Il film del weekend

"Rosso, bianco e sangue blu", la commedia romantica che non c'era

La nascita di una coppia inattesa, raccontata con lucido ottimismo, tono giocoso e più tenerezza che scabrosità. Un film dalla leggerezza potente, orientata a mostrare come l’amore sia amore

"Rosso, bianco e sangue blu", la commedia romantica che non c'era

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"Bianco, rosso e sangue blu", la commedia romantica che non c'era

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Rosso, bianco e sangue blu”, la nuova commedia romantica disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Video, è una piccola delizia che si candida a essere la soluzione ideale per trascorrere una serata estiva con una storia leggera, divertente e fortemente contemporanea.

Alex Claremont-Diaz (Taylor Zakhar Perez), il figlio del Presidente degli Stati Uniti (Uma Thurman), e il principe Henry della Gran Bretagna (Nicholas Galitzine), non potrebbero essere più diversi in apparenza. Non a caso si guardano in cagnesco da anni, seppur a distanza. Accade però che, complice un royal wedding, i due si trovino sotto una gigantesca torta nuziale finita sul pavimento proprio a causa di un loro litigio. La sconcertante immagine, diffusa sui mass media di mezzo mondo, rischia di portare a dissapori internazionali tra i governi dei due ragazzi. Per scongiurare le conseguenze politiche dell’increscioso incidente, ai piani alti si decide di inventare tra i due una bella amicizia a favore di tabloid. Alex ed Henry, dopo il gelo iniziale, cominciano a frequentarsi in situazioni pubbliche. In privato, complice la comunicazione virtuale, scoprono di avere in comune diverse cose e l’attrito lascia il posto alla confidenza. Il legame mentale si intensifica, mentre a poco a poco si accende anche un’attrazione fisica che non stupisce Henry, il quale ha sempre saputo di essere gay, mentre rivela ad Alex di essere bisessuale. Nonostante sia complicato destreggiarsi tra i loro ruoli in società, l’opinione pubblica, le aspettative esterne e le responsabilità politiche, i due giovani uomini iniziano una vera, segreta e grande storia d’amore.

Tratto dall’omonimo romanzo best seller di Casey McQuiston, “Rosso, bianco e sangue blu” racconta di una coppia inattesa ma soprattutto affronta tematiche attuali rivisitando in maniera intelligente e accattivante una serie di stereotipi della commedia romantica.

Il film è realistico nel raccontare come un innamoramento possa avere conseguenze tutt’altro che indolori, ma è anche allegramente ottimista quando serve dare speranza allo spettatore circa un mondo più tollerante di quello che siamo abituati a conoscere.

Dotato di una scrittura divertente e leggera, “Rosso, bianco e sangue blu” gioca molto sulla tipica dicotomia tra inglesi e americani, calcando proprio le differenze tra i due protagonisti. Quindi abbiamo il britannico Henry, descritto come «il principe dei cuori della gente», calmo ed elegante, mentre lo statunitense (d’origine sudamericana) Alex veste i panni casual del giovane brillante e carismatico ma dotato di sorridente faccia tosta.

La crescita di entrambi i protagonisti non ha a che fare solo con la ricerca di sé stessi e della propria identità, ma anche con la comprensione di cosa conti davvero per loro. Saranno chiamati a decidere se assecondare il proprio status sociale o il proprio cuore.

La narrazione affronta con grande garbo (e talvolta comicità) molte cose altrimenti potenzialmente difficili da digerire per una parte di pubblico: i momenti romantici sono teneramente aggraziati, mentre quelli sessuali appaiono credibili e intensi. Il resto della naturale gradevolezza dell’ensemble si deve alla chimica tra attori innegabilmente attraenti, anche se secondo canoni quasi speculari.

“Rosso, bianco e sangue blu” ha una trama tutto sommato prevedibile eppure potrebbe diventare un piccolo classico tra gli adolescenti e non solo. Perché fa palpitare, riflettere e divertire tutti, etero come LGBTQ+.

In questo senso è un film apparentemente senza pretese ma in grado invece di fare davvero la differenza e di ottenere molto più di qualsiasi proclama impegnato (e talvolta paradossalmente dittatoriale come quelli che vorrebbero il mondo a tinte queer). Come? Mostrando la piacevolezza di una storia d’amore tra persone di qualità, con teste e cuori in grado di coinvolgere e di far dimenticare il loro sesso di appartenenza.

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