Calcio

"Odiavo CR7". La confessione choc di Dybala

L'attaccante argentino rivela la confessione fatta al fuoriclasse portoghese quando entrambi giocavano con la maglia della Juventus. Tutto finì con una risata tra i due

"Odiavo CR7". La confessione choc di Dybala

Paulo Dybala si racconta a 360 gradi nel momento clou della stagione della Roma. Lo ha fatto in esclusiva a Dazn nel nuovo episodio della serie "Dazn Heroes" nella puntata "Scacco Capitale".

Intervistato da Diletta Leotta sullo sfondo del Colosseo la Joya ha esordito così: "La gente qua è caldissima e incredibile. Fin dal primo giorno mi hanno fatto sentire questo calore. Sentire l’inno dei tifosi della Roma prima della partita è qualcosa di unico. Vivere una cosa del genere è come stare di fronte a un’opera d’arte”.

"Odiavo Ronaldo"

L'esperienza alla Juventus è stata un capitolo fondamentale della sua carriera. In quegli anni anni ha vestito la stessa maglia di grandissimi campioni, tra cui Cristiano Ronaldo. I due hanno sempre avuto un buon feeling fuori e dentro al campo, vincendo insieme due campionati, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia. Eppure Dybala non era un sostenitore di CR7. Anzi da buon argentino, cresciuto nel mito di Messi aveva sempre visto il portoghese come un'antagonista. Ecco cosa ha raccontato a questo proposito.

"Con Cristiano sono stati tre anni belli, la squadra era molto forte e lui ci dava qualcosa in più. In Argentina è molto sentita la rivalità tra Messi e Cristiano, io ovviamente da bambino son sempre stato dalla parte di Messi. Una volta stavamo andando a giocare una partita, io stavo in fondo all’aereo e lui era seduto più avanti. A un certo punto del volo, lui è venuto da me a parlare sia di calcio sia di tante altre cose. Parlavamo in generale della nostra vita e a un certo punto gli ho detto ‘Io da bambino praticamente ti ho odiato’. Ci siamo fatti due risate su questa cosa e fra noi abbiamo sempre avuto un bel rapporto, un bel dialogo".

Il rapporto con Mourinho

Quasi sicuramente senza Josè Mourinho sulla panchina giallorossa, Dybala non avrebbe scelto la Roma. Non lo dice apertamente ma lo si intuisce dalle sue parole:"Ha un’immagine e un potere importante per tutto quello che rappresenta nel mondo del calcio. Prima di arrivare qui alla Roma ci siamo sentiti due volte e mi ha chiamato quando stavo ancora a Torino. Lui è molto bravo quando parla e quando vuole entrare 'dentro' qualcuno. Ho sentito con lui un feeling speciale: è difficile nel mondo del calcio trovare qualcuno che ti dica le cose in faccia in modo sincero. Con lui ho un rapporto diretto e sincero, ci confrontiamo tanto. Vogliamo il meglio per la gente. Lui ha fatto la storia del calcio. È molto sincero, è bravo a preparare le partite. Quasi tutte le cose che ti dice, poi in campo succedono. Capisce il calcio molto bene, lo testimonia il fatto che ha vinto quasi in tutte le squadre che ha allenato".

La scintilla è scoccata quando si trovarono l'uno contro l'altro lo scorso campionato. Lo Special One, ripreso dalle telecamere, gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Dopo quel gesto si cominciò a parlare di un possibile approdo di Dybala in giallorosso. "Nel gennaio 2022, Mourinho si è avvicinato a me durante Roma-Juventus 3-4 e mi ha detto 'Sei un fenomeno'? É vero, è la prima cosa che mi ha ricordato quando mi ha chiamato. Non mi era mai successo che un allenatore di un’altra squadra facesse una cosa del genere durante il gioco. Contro il Manchester in Champions, quando ancora giocavo nella Juve, avevamo discusso, ero andato a dirgli che non aveva bisogno di fare quel gesto.

Ma quell’episodio è rimasto sul campo".

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