Calcio

Inter, malumori tra gli ultras per la finale di Champions. Che succede?

Un chiaro messaggio rivolto alla società: "Ci aspettiamo che sappia intervenire a difesa di chi quei cori e quelle coreografie le crea e le studia nei minimi particolari per testimoniare un amore che in questo momento si sente tradito". Il nodo è quello dei biglietti per la finale

"Rispetto per la Curva nord". Malumori tra gli ultras interisti per la finale di Champions

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"Rispetto per la Curva nord". Malumori tra gli ultras interisti per la finale di Champions

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La finale di Champions League tra Manchester City ed Inter è distante 17 giorni, ma è polemica per i biglietti da parte della Curva Nord nerazzurra: "Impensabile fare la coda. Rispetto per la Nord!!!", il chiaro messaggio del tifo organizzato nerazzurro che non le ha mandate a dire alla società per la gestione degli oltre 20.000 biglietti riservati dall'Uefa. "È presumibile che le richieste risultino superiori alla disponibilità di biglietti. In questo caso, tra le soluzioni che il Club cercherà di adottare, verranno presi in considerazione, nei limiti del possibile, anche gli Abbonati o Soci Inter Club da più stagioni, sempre nell’ottica di premiare la fedeltà. Ad esempio un abbonato da 8 stagioni sarà ragionevolmente privilegiato rispetto ad un abbonato da 2 stagioni. La semplice possibilità di richiedere un codice di accesso non garantisce quindi di poter poi acquistare un biglietto né impegna il Club a farne acquistare uno", spiegava la nota dell'Inter, che però non è stata gradita dalla Curva Nord.

Il comunicato

"Da Riyad a Salerno, passando per Porto e Lisbona, abbiamo garantito sempre colore e sostegno incessanti senza chiedere nulla a nessuno ed autofinanziando tutti gli spettacoli coreografici realizzati con indicibili sacrifici economici e fisici. Adesso ci attendono due momenti fondamentali del percorso sportivo stagionale e per dar pieno sostegno ai ragazzi, già da stamattina a Roma oltre 60 volontari (come sempre a spese della Nord) stanno allestendo l'ennesimo spettacolo coreografico che siamo certi ancora una volta colpirà il cuore di ogni tifoso interista", il messaggio della curva Nord su Instagram.

E ancora: "Questo bellissimo stato di cose e quello che riteniamo un proficuo e reciproco rapporto di stima con la società rischia però di venir compromesso da quella che ci appare una gestione quantomeno discutibile nell'organizzazione della trasferta in Turchia. Con la speranza che si trovi presto una soluzione che possa accontentare tutti, ci troviamo a dover denunciare una profonda penalizzazione dei frequentatori dell'anima del tifo nerazzurro che, ad oggi, ci impedirebbe di dar sostegno vocale e coreografico in occasione della finale di Istanbul. Sebbene ci sia fiducia che ancora una volta si possa trovare una soluzione, chiediamo tempestivo intervento a tutela del nostro diritto ad esserci come sempre, specie in virtù del fondamentale ruolo che innegabilmente ricopriamo nella guida del tifo e di cui siamo certi ci sarà grande necessità".

La Nord non ha intenzione di fare "code" per reperire i biglietti per la finale dato che gran parte del direttivo sarà impegnato nella realizzazione della coreografia che si preannuncia spettatocolare: "Non è pensabile che il tifo organizzato debba mettersi in coda con le centinaia di migliaia di interisti che da tutto il mondo hanno desiderio di assistere ad un incontro unicamente in virtù dell'importanza che ricopre; interisti come noi di certo, ma che per lo più durante l'anno non hanno sicuramente compiuto mai alcun sacrificio per esser costantemente presenti né in casa né in trasferta. Trovate una soluzione!!! Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti (che non potranno certo avere le competenze e le capacità per sostituirci nella guida del tifo) senza prendere una decisa posizione già a partire dall'incontro di domani qualora non ottenessimo rassicurazioni".



Chiusura con un auspicio: "Ci aspettiamo da una società che non si fa – giustamente – scrupolo di impiegare i NOSTRI cori e le nostre coreografie per trasmettere a tutti gli interisti il più profondo senso di appartenenza alla famiglia nerazzurra, che sappia intervenire a difesa di chi quei cori e quelle coreografie le crea e le studia nei minimi particolari per testimoniare un amore che in questo momento si sente tradito".

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