Ciclismo

Il Giro d’Italia si fa il regalo di Natale. Al via per la prima volta ci sarà Pogacar

Lo sloveno a caccia dell’accoppiata con il Tour: l’ultimo a riuscirci Pantani nel ’98

Il Giro d’Italia si fa il regalo di Natale. Al via per la prima volta ci sarà Pogacar

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Il Giro d’Italia si fa il regalo di Natale. Al via per la prima volta ci sarà Pogacar

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È come quei regali di Natale che ci si trova a scartare prima della magica notte. Anche il Giro ha il suo dono desiderato, ma alla fine ha dovuto cedere all’impazienza dell’attesa. Difficile lasciarlo lì incartato, attendere la mezzanotte per scoprire se Babbo Natale ha esaudito i nostri desideri. Playstation o iPhone? Per gli amici di Rcs Sport Babbo Natale ha portato il sì di Tadej Pogacar.

Il numero uno del ciclismo mondiale correrà il prossimo anno e per la prima volta il Giro. Dopo due Tour vinti, tre Lombardia, una Liegi, un Fiandre, il 25enne sloveno andrà all’assalto della maglia rosa prima di cercare il tris alla Grande Boucle “italiana”, visto che per la prima volta nella storia scatterà da Firenze.

Il sì è arrivato alle 17 di ieri dal profilo ufficiale del Giro d'Italia. Un breve video in cui Tadej viene prelevato in aeroporto e caricato in macchina con direzione “corsa rosa”, accompagnato da un "Andiamo!" che toglie ogni dubbio. Il 4 maggio, al via da Venaria Reale, ci sarà anche lui, Tadej Pogacar!

Dal ritiro spagnolo di Alicante della UAE Emirates, Mauro Gianetti, team principal della squadra emiratina, spiega la scelta: «Il Giro è una grande corsa ed era ben chiaro che Tadej prima o poi ci sarebbe venuto - spiega il manager svizzero -. Quest’anno il percorso è più equilibrato, il che può permettere a Tadej di arrivare pronto anche al Tour».

“Il Giro più dolce per la ciliegina Pogacar”, così il Giornale titolava il pezzo di presentazione della corsa rosa lo scorso 14 ottobre. Un Giro più dolce, meno esigente, con il giusto equilibrio di cronometro che potevano fare al caso di Tadej, che non verrà per fare passerella o per fuggire dalla porta di servizio come Evenepoel, ma per puntare al risultato pieno. Per il Giro un colpo di assoluto livello: per anni abbiamo rimproverato alla “corsa rosa” di essere poco appetibile agli assi del pedale, con questo sì la storia del Giro è pronta a cambiare.

Oggi il sì di Pogacar, tra un anno potrà esserci quello di Jonas Vingegaard, magari anche di entrambi. Una cosa è certa: questo sì segna una svolta importante nella storia del Giro targato Urbano Cairo e Paolo Bellino.

Detto questo, siamo pronti ad assistere allo spettacolo, con un Pogacar che punterà alla doppietta Giro-Tour che manca da Marco Pantani 1998. Per il fenomeno sloveno si prospetta una primavera un po' più leggera. L'esordio potrebbe avvenire alle Strade Bianche (2 marzo), mentre appare più complicata la difesa dello scettro al Fiandre.

Più realistica una sua presenza alla campagna delle Ardenne, con Freccia e Liegi, come ultimi test prima dell’assalto alla maglia rosa. Pare che lo sloveno per l’occasione abbia già scritto una letterina a Babbo Natale: un desiderio ce l’ha, forse anche due.

Uno è di colore rosa.

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