Calcio

Lukaku, le lacrime e poi la rabbia: pugno contro la panchina

Romelu Lukaku ha fallito tre ottime occasioni da rete che avrebbero potuto qualificare il Belgio agli ottavi di finale. Il giocatore dell'Inter è stato consolato da Henry e ha sfogato la sua rabbia contro un sostegno in plexiglass

Lukaku, le lacrime e poi la rabbia: pugno contro la panchina

Partiamo da un presupposto (fondamentale): l'uscita di scena anzitempo e inaspettata del Belgio del dimissionario ct Roberto Martinez non è da imputare a Romelu Lukaku. Dopo questa premessa d'obbligo, il pomeriggio del 29enne giocatore dell'Inter è stato di quelli da dimenticare per la portata dei suoi errori sotto porta che non hanno permesso ai Diavoli Rossi di sfondare la porte di Livakovic.

Il palo interno colpito da Big Rom al minuto 61', a porta semi sguarnita, l'errore all'87' con la palla colpita di stinco su assist di Kevin De Bruyne e soprattutto la rete fallita al minuto 90', su assist di Hazard, gridano ancora vendetto. Soprattutto nell'ultima azione, l'ex United, Chelsea ed Everton non ha impattato il pallone con la giusta cattiveria (anche se gli inaspettati buchi del portiere Livakovic e del difensore potrebbero sicuramente averlo disturbato). Lo 0-0 ha quindi eliminiato il Belgio e spinto agli ottavi di finale la Croazia che nelle tre partite ha sicuramente fatto meglio dei Diavoli Rossi.

Lukaku rabbioso

Al termine del match Lukaku si è portato le mani sul volto ed è stato consolato da Thierry Henry.

Subito dopo però l'attaccante dell'Inter ha sfogato tutta la sua rabbia e frustrazione contro la panchina sfondando e distruggendo uno dei plexiglass di sostegno.

Fine di un ciclo

Nei giorni scorsi Vertonghen se l'era presa con De Bruyne che aveva definito la nazionale belga "vecchia". In realtà, il fuoriclasse del Manchester City ci aveva visto lungo visto che la squadra potrebbe essere arrivata alla fine di un ciclo. L'assenza del vero Lukaku, poi, ha pesato come un macigno per le sorti dei Diavoli Rossi che non hanno potuto contare sul loro miglior bomber nelle sfide contro il Canada (vinta comunque a fatica) e soprattutto contro il Marocco (sfida per 2-0) con Lukaku in campo per soli 14' dopo tre mesi di assenza per un infortunio e una ricaduta al flessore della coscia sinistra.

L'ingresso in campo di oggi, ad inizio ripresa, poteva segnare un nuovo inizio per lui e per il Belgio in questo Mondiale in Qatar e invece così non è stato. Il 29enne di Anversa potrà tornare ora in Italia e aggregarsi all'Inter che proprio in questi giorni tornerà in campo per la preparazione in vista della ripresa del campionato a inizio gennaio.

Lukaku potrà così "consolarsi" con la sua squadra di club, allenandosi al meglio per giocare cinque mesi ad alto livello per spazzare via questo 2022 da incubo e per tenersi stretto l'Inter che dovrà poi valutare se rinnovare il prestito con il Chelsea o se rispedirlo al mittente.

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