Calcio

Germania, al bando il numero 44 sulle maglie: assomiglia al logo delle SS

La polemica scoppiata sui social si è rivelato un clamoroso autogol per la Federcalcio tedesca e l'Adidas, che rende ancora più orribile un anno decisamente difficile

Fonte: Adidas.com
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Germania, al bando il numero 44 sulle maglie: assomiglia al logo delle SS

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L’avvicinamento della Nazionale tedesca all’europeo di casa difficilmente sarebbe potuto essere più complicato. Dopo il controverso passaggio di panchina con il wunderkind Nagelsmann, ecco l’ennesima polemica legata al passato del paese. A causare scandalo, ancora una volta, un numero da mettere sulla maglia della nazionale tedesca, il 44. Come mai? Secondo molti, il font usato renderebbe il numero troppo simile allo stemma delle Schutzstaffel, la milizia nazista responsabile di efferati crimini durante la Seconda Guerra Mondiale. Il risultato? Una figuraccia clamorosa sia dell’Adidas che della Federcalcio tedesca, costrette ad un precipitoso dietro-front.

Il numero dello scandalo

Visto che la polemica è esplosa il primo di aprile, molti hanno pensato che si trattasse di un pesce d’aprile ma non si è trattato di uno scherzo. L’annuncio della Deutsche Fußball Bund su Twitter è tanto sintetico quanto strano: la Federcalcio sta lavorando con il fornitore ufficiale delle maglie Adidas per cambiare il design del numero 4 per evitare che gli utenti realizzino maglie con il numero 44 per replicare il logo della milizia paramilitare del Terzo Reich. A quanto pare, infatti, la Dfb si è accorta della similarità solo dopo che un numero imprecisato di utenti ha richiesto specificamente al negozio online dell’Adidas di creare maglie proprio con quel numero. Appena gli screenshot si sono diffusi online, la tempesta mediatica è stata furibonda.

La dirigenza federale è caduta dalle nuvole visto che aveva già trasmesso alla Uefa i numeri dall’uno al 26 qualche settimana fa senza che “nessuno notasse alcuna similarità con i simboli usati dal regime nazista”. La reazione è stata immediata: la Dfb sta lavorando con l’Adidas per cambiare il font così da evitare ulteriori passi falsi. In realtà il numero 44 non è usato né dalla nazionale maschile da quella femminile ma il negozio online consente di creare maglie con numeri dallo 00 al 99, oltre ad un nome di un massimo di dieci lettere. Interpellato dalla Reuters, il portavoce dell’Adidas Oliver Bruggen ha ripetuto come la ditta tedesca “si opponga attivamente alla xenofobia, all’antisemitismo, alla violenza e all’odio in ogni forma”. Basterà per fermare le polemiche?

Nagelsmann maglia Germania

Adidas, un annus horribilis

Se andate sul negozio online dell’Adidas, non è possibile ordinare maglie personalizzate della nazionale tedesca ma non è ancora chiaro se quando il servizio tornerà disponibile si potrà usare il controverso numero 4. Questo non è che l’ultimo disastro di un anno terribile per la ditta di Herzogenaurach, che neanche due settimane fa si era vista scippare il contratto con la Dfb dalla Nike. Dopo che il bilancio del 2023 si era chiuso in passivo, evento inusitato per la ditta bavarese, l’annuncio del contratto tra la Germania e la Nike dal 2027 al 2034 è stata una disfatta inaspettata.

Nonostante il presidente della Dfb Bernd Neuendorf avesse definito la partnership con l’Adidas “un ottimo affare per il calcio tedesco”, l’offerta della ditta californiana era stata troppo invitante. A parte i soldi, a convincere la Federcalcio, la visione per lo sviluppo del calcio femminile ed amatoriale. Il fatto che l’annuncio arrivi a pochi mesi da Euro 2024 non è stato sicuramente casuale, a conferma dell’offensiva della Nike per riconquistare spazi nel calcio europeo.

Robert Habeck

La reazione della politica è stata immediata: il ministro dell’economia Robert Habeck aveva dichiarato di “non riuscire ad immaginare una cosa del genere. La partnership tra la Nazionale e l’Adidas era un pezzo d’identità tedesca. Avrei preferito una scelta più patriottica”. Le iconiche tre strisce della ditta bavarese sono legate alla Nationalmannschaft dagli anni ‘50, tanto da figurare in tutti e quattro i mondiali portati a casa dalla Germania. Il fatto che questa debacle arrivi dopo il passivo di 58 milioni di euro nel 2023 e le polemiche relative al costosissimo divorzio con il controverso rapper Kanye West di qualche mese fa è la proverbiale ciliegina sulla torta. Le parole del Cfo Harm Ohlmeyer sono indicative dello stato d’animo: “Non abbiamo avuto un anno memorabile”.

Dopo questa ennesima polemica, rischia di essere l’understatement dell’anno.

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