurentiis, insieme a Iervolino della Salernitana, guidava il fronte di chi credeva nella realizzazione del canale della Lega. Ossia una piattaforma tutta da sviluppare, partendo da zero, per vendere autonomamente i diritti del campionato italiano ai consumatori, senza passare per i broadcaster.

Una rivoluzione di cui si parla da anni e che a questo punto dovrà ancora aspettare per essere realizzata.

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