Ciclismo

Giro, sulla salita del Pirata Pogacar schianta i rivali: è maglia rosa

Sull'ascesa resa leggendaria nel 1999 dal miracolo di Marco Pantani, il campione sloveno cade a 11 chilometri dall'arrivo ma riesce comunque a vincere con circa 30 secondi di vantaggio sui rivali

Giro, sulla salita del Pirata Pogacar schianta i rivali: è maglia rosa
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Sulla salita resa leggendaria dall’impresa del 1999 di Marco Pantani, il Giro d’Italia 2024 sembra trovare il suo padrone. Dopo una lunga fuga di cinque ciclisti italiani, il gruppo si compatta ai piedi della salita del Santuario di Oropa e saluta la compagnia, vincendo con circa 30 secondi di vantaggio nei confronti di Geraint Thomas e Martinez. Ancora più impressionante la prova dello sloveno, considerato che all’ingresso a Biella era caduto a terra dopo una foratura. Ancora troppo presto per parlare ma la superiorità di Pogacar appare già evidente.

Una fuga tutta italiana

Dopo i fuochi d’artificio della Grande Partenza e gli attacchi del favoritissimo Tadej Pogacar, il Giro affronta una salita storica, quella che porta al Santuario di Oropa. La memoria dei tifosi va all’impresa di Marco Pantani nel 1999, quando recuperò ben 45 secondi di distacco per trionfare in vetta ma l’attenzione dei ciclisti è tutta dedicata all’affrontare al meglio questa tappa scorbutica. Al pronti via il primo a partire è il leader della classifica a punti, l’azzurro Filippo Fiorelli con altri cinque ciclisti. Il gruppo, trascinato dalla Uae Team Emirates, si lancia all’inseguimento, con Ganna e Lutsenko molto attivi: toccando punte di 61 chilometri all’ora, la fuga è ripresa ma Fiorelli non aspetta molto a portare un nuovo attacco, seguito da quattro altri azzurri, incluso Scaroni e Piccolo.

Giro 2024 tappa 2 fuga
Fonte: Twitter (@giroditalia)

Il gruppo, considerato che la seconda parte della tappa è carica di traguardi volanti e parecchie salite, lascia fare i cinque fuggitivi, tanto da consegnare a Piccolo la maglia rosa virtuale, con Scaroni dietro di un minuto. La situazione nel gruppo continua ad essere tranquilla quando ci si avvicina al primo traguardo volante, con Fiorelli che si mette d’accordo coi compagni di fuga e si porta a casa i 12 punti che gli garantirebbero la maglia ciclamino. Alle sue spalle, grossi movimenti nel gruppo con Kaden Groves che regola i velocisti Kooij e Caleb Ewan per portarsi a casa gli ultimi punti a disposizione. Quando la strada inizia a salire, il gruppo inizia a frazionarsi mentre tra i fuggitivi, il traguardo dell’Intergiro vede Bais partire troppo presto per essere recuperato da Fiorelli, che arriva ancora primo. Alle loro spalle, invece, la Uae impone un ritmo più sostenuto per recuperare i due minuti di vantaggio dei fuggitivi.

Piccolo se ne va

A circa 4 chilometri dall’inizio della salita dell’Oasi Zegna, Andrea Piccolo rompe gli indugi e molla i compagni di fuga: strappo importante il suo che gli consente di guadagnare una trentina di secondi dagli altri. L’azione del ciclista della Ef è molto decisa, tanto che, quando si inizia a salire il Colle Maddalena ha 43 secondi di vantaggio: il gruppo alle spalle dei fuggitivi continua con il suo passo ma, a circa 1’30”, potrebbe riprenderli senza troppi problemi. Fiorelli perde un po’ contatto dai compagni di fuga, forse per conservare energie in vista delle prossime tappe.

Giro 2024 tappa 2 Piccolo Fiorelli

Il peloton è ancora controllato dalla Uae Team Emirates ma Ineos, Visma e Bahrain Victorious continuano a marcare stretto Pogacar e soci. Al primo Gpm Piccolo continua a guadagnare secondi e si porta a casa nove punti per la classifica scalatori con un minuto di vantaggio: la lunga discesa di 10 chilometri sicuramente favorirà il lavoro degli inseguitori. Dal gruppo si stacca Wood, che prima supera Fiorelli, poi prova a riprendere il gruppo di testa: appena la Ineos torna a tirare, il britannico si rialza sui pedali e viene riassorbito in fretta.

Piccolo continua a guadagnare nell’avvicinamento alla penultima salita di giornata, con i tre ex compagni di fuga che hanno il peloton a circa un minuto di ritardo. Davanti al gruppo, molto attivo Filippo Ganna, che sta lavorando per il suo capitano Geraint Thomas ma le cose si movimenteranno parecchio sulla Nelva, una salita di 5 chilometri con alcune rampe al 12% di pendenza che Piccolo affronta con determinazione. Sulla salita Bais perde contatto da Scaroni e Marcellusi, ma il gruppo è sempre più vicino e potrebbe riprenderli sulla lunga discesa dopo lo scollinamento. In coda al peloton nuovo problema meccanico per Domenico Pozzovivo, costretto a cambiare bici proprio nel momento peggiore. Piccolo è il primo a lanciarsi nella discesa, con 1’20” di vantaggio su Scaroni, con Marcellusi che lo riprende dopo un chilometro andando a mille.

Giro 2024 tappa 2 Piccolo GPM
Fonte: Twitter (@giroditalia)

Pogacar ha una marcia in più

A 15 chilometri dall’arrivo, Piccolo continua a spingere forte in discesa, rimanendo a circa 1’40” di vantaggio nei confronti di Scaroni e Marcellusi, ripresi dal gruppo, con Ganna che tiene alto il ritmo per provare a riprendere il fuggitivo prima della salita finale. Il ciclista della Ef riesce ad arrivare primo al traguardo volante di Biella ma non è in grado di reggere il ritmo imposto dal gruppo: all’ingresso in città, problema per Tadej Pogacar che fora la ruota anteriore e cade in terra poco davanti all’ammiraglia. I suoi compagni lo aspettano ma è una disavventura che davvero non ci voleva considerato i tratti di pavè e la salita non indifferente che ha davanti.

Giro 2024 tappa 2 Pogacar caduta
Fonte: Twitter (@giroditalia)

Costretto a cambiare bici anche il leader della Bahrain Antonio Tiberi ma appena la strada inizia a salire, il vantaggio di Piccolo cala vertiginosamente. Dopo aver recuperato 20 secondi in pochi chilometri, Pogacar suona la carica e la sua Uae si mette a tirare per riprendere il fuggitivo prima dei tratti più duri della salita. Il sogno di Piccolo si spegne a 6 chilometri dall’arrivo in salita, con Bjerg e la Uae a spingere forte per fare selezione e quindi rendere il compito più facile ad un furibondo Pogacar. Majka dà il cambio al compagno di squadra e diversi ciclisti, a partire da Quintana e Martinez, sono costretti a rialzarsi sui pedali. Il momento decisivo arriva a 4,4 chilometri dal traguardo ma O’Connor è sulla ruota di Pogacar, quando lancia l’attacco. Il ritmo dello sloveno è però irresistibile e se ne va, anche se si gira spesso a controllare l’australiano e Geraint Thomas.

Giro 2024 tappa 2 Pogacar strappo
Fonte: Twitter (@giroditalia)

Parecchi ciclisti di punta soffrono assai sulle rampe più dure della salita. Pogacar guadagna 32 secondi sui rivali ma dà l’impressione di poter spingere ancora di più, mentre è circondato da due ali di tifosi entusiasti. All’ultimo chilometro, il leader della Uae sale agile, mentre il gruppetto degli inseguitori pensa già alla volata per il secondo posto. Alle spalle perdono terreno sia Narvaez che Tiberi ma poco importa: al Santuario di Oropa arriva da solo Tadej Pogacar, che si prende la maglia rosa staccando Martinez e Thomas di circa 30 secondi.

La classifica di tappa

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La tappa di domani

Dopo due tappe fatte apposta per scalatori e puncheur, domani sarà la volta dei velocisti. I 166 chilometri che porteranno la carovana del Giro da Novara a Fossano avranno infatti solo 750 metri di dislivello complessivo, con l’unico Gpm di categoria 4 a 58,1 chilometri dal traguardo.

Giro 2024 tappa 3 altimetria

In realtà ci sarebbe un’altra salita vicino a Cherasco, a 22 chilometri dall’arrivo, ma non è abbastanza dura da scoraggiare gli sprinteur duri e puri. L’avvicinamento al traguardo è poi praticamente diritto, con una sola curva secca a 1,3 chilometri dall’arrivo.

Il gioco dei treni delle squadre top sarà fondamentale per decidere il vincitore di tappa.

Giro 2024 tappa 3 planimetria

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