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Tottenham, nei guai il proprietario Joe Lewis: ecco le accuse

L'uomo d'affari britannico e proprietario del Tottenham, Joe Lewis, è accusato di insider trading: ecco quanti e quali sono i capi d'accusa e la cauzione richiesta dai pm

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Sulla sua testa pendono ben 19 capi di accusa che riguardano l'insider trading, ovvero lo sfruttamento di informazioni che non sono di dominio pubblico e che se vengono divulgate possono avere importanti effetti a catena in Borsa con un netto vantaggio per chi le sfrutta conoscendole in anticipo: stiamo parlando del miliardario proprietario del Tottenham, Joe Lewis, uomo d'affari britannico dal quale anche la società londinese ha preso le distanze.

Queste informazioni super riservate Lewis le avrebbe fornite ad amici, conoscenti e il suo entourage: l'86enne è accusato anche di frode e cospirazione. "Sosteniamo che per anni Joe Lewis abbia abusato del suo accesso alle sale riunioni aziendali e abbia ripetutamente fornito informazioni privilegiate ai suoi partner romantici, ai suoi assistenti personali, ai suoi piloti privati ​​e ai suoi amici", ha dichiarato Damian Williams, procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York come riportato dal The Guardian. Nonostante le accuse, il miliardario si è dichiarato non colpevole di fronte al tribunale: le pene previste per il suo caso variano da 5 a 25 anni di prigione. Giudice e pubblici ministeri hanno chiesto una cauzione pari a circa 230 milioni di sterline che sono assicurati da yacht e jet privato.

Le persone che hanno ricevuto informazioni riservate hanno poi guadagnato "milioni di dollari nel mercato azionario, perché grazie a Lewis quelle scommesse erano una cosa sicura", ha specificato Williams. I pm hanno dichiarato in aula che in alcuni momenti di insider trading Lewis avrebbe prestato ingenti quantità di denaro ai destinatari delle sue mance come nel 2019 quando trasferì un milione di dollari a due dei suoi piloti cosi da acquistare azioni dell'azienda Mirati che si occupa di biotecnologie.

Lewis, finora, non ha commentato la vicenda così come il Tottenham Hotspur che in una nota ha sottolineato che "si tratta di una questione legale non collegata al club e come tale non abbiamo commenti". Come riportato da Bloomberg, il patrimonio complessivo dell'86enne imprenditore britannico sarebbe pari a 6,55 miliardi di dollari (5 miliardi di sterline): la maggior fonte della sua ricchezza deriva da Tavistock, una holding che ha la sua sede alle Bahamas e controlla partecipazioni in oltre 200 aziende di tredici diversi Paesi con investimenti nel settore immobiliare, della ristorazione e in molti resort vacanze.

Per il momento, l'accordo con il procuratore e approvato dal giudice prevede che Lewis rimanga fisso a New York, in Georgia o in Florida e che debba consegnare il suo passaporto.

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