Ciclismo

Giro, da Longarone alle Tre Cime di Lavaredo; tracciato, favoriti e dove vederla in tv

La tappa regina del Giro 2023, la più temuta, quella che richiama l'epica della corsa rosa, vivrà del duello tra lo sloveno e il gallese, con l'incognita Almeida. Sarà oggi l'attacco decisivo per arrivare a Roma in rosa o si aspetterà la cronoscalata di sabato?

Giro, da Longarone alle Tre Cime di Lavaredo; tracciato, favoriti e dove vederla in tv
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La tappa di venerdì sembra tratta dall’epica del Giro d’Italia, con i nomi delle vette che rimandano a tante tappe storiche del passato. Sulla carta non manca niente: salite lunghe, ripide, alta montagna, un finale spezzagambe. Per fortuna degli amanti delle due ruote, la lotta tra i tre leader della generale è tutt’altro che decisa, il che apre a scenari imprevedibili e tanto spettacolo. Quando il Giro arriva sulle Dolomiti si sa che è il momento di fare sul serio. Vediamo quindi le tante insidie del tracciato, come sono distribuiti i 5400 metri di dislivello e chi sarà in condizioni ideali per portare a casa una vittoria storica.

La Longarone-Tre Cime di Lavaredo

La diciannovesima tappa del Giro 2023 è allo stesso tempo lunghetta (183,2 chilometri) e molto complicata, con una serie di passi iconici da superare uno dopo l’altro. Si inizierà in pianura ma ci sarà parecchio da salire prima di affrontare il Passo Campolongo a 95 chilometri dall’arrivo, 4 chilometri al 7% di pendenza media, tanto per abituare le gambe alla gran fatica. Dopo una breve discesa, ecco la prima ascesa da trattare con le molle, il Passo Valparola: 13,9 chilometri al 5,7% di pendenza media non sembrano particolarmente difficili ma ci sono un paio di cose da considerare. Prima di tutto si finisce a quasi 2200 metri sul livello del mare, poi ci sono alcune rampe piuttosto dure prima di arrivare in vetta. A complicare le cose ulteriormente, poi, il pensiero che rimangono ancora 71 chilometri e tante salite prima di poter finalmente scendere dalla bici. Molto peggio sarà la salita verso il Passo Giau, cui sono legati tantissimi momenti della storia del Giro, un’ascesa più brutale di quanto lascino sospettare le statistiche.

Giro d'Italia 2023 tappa 19 altimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Intendiamoci, 10 chilometri ad oltre il 9% di pendenza media sono roba da far gettare la spugna anche a cicloamatori esperti ma il problema è che la pendenza è costante, senza tratti piani per riprendere il fiato. Andare in crisi qui potrebbe avere conseguenze pesantissime in termini di classifica. La discesa porta direttamente a Cortina d’Ampezzo ma non ci sarà tempo di godersi il panorama, visto che la strada risale subito verso il Passo Tre Croci, 8 chilometri al 7,2% di media. Come diverse altre salite, il modo migliore di affrontarla sarebbe di attaccare forte, provando a spezzare la resistenza dei rivali ma difficile che qualcuno si prenda questo genere di rischio. I 13 chilometri rimasti prima del traguardo, infatti, nascondono la salita più temuta del Giro. Invece di una discesa per rifiatare, ci sarà un falsopiano che porta ad una salitella brutale da un chilometro all’11,4% di pendenza media ed una rampa ad oltre il 18%. La salita verso le Tre Cime di Lavaredo non è ancora iniziata e molti ciclisti staranno già considerando di gettare la bici in un campo.

Giro d'Italia 2023 tappa 19 planimetria
Fonte: Cyclingpro.net

Per arrivare ai 2300 metri di quota del traguardo ci saranno da fare 3,7 chilometri all’11% di media. A questo punto della gara, tutti avranno un solo pensiero in testa: resistere fino all’arrivo. I gregari su queste salite assurde possono far poco per aiutarti, bisognerà gestire al meglio le forze, salire del proprio passo e sperare che qualcun altro non ne abbia molto più di te. La tanta fatica accumulata, alcune rampe micidiali e l’alta quota rendono probabili distacchi importanti, forse decisivi in caso di crisi. I panorami sono splendidi ma i “girini” rimasti avranno una gran voglia di metterseli alle spalle al più presto. Lato meteo la situazione sembra semplice: poco vento, basse probabilità di pioggia e temperature gradevoli. I verdetti, come al solito, li forniranno le Dolomiti.

Sarà ancora sfida a tre?

Ad attirare l’attenzione degli appassionati sarà la battaglia per la maglia rosa. Sulla carta, il piano della Ineos sembra andare come previsto. Né la Jumbo né la UAE hanno provato ad approfittare della superiorità numerica per attaccare e su salite del genere Arensman e De Plus dovrebbero essere in grado di controllare il gruppo. Senza altri ciclisti di classifica e distacchi importanti alle spalle dei big, tutti giocheranno solo per Geraint Thomas. Il gallese, nonostante l’età, sembra averne ancora ma difficile che attacchi oggi. Il vantaggio prima della cronoscalata non è malissimo e la tentazione di giocare in difesa sarà tanta. Roglic è riuscito a mettersi dietro Almeida ma per puntare alla maglia rosa dovrà inventarsi qualcosa. Puntare tutte le fiche sulla cronoscalata è rischioso quindi oggi si giocherà il tutto per tutto. Con l’aiuto di Sepp Kuss, davvero preziosissimo, la Jumbo può tenere alto il ritmo senza dover rischiare di essere sorpresi da una fuga.

Geraint Thomas Giro tappa 18

Sebbene Roglic giovedì sembrava aver superato le tante cadute e la mini-crisi, dover affrontare così tante salite non è il massimo per lui. Se riuscisse ad evitare problemi prima dell’ascesa finale, la conformazione delle Tre Cime di Lavaredo potrebbe giocare a suo favore. La domanda vera riguarda il terzo incomodo, João Almeida. Dopo un momento dove sembrava ad un passo dal gettare la spugna, il portoghese potrebbe davvero far bene oggi. A così pochi secondi dalla maglia rosa, difficile che la UAE si prenda grossi rischi ma la squadra ha ancora abbastanza ciclisti di talento per provare una fuga. Se il lusitano dovesse ritrovare la forma di qualche giorno fa, potrebbe trovare il coraggio di mettere un attacco importante e portarsi a casa il Giro 2023.

Chi potrebbe rovinargli la festa?

Con così tanto in gioco là davanti, chiaramente il resto delle sfide di questo Giro diventano meno rilevanti. Le cose, a meno di sorprese, dovrebbero seguire il canovaccio visto giovedì. Qualche gregario in forma potrebbe avere l’autorizzazione di attaccare, come successo ieri a Filippo Zana ed aggregarsi ad una fuga. Anche se dovessero esserci movimenti importanti in classifica, difficile che le telecamere si allontanino dai primi tre. La lotta tra Eddie Dunbar e Damiano Caruso per il quarto posto sarebbe interessante ma non abbastanza da distogliere l’attenzione dai movimenti dei big. Ci sarebbe poi la sfida tra Thibaut Pinot, Ben Healy e Davide Bais per la classifica scalatori, dove, però, il vantaggio del transalpino sembra molto importante. Punti in palio oggi ce ne sono parecchi ma recuperare 60 o 80 punti in due tappe sembra molto complicato.

Thibaut Pinot Giro tappa 13

Ci sarebbe anche da vedere come si distribuirà la top ten, con Leknessund che ha vissuto una mini-crisi e gente come Rubio, Van Wilder e Hugh Carthy che potrebbero puntare a scalare posizioni, magari prendendo parte ad una fuga immediata. In una giornata del genere, per trionfare a Lavarone ci vuole uno scalatore vero, su pendenze del genere non ci si improvvisa. Con Kuss e Vine impegnati a dare una mano ai rispettivi capitani, il parco dei papabili per una vittoria storica è piuttosto ristretto. Fossi in voi, terrei d’occhio Santiago Buitrado, Lorenzo Fortunato o Jack Haig, che hanno mostrato una buona gamba ultimamente.

Dove seguirla in tv

La giornata più attesa del Giro 2023, la tappa regina della corsa rosa, prenderà il via da Longarone alle 11.35, quindi il collegamento di Rai ed Eurosport dovrebbe iniziare dalle 11. Visto che le salite ed i panorami sono distribuiti su tutto il percorso, l’ideale sarebbe di seguire la telecronaca integrale, con il solito cambio di canale delle 14 tra Rai Sport HD e Rai 2 ma non tutti possono permettersi un lusso del genere. Se siete impegnati in meeting tutta la giornata, basterà collegarsi al sito ufficiale o all’app di RaiPlay per sapere come stanno andando le cose.

Gli abbonati ad Eurosport, invece, potranno scegliere tra Discovery+, GCN+, SkyGo, NOW TV e DAZN per non perdersi un minuto di questa tappa che potrebbe rivelarsi decisiva. Buon Giro a tutti!

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