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Il nuovo Napoli di Calzona strappa un pari al Barcellona: decisivo Osimhen

Il debutto del nuovo tecnico partenopeo vede i padroni di casa soffrire per lunghi tratti l'aggressività del Barça, che passa nella ripresa grazie a Lewandowski. A pareggiare ci pensa il rientrante Osimhen

Il nuovo Napoli di Calzona strappa un punto al Barcellona: decisivo Osimhen
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Debuttare al Maradona contro il Barcellona in un momento di grave crisi è un debutto da incubo ma la prima di Calzona è andata forse meglio del previsto. Il suo Napoli soffre tantissimo l’aggressività dei catalani nei primi 20 minuti ma poi si ricompone, riuscendo a creare buone azioni. Colpito a freddo nel secondo tempo da una gran giocata di Lewandowski, a segnare il pareggio che tiene vive le speranze dei partenopei è la bandiera Victor Osimhen, che approfitta al meglio dell’unico errore dell’attenta difesa ospite. Gli assalti dei padroni di casa nel finale non riescono a rompere l’equilibrio ma è comunque un buon risultato, specialmente viste le ultime prove della gestione Mazzarri. Battere gli azulgrana al Camp Nou non sarà semplice ma il Napoli è sempre vivo. Considerato il momento, non era affatto scontato.

Le scelte dei tecnici

Il ritorno di Francesco Calzona, dopo gli anni passati da secondo di Spalletti e Sarri, arriva proprio con la sfida più difficile. Per giocarsela contro il Barça, il tecnico della Slovacchia non si allontana dal 4-3-3, affidandosi al rientrante Osimhen, che torna titolare al posto del deludente Simeone. Unico cambio in difesa la staffetta tra Juan Jesus e Ostigart, mentre a sinistra Olivera batte la concorrenza di Mario Rui. Tegola dell’ultimo minuto l’indisponibilità di Ngonge, uno dei migliori ultimamente, nemmeno convocato per un problema fisico. Riposa Zielinski, non inserito nella lista Uefa.

Calzona Napoli Barcellona

Nella trasferta al Maradona, il tecnico catalano deve fare a meno di pezzi non irrilevanti come Balde e Marcos Alonso. Per reagire Xavi si affida a sinistra ad una vecchia conoscenza della Serie A, l’ex bianconero Cancelo ma il cambiamento più notevole si ha in attacco, dove la maglia da titolare accanto alle stelle Pedri e Lewandowski va al sedicenne Yamal. Interessante anche la conferma dell’ex Chelsea Christensen sulla mediana, in un ruolo che in passato non ha ricoperto frequentemente.

Barça arrembante, il Napoli regge

Partire con il tridente contro una grande come il Barcellona conferma le parole di Calzona, che aveva detto in conferenza stampa di non accontentarsi di un pareggio. Il momento è molto delicato per entrambe le squadre, considerata la pessima tenuta della difesa blaugrana e la crisi che ha portato all’uscita di Mazzarri. Il giro palla del Barcellona è quello di sempre ma a ritmi più compassati, anche per rispondere al pressing dei padroni di casa. Netta superiorità in termini di possesso per i catalani e Napoli che subisce troppo il gioco dell’undici ospite, sbagliando anche giocate elementari. I partenopei fanno una fatica dannata a costruire e rischiano all’8° minuto, quando Yamal impegna dalla distanza Meret e la difesa riesce in qualche modo ad evitare il tap-in. Il Napoli si presenta dalle parti di Ter Stegen con uno scatto di Kvaratskhelia, contrato bene da Araujo ma quando gli azzurri aggrediscono alto, la difesa ospite sbanda paurosamente. Tanto il Barcellona è super offensivo, quanto il Napoli cerca di rimanere equilibrato ed approfittare delle incertezze della difesa. L’undici di Calzona alterna pressing alto a fasi nelle quali subisce troppo l’iniziativa degli azulgrana.

Yamal Napoli Barcellona

Nonostante a fare la partita siano gli ospiti, il Napoli sembra in grado di reggere all’impatto di questo Barça a trazione anteriore. Le corse di Cancelo sulla sinistra causano parecchi problemi, come la deviazione al volo d’esterno di Lewandowski controllata bene da Meret, chiamato un paio di minuti dopo ad una parata acrobatica sul tiro da fuori area di Gundogan. Al Maradona, insomma, si soffre parecchio, nonostante il filtro dei partenopei a centrocampo sia spesso efficace. Col tempo il Napoli prova anche a fornire qualche buon pallone ad Osimhen, marcato bene da Araujo, senza particolare fortuna. Il nigeriano è un troppo solo in avanti ma rispetto all’avvio orribile, il Napoli alza con circospezione il baricentro anche se è complicato trovare spazio sulle fasce. Dopo una mezz’ora a ritmi elevati, gli ospiti tirano il fiato ma i partenopei non riescono mai a trovare il varco giusto per minacciare la porta di Ter Stegen. Il finale del primo tempo è però decisamente promettente, con gli ospiti costretti a chiudersi in difesa per reggere agli attacchi di un Napoli più propositivo. Non basta per sbloccare il risultato, che rimane sullo 0-0 all’intervallo.

Olivera Napoli Barcellona

Lewa chiama, Victor risponde

Al rientro in campo il Napoli sembra molto più aggressivo, costringendo il Barcellona ad arretrare e colpire solo in contropiede. Parecchi palloni recuperati dall’undici di Calzona ma il problema è sempre far arrivare il pallone ad un Osimhen francobollato dall’attento Araujo. I padroni di casa rischiano di venir colpiti in ripartenza dal solito Yamal ma per fortuna al tiro Gundogan è decisamente deficitario. Molto più pericoloso il cross di Cancelo per la corsa di Lewandowski, sventato dall’intervento di Rrahmani ma il Barça non ha più la rabbia dei primi minuti. Attorno al 54’ i catalani riescono a rialzare la testa ma il Napoli è sempre in partita, pur senza riuscire a creare vere e proprie palle gol. Con la sfida bloccata ci vuole un episodio per cambiare le cose ed arriva grazie a due giocate da campioni veri, sia il lancio di Pedri che il controllo e tiro di Robert Lewandowski, che va passare la sfera tra le gambe di Di Lorenzo e batte l’incolpevole Meret.

Lewandowski gol Napoli Barcellona

Lo svantaggio costringe il Napoli a rovesciarsi in avanti, il che ovviamente gioca a favore di una squadra come il Barça, che negli spazi sa dare il meglio del suo calcio. Gli ospiti provano a chiudere i conti subito ma il tiro di Pedri non è un granché. Calzona fa i suoi primi cambi al 67’ con le staffette Cajuste-Traorè e Kvaratskhelia-Lindstrom: il georgiano, che certo non ha giocato la partita della vita, esce scuro in volto. Il canovaccio della partita non cambia molto: Napoli aggressivo e convinto ma sempre incapace di farsi largo nell’affollata area ospite. Il tempo per strappare ai catalani almeno un punto non manca ma la difesa di Xavi è molto più attenta di quanto visto nelle ultime partite. Calzona capisce che è il momento di giocarsi il tutto per tutto e fa scaldare diversi giocatori ma, prima di uscire, Victor Osimhen approfitta di un rarissimo errore vincendo il corpo a corpo in area con Martinez per poi girarsi in un attimo e battere Ter Stegen.

Osimhen gol Napoli Barcellona

Il nigeriano festeggia e poi lascia il posto a Simeone, con Raspadori che prende il posto di Politano in un finale di partita che si preannuncia arrembante. La contromossa di Xavi è la staffetta tra uno stanco Yamal e il rientrante Raphinha ma è sempre il Napoli ad aggredire, provando a portarsi a casa la vittoria. La retroguardia azulgrana conferma i suoi limiti, concedendo spazio alle puntate di Lindstrom e degli altri avanti partenopei ma ormai le squadre sono molto allungate. Con gli schemi saltati sono gli episodi a poter fare la differenza. Con il Barcellona in sofferenza, Xavi richiama in panchina Christensen e Pedri dando qualche minuto a Romeu e Joao Felix. Il Napoli ne ha di più e mette sotto gli ospiti, creando diverse occasioni negli ultimi minuti di assalto all’arma bianca. Il Barça ha una reazione d’orgoglio nel finale ma la difesa partenopea comunque se la cava. Non c’è tempo per altro, al Maradona tra Napoli e Barcellona finisce 1-1. Ci si giocherà tutto al Camp Nou.

Il tabellino

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste (67’ Traorè); Politano (76’ Raspadori), Osimhen (76’ Simeone), Kvaratskhelia (67’ Lindstrom). Allenatore: Francesco Calzona

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Inigo Martinez, Cancelo; De Jong, Christensen (86’ Romeu), Gundogan; Yamal (79’ Raphinha), Lewandowski, Pedri (86’ Joao Felix). Allenatore: Xavi Hernandez

Marcatori: 60’ Lewandowski (B), 75’ Osimhen (N)
Ammoniti: 15’ De Jong (B), 77’ Martinez (B), 79’ Christensen (B)

Espulsi: nessuno

Arbitro: Felix Swayer (Germania)

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