Qatar 2022

Marocco-Portogallo, tutto quello che c'è da sapere

L'entusiamo di Hakimi e compagni contro il grande potenziale offensivo dei portoghesi, con o senza Ronaldo. È tutto pronto per Marocco-Portogallo

Come arrivano Marocco e Portogallo ai quarti di finale di Qatar 2022

Marocco e Portogallo si sfideranno nei quarti di finale dei Mondiali di Qatar 2022. Entrambe, protagoniste di un cammino entusiasmante daranno vita ad un match, non completamente inedito per la Coppa del Mondo.

Le due nazionali, infatti si sono già trovate di fronte ai Mondiali due volte. La prima nei gironi di Messico '86, vinse il Marocco con un netto 3-1, conquistando gli ottavi di finale. La seconda, sempre ai gironi, un gol di Cristiano Ronaldo eliminò il Marocco da Russia 2018. Da allora entrambe le squadre sono cambiate tanto e sono cambiati anche i rapporti di forza tra le due compagini. Due filosofie di gioco diverse e due modi di interpretare la partita agli antipodi, la migliore difesa si troverà di fronte il miglior attacco del torneo. Come andrà a finire stavolta? I portoghesi partono col favore dei pronostici ma ai Mondiali si sa tutto è possibile. Proviamo ad analizzare il momento di entrambe le squadre.

Proseguirà la favola del Marocco?

Definirlo "sorpresa" dei Mondiali a questo punto sembra riduttivo. Fino a questo momento il Marocco non ha mai una sbagliato una partita. I numeri parlano chiaro, in quattro match la squadra di Walid Regrauoi ha subito una solo rete (contro il Canada) un autogol, per giunta ininfluente. I dati eloquenti della partita degli ottavi (75% di possesso palla concesso alla Spagna con soltanto un tiro nello specchio) danno il senso dell'atteggiamento tattico di questa squadra. Il Marocco fa giocare male le sue avversarie al punto che nessuna tra Croazia, Belgio e Spagna è riuscita ad esprimere al meglio il suo gioco. Le grandi individualità dal portiere Bono, fino a Hakimi e Zyech, senza dimenticare Amrabat e il terzino sinistro Mazraoui, formano un collettivo in grado di mettere in difficoltà chiunque.

Basterà per battere anche il Portogallo? Di sicuro servirà qualcosa in più di quanto visto finora. Sembra evidente che la solita fase difensiva impeccabile dovrà essere accompagnata da una proposta di gioco altrettanto efficace. Si dovranno sfruttare le occasioni al volo qualora si presentano, quelle mancate dal barese Cheddira contro la Spagna ad esempio, gridano vendetta. Inoltre rinunciare a giocare, lasciando l'iniziativa totalmente al Portogallo potrebbe essere molto pericoloso: la squadra portoghese sa fare gioco e sa anche concludere. La mancanza di pressione però potrebbe aiutare Hakimi e compagni a giocare con tranquillità e anche ad osare un po' di più, d'altronde il loro Mondiale l'hanno già vinto.

Il Portogallo può fare a meno di CR7?

Partito a fari quasi spenti, il Portogallo è esploso con tutto il suo potenziale offensivo nella sfida degli ottavi di finale contro la Svizzera. In verità la squadra portoghese era già stata brillante nelle partite dei gironi, mostrando una luce diversa rispetto alle ultime competizioni, in cui le grandi individualità non erano riuscite a fondersi in una squadra compatta. Quale è il segreto di questo upgrade? Di sicuro l'ottimo momento delle squadre di club, Benfica su tutte, oltre alla maturità tecnica raggiunta dai calciatori, in tanti nel momento migliore della carriera. Senza dimenticare la profondità della rosa, basti pensare al lusso di tenere in panchina Rafael Leao. Insomma il Portogallo non è più Cristiano Ronaldo dipendente anzi probabilmente potrebbe anche farne a meno.

La sua uscita polemica contro la Corea del Sud ha indotto il ct Fernando Santos a metterlo da parte, lanciando il giovane Gonçalo Ramos. Contro la Svizzera il giovane attaccante del Benfica è esploso segnando una tripletta ma non solo, la squadra è sembrata libera di esprimersi senza la figura ingombrante della sua stella, ormai in calo evidente di rendimento. Il caso ormai è aperto: Ronaldo sarà titolare con il Marocco? In caso contrario come accetterebbe un'altra panchina? Secondo rumors, poi smentiti, avrebbe minacciato di lasciare il ritiro, qualora non venisse schierato. Risolvere o meno la questione potrebbe avere delle ricadute sul gruppo. In fondo l'impresa di eguagliare il Portogallo di Eusebio che nel 1966 si fermò in semifinale sembra davvero ad un passo.

Con o senza Ronaldo.

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