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"Ho sconfitto due tumori": la rivelazione choc di Villas-Boas

Due tumori scoperti per caso "grazie" a un pericoloso incidente sul circuito della Dakar: ecco il racconto del portoghese André Villas-Boas che concorre per diventare il nuovo presidente del Porto

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Una vita nel calcio con alcune prestigiose squadre allenate, tra le quali Chelsea e Tottenham in Premier League, vice di Josè Mourinho all'Inter: stiamo parlando di André Villas-Boas, 46enne portoghese che contende a Pinto Da Costa la presidenza del Porto. Le battaglie più importanti, però, le ha combattute e vinte contro ben due diversi tumori scoperti entrambi casualmente e presi in tempo prima che fosse troppo tardi.

L'incidente a Dakar

Era il 2018 e un giovane Villas-Boas partecipava alla quarta tappa del rally Dakar quando la Toyota Hilux che stava guidando si è arrampicata su una duna atterrando in pieno dentro una buca. "Mi sono rotto la spina dorsale. Un ragazzo non sa di essersi rotto la schiena, ovviamente. Ma ho subito avuto uno spasmo muscolare alla schiena e non potevo muovermi", ha raccontato al giornale portoghese Sabado.

Trasportato immediatamente in ospedale grazie a un elicottero, una radiografia ha confermato che fosse fuori gara ma il peggio doveva ancora arrivare e lo scopre rientrato a Porto pochi giorni dopo: dopo aver effettuato alcuni esami alla colonna vertebrale, i medici scoprono una macchia sulla tiroide. Si trattava di un tumore. "Hanno dovuto asportarmi metà della tiroide ma l'intervento è andato male. Dopo 10 minuti ho iniziato a sentirmi male e ho pensato che sarei morto - ha raccontato - spiegando di aver avuto un'emorragia interna. "Ancora qualche minuto e sarei morto per asfissia".

Il tumore alla schiena

Ma il destino non era ancora stato compiuto: la scoperta del tumore alla tiroide e conseguenti esami hanno portato alla luce un altro tumore, presente sulla schiena, che Villas-Boas ha dovuto asportare. "Se non fosse stato per l’incidente, non avrei mai scoperto queste malattie". Adesso sta bene tant'é che si trova in rampa di lancio per contendere al suo avversario la presidenza della prestigiosa società portoghese ma è stato un personaggio che non si è mai arreso nemmeno di fronte a difficoltà così grandi come il doppio tumore scoperto per caso. "Il mio viaggio ha dimostrato che posso raggiungere ciò a cui aspiro. Sono sempre stato ostinato nel raggiungere gli obiettivi, nel volere, volere e ottenere", ha sottolineato.

Con Mourinho iniziò la collaborazione nel 2002 quando si rivolse allo Special One, allenatore del Porto, chiedendo se potesse diventare osservatore dei calciatori. Per lui l'ex allenatore di Inter e Roma è stato "il miglior insegnante. Siamo stati insieme sette anni, abbiamo vissuto tante avventure ed eravamo grandi amici", annota. La separazione avvenne nel 2009 perché Villas-Boas si era stufato di esser soltanto quello che lui chiama "allenatore d'ufficio". "La separazione è stata forte e abbiamo finito per perdere i contatti.

Abbiamo riparlato soltanto di recente del suo 60esimo compleanno", conclude.

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