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Ciclismo, inchiesta sul doping Arrestato il cognato di Riccò

I carabinieri dei Nas hanno smantellato un’associazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze dopanti utilizzate per alterare competizioni agonistiche. Tra gli arrestati: un giornalista, un ciclista professionista e un farmacista. Trentacinque persone indagate

Ciclismo, inchiesta sul doping 
Arrestato il cognato di Riccò

Roma - I carabinieri dei Nas hanno smantellato un’associazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze dopanti utilizzate per alterare competizioni agonistiche: stamattina tra le province di Roma e Rimini, i militari hanno eseguito 5 ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del tribunale di Perugia, a conclusione di indagini condotte dal locale Nas, nei confronti di un ciclista professionista ed uno amatoriale, un giornalista sportivo, un farmacista ed una infermiera ospedaliera. I cinque arrestati sono ritenuti responsabili di "aver costituito un’associazione per delinquere dedita al traffico illecito di sostanze dopanti, utilizzate da atleti appartenenti a squadre di ciclismo professionistiche e dilettantistiche al fine di alterare lo svolgimento delle competizioni sportive", spiegano i Nas.

Trentacinque persone indagate Nel procedimento sono state indagate in stato di libertà, per gli stessi reati, altre 35 persone, tra ciclisti amatoriali e professionisti, medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti e frequentatori di palestre. Oltre agli arresti i carabinieri hanno eseguito 40 perquisizioni domiciliari e personali nelle provincie di Roma, Rimini, Forlì-Cesena, Modena, Prato, Bergamo, Reggio Emilia, Milano, Pistoia, Parma, Latina, Perugia e Bari.

Indagato il cognato di Riccò La figura chiave dell’associazione a delinquere, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ciclista Enrico Rossi soprannominato "Red", professionista del team "Ceramica Flaminia Bossini" di Rieti che risultata completamente estraneo alla vicenda. Rossi, è il fratello di Vania Rossi ex campionessa italiana di mountain bike convivente con il più noto ciclista professionista Riccardo Riccò, risultato estraneo al giro di doping ma che in passato aveva subito due anni di squalifica proprio per doping.

Nell'inchiesta anche ciclisti professionisti Il ciclista Enrico Rossi è stato arrestato stamattina a Torriana, in provincia di Rimini, con l’accusa di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze dopanti. Sono stati arrestati, nel corso dell’operazione, anche un ciclista amatoriale, un sedicente giornalista sportivo di origine colombiana, un farmacista e una infermiera. Inoltre in flagranza di reato durante le perquisizioni effettuate stamattina dai militari stamattina è stato arrestato un altro ciclista amatoriale ritenuto appartenente all’associazione. Sono inoltre indagati in stato di libertà, per gli stessi reati, altre 35 persone tra medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti, frequentatori di palestre, ciclisti amatoriali e anche professionisti, "tra i denunciati - hanno spiegato i carabinieri - ci sono anche ciclisti professionisti noti a livello nazionale, che corono sia in Italia che all’estero". Ma su questi nomi c’è massimo riserbo degli investigatori. 

Fazio: "Più controlli nel ciclismo amatoriale" L’Italia è fra i Paesi che "possono vantare i migliori controlli antidoping" ma "nel ciclismo amatoriale il fenomeno dell’uso di sostanze è in crescita": così il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine della conferenza stampa di presentazione della candidatura ai Mondiali di ciclismo 2013, ha commentato l’ultima operazione dei Nas proprio nell’ambito dei controlli anti-doping.

" All’interno della Commissione doping del ministero della Salute - ha aggiunto - stiamo pensando a diverse iniziative, come quella di aumentare i fondi per i controlli nel ciclismo amatoriale e di avviare dei percorsi di formazione specialistica per i Nas che operano in questo senso".

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