Cinema

Leone d'Argento a Garrone. Ma a Venezia trionfa il buonismo

Leone d'Oro per "Poor Things", il film del regista greco. Bene anche "Green border" che strappa il Premio Speciale per la Giuria. Ecco i premiati principali.

Leone d'Argento a Garrone. Ma a Venezia trionfa il buonismo: tutti i premi

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Venezia 80: Leone d'Oro a"Poor Things". Vince anche Garrone: tutti i premi

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Il Leone d'Oro è andato alla migliore opera dal punto di vista artistico, "Poor Things" del geniale greco Lanthimos, mentre gli altri premi importanti hanno sancito una scelta di giuria inequivocabile: è la vittoria dei film dedicati al tema dei migranti e dei rifugiati. Con Garrone che lascia la parola sul palco a chi gli ha ispirato il racconto al centro di "Io Capitano" e la Holland, regista di "The Green Border", che ha portato alla ribalta i "senza più patria" che vivono eternamente rimbalzati tra il confine polacco e quello bielorusso.

"Questo premio, se Matteo me lo permette, vorrei che lo dedicassimo a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa", ha detto sul palco della cerimonia di premiazione il migrante e attivista Mamadou Kouassi, che ha collaborato al film di Matteo Garrone. "Vorrei ricordare", ha aggiunto, "che quando c'è la voglia e la necessità di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dunque che ci sia la possibilità di dare a noi giovani un visto per viaggiare. Questo è lo strumento per stroncare il traffico degli esseri umani". Per dare un'interpretazione politica a quanto visto stasera e udito nei discorsi dei vincitori, ci sarà tempo.

Cala dunque il sipario sulla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, andata in scena dal 30 agosto al 9 settembre nella cornice del Lido di Venezia. La rassegna, fra le più attese e seguite nell'ambito della settima arte, ha restituito come di consueto una dettagliata panoramica sulla produzione cinematografica internazionale.

La Giuria di Venezia 80 ha assegnato ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali:

Leone d'Oro per il miglior film: POOR THINGS di Yorgos Lanthimos

Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria: IL MALE NON ESISTE di Ryusuke Hamaguchi (Aku Wa Sonzai Shinai, Giappone).

Leone d’Argento - Premio per la migliore regia: Matteo Garrone, IO CAPITANO (Italia)

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Cailee Spaeny, PRISCILLA

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Peter Sarsgaard, MEMORY (Messico, Stati Uniti)

Premio Speciale della Giuria: THE GREEN BORDER di Agnieszka Holland (Polonia)

Premio per la migliore sceneggiatura: Pablo Larrain e Guillermo Calderon, EL CONDE (Cile).

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Seydou Sarr, IO CAPITANO (Italia)

Un vero mistero della fede la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla protagonista del film “Priscilla” di Sofia Coppola, una ragazzina (anche se ha 28 anni) dalla presenza impalpabile dentro e fuori dallo schermo. Era nell’aria invece il Premio alla sceneggiatura a “El Conde” di Larrain. Così come il Premio speciale della Giuria a "The green border".

Ad aver visionato e giudicato i 23 film in concorso, il presidente di giuria Damien Chazelle, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense; suoi “La La Land” e “First Man” (entrambi in gara al Lido in passato), “Whiplash” (2014) e “Babylon” (2022). Assieme ai seguenti giurati: Saleh Bakri, attore cinematografico e teatrale palestinese; Jane Campion, regista, sceneggiatrice e produttrice neozelandese (Palma d’oro al Festival di Cannes per Lezioni di piano nel 1993); Mia Hansen-Løve, regista e sceneggiatrice francese; Gabriele Mainetti, già regista di “Lo chiamavano Jeeg Robot” (2005) e “Freaks Out” (qui l’anno scorso in concorso); Martin McDonagh, sceneggiatore e regista irlandese (tra i suoi film i bellissimi “Gli spiriti dell’isola” e “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”); Santiago Mitre, sceneggiatore e regista argentino; Laura Poitras, regista e giornalista statunitense che ha vinto il Leone d’oro per il miglior film a Venezia nel 2022 con “Tutta la bellezza e il dolore”, infine Shu Qi, attrice cinese.

Ricordiamo che quest’anno il Leone d’Oro alla Carriera è stato consegnato nei primi giorni della Kermesse a Liliana Cavani e Tony Leung Chiu-Wai. Tra i premi collaterali segnaliamo Micaela Ramazzotti che vince a Orizzonti Extra il Premio degli Spettatori - Armani Beauty con la sua opera prima da regista, “Felicità”.

La madrina di Venezia 80, Caterina Murino, ha condotto brillantemente la serata e ha ceduto con grazia alla commozione in alcuni momenti. Poco prima aveva sfilato sull’ultimo red carpet al braccio del compagno, l'avvocato francese Edouard Rigaud, con cui fa coppia dal 2016. Se esistesse un premio all’eleganza andrebbe a lei e al suo abito da ballo azzurro brillante.

Considerato che una passeggiata sul tappeto rosso ormai non si nega a nessuno, era una precisazione da fare per ripristinare uno standard di decenza in vista del prossimo anno.

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